Da oltre 60 anni, soluzioni innovative ed ecologiche: materiali ceramici evoluti capaci di rispondere a qualsiasi esigenza, creativa e tecnologica, nel mondo dell’architettura e del design.
Una visione fortemente orientata all’innovazione e al rispetto dell’ambiente, attraverso un’intensa attività di ricerca e sperimentazione volte a un continuo miglioramento, sia a livello estetico che funzionale. Questo è il diktat di Casalgrande Padana che, nella sua sede a Reggio Emilia, produce ogni anno 24 milioni di mq di prodotto, votati alla ricerca e all’innovazione. Incontriamo Sara Costi, responsabile comunicazione web Casalgrande Padana.
Casalgrande Ceramic Cloud.
La facciata della sede istituzionale di Casalgrande Padana a Casalgrande in provincia di Reggio Emilia.
Sara Costi, responsabile comunicazione web Casalgrande Padana.
Dalle collezioni storiche a quelle attuali, com’è cambiato il mondo dei rivestimenti?
Nella storia, l’evoluzione della ceramica e le sue tecniche di produzione hanno accompagnato quella dell’architettura. Una realtà viva ancora oggi, in cui la ceramica e il gres porcellanato offrono agli architetti materiali che consentono di coniugare estetica a funzionalità.
Se fino a qualche decennio fa questi materiali venivano utilizzati principalmente come rivestimento da esterni e da pavimento, oggi superano questi “limiti” per trasformarsi in vere e proprie superfici d’arredo, dedicate ad infinite soluzioni progettuali. Questo è possibile grazie all’innovazione tecnologica produttiva, che conferisce eccellenti performance tecniche in termini di durabilità e resistenza, oltre a duttilità e versatilità.
Alcuni esempi dell’uso del gres porcellanato come rivestimento in architettura a firma di Casalgrande Padana.
Anche negli interior design, il materiale ceramico trova molteplici applicazioni. Collezione Supreme Taupe.
Effetto legno, caldo e materico nella collezione English Wood – Dean a contrasto con la collezione Supreme – Gray.
Che ruolo ha avuto la tecnologia dei processi produttivi?
La risposta a questa domanda risiede nell’unicità del distretto nel quale, da sempre, Casagrande Padana si trova ad operare: il sistema ceramico emiliano, un unicum per il ruolo che ha avuto, e che continua ad assolvere, nel mercato mondiale, dal posizionamento competitivo e con scarsi paragoni nel panorama industriale italiano.
Un dettaglio della posa di un pavimento in lastre.
Una storia che, a partire dalla fine degli anni ’60, ha visto un veloce processo di sviluppo nella produzione industriale, con le conseguenti innovazioni, portando ad un successo che è da ricercare sia nella solida eredità imprenditoriale territoriale, sia in un’abbondante e preparata forza lavoro. Senza dimenticare un dettaglio determinante: il facile accesso alle materie prime indispensabili, come i vari tipi di argilla presenti sulla fascia collinare e montana dell’Appennino modenese e reggiano.
Nei decenni successivi si è assistito ad un’evoluzione naturale, con ristrutturazioni a livello produttivo: le tecnologie sono diventate sempre più sofisticate, i processi automatizzati e, come risultato, i tempi di produzione ridotti. Tutto ciò, ha portato alla situazione contemporanea altamente performante, sempre più innovativa con prodotti ceramici di ultima generazione, trasversali e diversificati.
Collezione English Wood – Galloway.
La domanda per nuove applicazioni ha spinto verso investimenti e innovazioni, resi possibili grazie all’intenso legame con i fornitori di tecnologie locali. Inoltre, all’interno del più complesso sistema settoriale ceramico – accanto ai produttori di piastrelle e a quelli di macchine e impianti – si è sviluppata una variegata rete di comparti che affianca ed integra l’attività di produzione, dando vita ad un sistema di competenze ed eccellenze senza uguali.
Collezione Marmoker – Deep Dark.
E la sostenibilità?
È un tema da sempre preso in considerazione. L’azienda si impegna nel continuo miglioramento per ridurre gli impatti sull’ambiente, utilizzando le migliori tecnologie disponibili, applicando criteri di circolarità nell’uso delle risorse energetiche, idriche e degli scarti, adottando, a livello gestionale, procedure di gestione ambientale di processo e di prodotto certificate.
Il 100% degli scarti crudi, generati durante la produzione, vengono riutilizzati, il 100% delle acque di processo sono trattate e riutilizzate, il 90% dell’energia elettrica è autoprodotta. Il calore derivante dai forni di cottura viene recuperato e utilizzato sia nel processo produttivo, sia per riscaldare alcuni locali aziendali. Il 99,5% dei rifiuti vengono destinati al recupero e un impianto fotovoltaico, installato presso la sede centrale, consente di produrre energia rinnovabile.
Collezione Supreme – Grey.
Inoltre, Casalgrande Padana è stata tra le prime aziende del settore a introdurre (già dagli anni 2000), i trattamenti antibatterici, autopulenti e di riduzione degli agenti inquinanti (Bios Antibacterial® e Bios Self-Cleaning®): un’innovativa tipologia di prodotti eco-compatibili in grado di interfacciarsi autonomamente con l’ambiente, per generare una serie di processi virtuosi.
Qual è il futuro?
A differenza degli anni passati, incentrati sul rafforzamento dell’immagine, sia in termini di qualità che di servizio, in futuro, giocherà un ruolo fondamentale la capacità di porsi domande giuste, con l’intento di cercare risposte che vadano oltre i confini delle consuetudini, per aprire nuovi e inesplorati varchi di conoscenza.
Una sensibilità necessaria e imprescindibile, utile per affrontare con successo la competitività del mercato globale, che non significa solo “saper fare”, ma anche saper ascoltare, andando oltre il semplice binomio prodotto-servizio. Il fine è costruire identità, cultura d’impresa, diffusione e trasferimento di conoscenza, per farne patrimonio comune e condiviso nella costruzione di una nuova qualità dell’abitare.
Collezione Supreme – Sand.
In copertina, collezione Fusion – Gray.