di Roberta del Vaglio.
Cucce colorate in tessuti raffinati, ciotole dal design ricercato, ceste di ogni dimensione, ma non solo: una visione sensibile e attenta che può migliorare la vita di animali e persone.
“È una disciplina che regola la progettazione di prodotti, ambienti, arredi complementi e qualità percettive e sensoriali in presenza di animali domestici e di uomini” spiega Amelia Valletta, architetto, designer, istruttore cinofilo e docente nell’ambito del corso “Pet design”, da lei ideato e diretto al Poli.Design del Politecnico di Milano.
È il primo di questo tipo in Europa e affronta il tema con un approccio multidisciplinare: non solo interior design ma anche medicina veterinaria ed etologia/zooantropologia. Materie che si intrecciano con l’obiettivo di affrontare con consapevolezza e completezza la progettazione di spazi destinati alla convivenza di persone e animali domestici.
Divano Dog house del designer Seungji Mun – munseungji.com
UN APPROCCIO PROGETTUALE E COMPORTAMENTALE
La promessa del pet design è rendere migliore la convivenza di persone e animali e allo stesso tempo curare le dinamiche relazionali. Perché spesso, alla radice dei problemi comportamentali del cane e del gatto, c’è un’erronea organizzazione dello spazio domestico in cui vivono. A partire da questa riflessione, Valletta ha fondato The HAD Human Animal Design®, uno studio di progettazione che si occupa di pet design e anche di analizzare le problematiche comportamentali, metterle in relazione con eventuali errori nell’organizzazione dello spazio e predisporre gli interventi necessari a risolverli.
Scrivania CATable di LYCS – en.lycs-arc.com
“Quando andiamo a casa di un proprietario facciamo un’anamnesi e vogliamo sapere esattamente chi vive questo spazio, animale e persona. Il secondo aspetto che valutiamo è architettonico, attraverso un sopralluogo dello spazio per capire se ci sono aspetti da modificare e adeguare. Un sopralluogo anche relativo ad aspetti della medicina veterinaria comportamentale. Talvolta basta spostare una cuccia per avere un sensibile cambiamento nel comportamento dell’animale”, spiega.
Mensole per gatti Soprasotto di Donarturo – donarturo.it
Parete attrezzata per gatti Aprica e divani dedicati alla relazione uomo-cane Meandri della collezione *AAES Ambienti e Arredi Etero Specifici© ™ Copyright 2023 di Amelia Valletta. Tutti i diritti riservati. Marchio e brevetto depositati.
CASO TIPICO: L’ARRIVO DEL CUCCIOLO
Cosa significa adeguare lo spazio alla convivenza con un animale domestico? Una situazione ricorrente è la predisposizione della casa all’arrivo di un cucciolo, di cane o di gatto, per il quale Valletta suggerisce di: “Allestire lo spazio del riposo in modo che il cucciolo possa dormire in prossimità del padrone, quando sarà adulto troverà altri luoghi in cui dormire. Nel caso del cane, nei primi periodi possiamo tollerare la presenza di traversine perché i cani urinano, ed è sbagliato punire un suo comportamento naturale”.
Cuccia per cani di Hay – hay.dk
“La zona per il cibo e l’acqua non deve trovarsi in prossimità delle zone di sporcatura. Trattandosi di un cucciolo è necessaria un’area di gioco che non sia scivolosa per non minare le articolazioni: qui il cane giocherà con il proprietario e non da solo, così come per un gatto ci sarà bisogno di una palestrina, soprattutto se non ha la possibilità di giocare all’aperto”.
Kit base parete attrezzata per gatti di Percorsi per gatti – percorsipergatti.it
Il pet design è dunque una disciplina in cui architettura ed etologia vanno di pari passo: non si tratta di acquistare una cuccia o una ciotola abbinate all’arredo ma piuttosto di individuare gli elementi corretti e, soprattutto, dove collocarli. Mettendo al centro la relazione tra animali e persone e agevolandone un corretto sviluppo anche attraverso la gestione dello spazio domestico.
Cucce per cane e gatto di Zara Home – zarahome.com
In copertina, Scrivania CATable di LYCS.