Rottura degli schemi, carattere deciso e contaminazioni di genere: così si esprimono gli oggetti disegnati e progettati nel decennio fra gli anni ’80 e ’90, con una coté edonistica che in realtà nasconde grande funzionalità e praticità.
Una naturale vocazione alla contaminazione di genere delinea gli anni ’80, un periodo caratterizzato da diverse “rotture” storiche, che partono con la morte di John Lennon nel 1980, passano per l’esplosione di Chernobyl e arrivano alla protesta di piazza Tiennamen fino alla caduta del Muro di Berlino nel 1989. Dieci anni costellati di fatti e accadimenti di forte impatto sociale, che hanno poi traghettato gli Eighties nella “spensieratezza” degli anni ’90.
Il design si modula così sulla scia della storia, rispecchiando nelle sue forme proprio questo spirito controverso e sovversivo, con linee di forte impatto estetico e una creatività portata agli eccessi più estremi. Molti lo hanno definito un edonismo stilistico, ma in realtà a fare la sua comparsa preponderante è la Post-Avanguardia, che vede sì gli oggetti legati alla libertà di espressione, ma non per questo frivoli.
Il principio è quello della mescolanza di genere e nell’interior design gli anni ’80 si distinguono per il loro carattere deciso, per la rottura provocatoria degli schemi, che ribalta il senso del comune di quello che viene considerato di “buon gusto” in favore di colori accesi, talvolta fluorescenti, accostamenti arditi e geometrie spigolose e quasi spaziali, così care alla cultura di massa.
Il design diventa man mano una forma codificata di comunicazione visiva con l’utilizzo di materiali (tanti e nuovi) a basso costo e una funzione sociale: quella di far riconoscere l’individuo anche attraverso le sue scelte estetiche. È tempo per osare, per ripensare la casa e gli spazi – è proprio questo il momento in cui nasce il concetto di open space e le cucine si trasformano in penisola -, è il tempo per creare ponti fra moda e arredo, unite da un fortissimo fil rouge, la provocazione.
Flessibile
Nasce nel 1980 Wink, una poltrona versatile ed ergonomica progettata dal giapponese Yoshiyuki Kita per Cassina. Wink, grazie alla struttura di base, si ribalta in avanti e si trasforma in una chaise longue dalle forme e dai colori quasi irriverenti, con schienale e poggiatesta regolabili a piacimento grazie alle manopole laterali.
Le sue proporzioni sono contemporanee, ironiche e allo stesso tempo multifunzionali, personalizzabili nel rivestimento, nelle varianti in tessuto o in pelle. Kita definì così il suo progetto: “su Wink ci si siede per terra e, secondo la tradizione orientale, quando un corpo è seduto a terra lo spirito si eleva”. Non avremmo potuto descriverlo meglio.
Poltrona Wink di Cassina, design Toshiuki Kita (prezzo da € 2.500, a seconda delle finiture) – cassina.com
Giocoso
Carlton è un divisorio, una libreria, un complemento d’arredo tutti insieme, progettato da Ettore Sottsass per Memphis, il gruppo di designer attivo dal 1981 – anno di creazione di Carlton – al 1987, e che includeva, fra i tanti, Hans Holle, Andrea Branzi, Michele De Lucchi e Arata Isozaky. Le linee di Carlton sono audaci e coloratissime, in un gioco divertente e irriverente. Carlton è realizzata in laminato, con un forma quasi antropomorfa – un uomo con le braccia sollevate e le gambe aperte – e con le tonalità del movimento Neomodern in un ensemble di art déco, pop-art, kitsch e temi futuristici per quello che viene considerato il pezzo più identificativo di Sottsass e di Memphis.
Libreria Carlton di Gruppo Memphis, design Ettore Sottsass (prezzo da € 13.570) – memphis-milano.com
Ispirazione triangolo
Lineare nelle forme e naturale nei materiali: il tavolo PP75 di Hans J. Wegner di PP Møbler è un progetto del 1982, con una particolare nota sul telaio dove è possibile vedere l’interesse di Hans per il triangolo e le sue applicazioni funzionali: le gambe sono infatti inserite al centro, e formano una piramide – con 4 triangoli – che a loro volta sono ripetuti nelle barre di acciaio che le sostengono. In questo modo, il piano superiore del tavolo sembra stare in equilibrio in cima a questa piramide virtuale. Il tavolo, prodotto da PP Møbler, trasforma il suo piano da circolare a ovale, grazie al supporto allungabile
Tavolo PP75 di PP Møbler, design Hans J Wegner (prezzo da € 4.000) – pp.dk
A dondolo
Sembra quasi una culla, con le linee avvolgenti che contraddistinguono i lavori di Eero Aarnio come le precedenti Ball Chair e Bubble Chair. Nel 1983, il designer disegna la sedia a dondolo Keinu, semplicissima nelle forme ma di grande effetto, un pezzo d’autore che vedrà però la luce solo nel 2007, quando Artek decide (finalmente) di metterla in produzione. Il sedile in pelle si adatta alle forme del corpo, mentre un tubolare in acciaio ad effetto continuo, la trasforma in una rilassante “rocking”chair, per unire comfort e funzionalità.
Sedia a dondolo Keinu di Artek, design Eero Aarnio (prezzo € 3.600) – artek.fi/en
Inaspettata
Ekstrem sembra quasi un’opera d’arte, una seduta che da sola è capace di modificare l’imprintig di un ambiente, sfidando le convenzioni con la sua ergonomia. Disegnata nel 1984 dal norvegese Tarjie Ekstrøm per Varier è uno dei primi progetti postmoderni in assoluto del design scandinavo, ha geometrie inaspettate, che permettono di sedersi in maniere differenti: in avanti con i piedi a terra, lateralmente con le gambe posizionate sui braccioli o completamente all’indietro con il busto contro lo schienale.
Disponibile in sei varianti colore in Knit, è realizzata con un tessuto di rivestimento in lana molto elastico, creato appositamente da Norwegian Devold, necessario per adattarsi alla forma organica della sedia.
Sedia Exstrem di Varier, design Tarjie Ekstrøm (prezzo € 1.799) – varierfurniture.com
Avvolgente
È proprio Costes a dare il via alla collaborazione fra Philippe Starck e Driade nel 1984. Una poltroncina ormai universalmente conosciuta come icona del design e pezzo che consacra il designer in Italia. Costes venne disegnata per l’omonimo caffè parigino ormai scomparso, e riscosse subito successo grazie alla sua scocca avvolgente in legno scuro e le tre gambe inclinate.
La struttura è in tubolare di acciaio verniciato con scocca in multistrato curvato con finitura in mogano, mogano ebanizzato, rovere grigio, wengé rigato o bamboo, e imbottitura in schiume poliuretaniche in pelle nera o chiara. Un oggetto estremo nelle forme e di grande impatto visivo.
Sedia Costes di Driade, design Philippe Starck (prezzo € 812) – driade.com
Iconico
Il designer americano Michael Graves disegnò il bollitore 9093 per Alessi nel 1985, fondendo in un unico oggetto le influenze colte dell’Arte europea, del Pop americano e le citazioni di culture precolombiane. La sua grande particolarità è l’uccellino posato sul beccuccio che, quando l’acqua arriva ed ebollizione, canta. Bello e ludico, 9093 è in acciaio inossidabile 18/10 e resina termoplastica, con fondo in acciaio magnetico adatto anche alla cottura a induzione.
Bollitore 9093 di Alessi, design Michael Graves (prezzo € 125) – alessi.com
Contemplativa
La Thinking Man’s Chair è una poltrona di Cappellini disegnata dal designer londinese Jasper Morrison nel 1985. La funzionalità, ovviamente, è legata al suo nome, che invita alla contemplazione e al relax. La struttura si adatta ai punti di appoggio del corpo umano, piatta nelle aree di “contatto” e tubolare nella scheletro, con pratici braccioli con porta bicchieri integrato. Utilizzabile sia outdoor che indoor, la Thinking Man’s Chair è disponibile in metallo verniciato, nelle varianti del verde, del grigio scuro, del terracotta e del bianco gesso.
Thinking Man’s Chair di Cappellini, design Jasper Morrison (prezzo da € 1.600) – cappellini.com
Eterea
È bella, delicata e gentile nelle forme: Costanza è una lampada che rappresenta l’archetipo del design moderno di questo decennio. Disegnata nel 1986 da Paolo Rizzatto per Luceplan è ancora oggi uno dei pezzi di pregio dell’azienda. Grazie alla sua consistenza “eterea”, Costanza si inserisce con naturalezza in qualunque contesto: si compone di un diffusore in policarbonato, sostenuto dalla struttura in alluminio su due soli punti di appoggio. La tecnologia LED ha consentito di rinnovare la lampada, mantenendone però le sue caratteristiche principali.
Lampada Costanza di Luceplan, design Paolo Rizzatto (prezzo da € 250) – luceplan.com
Circolare
Meglio conosciuta come Circle Chair, la PP130 è una poltroncina disegnata da Hans J. Wegner nel 1986 per PP Møbler, quando il designer compiva 72 anni. Circle Chair ha una struttura in legno con seduta e poggiatesta imbottito in pelle o tessuto e una serie di tiranti intrecciati che completano e sottolineano la sua forma circolare. Dotata di grande comfort e flessibilità, è anche leggera e pratica. Il suo intreccio a basket la rende accattivante nelle linee e uno dei pezzi più emblematici di Wegner, proprio per la sua contemporaneità di linee.
Circle Chair di PP Møbler, design Hans J. Wegner (prezzo su richiesta) – pp.dk
In pelle
415 Cab è un divano due posti del designer Mario Bellini, prodotto da Cassina nel 1987. 415 Cab ha una struttura in acciaio verniciato con schienale e braccioli imbottiti in poliuretano espanso, il tutto rivestito di cuoio rigido in diversi colori. Le forme sono minimali, ma di grande comfort per uno dei grandi classici del design anni 80. Ancora attualissimo, viene venduto nella collezione I contemporanei.
415 Cab di Cassina, design Mario Bellini (prezzo da € 10.890) – cassina.com
Snodabile
Uno dei best seller di Artemide, Tolomeo è una lampada snodabile disegnata nel 1987 da Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina. Compasso d’oro nel 1989, Tolomeo è un’icona nel design legato all’illuminazione grazie alle sue forme pulite, alla sua funzionalità e alla sua versatilità. La lampada ha infatti diverse versioni: da parete, da terra i maxi size o piccola da tavolo. La sua base e i bracci mobili sono in alluminio lucidato con diffusore in alluminio anodizzato.
Lampada Tolomeo di Artemide, design M. De Lucchi e G. Fassina (prezzo da € 146) – artemide.com
Trasformista
Un vero inno alla diversità la poltrona 357 Feltri di Cassina, progettata nel 1987 dal designer italiano Gaetano Pesce. Le sue forme sono in equilibrio armonico fra l’arte e l’utilità, studiate accuratamente da Pesce nel Centro Ricerche di Cassina, luogo di sperimentazione e avanguardia, dove il designer mise in atto una complessa tecnica di produzione brevettata dall’azienda.
La poltrona è interamente realizzata in feltro di lana spessa e abbina lo schienale avvolgente alla parte inferiore rigida – impregnata di resina termoindurente – con il sedile fissato da legacci di canapa che ne profilano la parte superiore. Il tutto ricoperto da un materassino trapuntato. Mobile, versatile e bella.
Poltrona Feltri di Cassina, design Gaetano Pesce (prezzo da € 5.500) – cassina.com
Trasparente
Fra le eccellenze di forma e materia degli anni 80 non si può non citare la seduta Ghost di Fiam. Disegnata nel 1987 da Cini Boeri è una seduta solo apparentemente fragile: è infatti realizzata con uno spessore di vetro modulato di 12 cm e può sorreggere fino a 150 Kl. Una vera e propria sfida (vinta) in fatto di funzionalità e linee pure. Ne esiste anche una versione mini da scrivania, oltre alla possibilità di personalizzarle in diversi colori.
Poltrona Ghost di Fiam, design Cini Boeri (prezzo da € 4.163) – fiamitalia.it
Spaziale
Disegnato e progettato da Philippe Stark per Alessi, lo spremiagrumi Juicy Salif è un oggetto dal design inusuale e futuristico, ma al tempo stesso di grande funzionalità. Juicy Salif è realizzato in alluminio pressofuso – quindi assolutamente leggero e maneggevole – che non altera o deteriora i cibi. La sua forma con tre lunghe gambe permettono di posizionare il bicchiere direttamente sotto lo spremiagrumi, in modo da non sprecare (in teoria) nemmeno una goccia di succo.
Spremiagrumi Juicy Salif di Alessi, design Philippe Stark (prezzo € 75) – alessi.com
Ibrido
Multy è un divano che, come dice la parola stessa, combina in sé molteplici funzioni. Disegnato nel 1989 dal designer Claude Brisson per Ligne Roset, consente diversi utilizzi, trasformandosi a seconda della necessità in seduta/chaise long o letto, con un meccanismo facile e pratica. Multy è ricoperto di tessuto in diverse colorazioni e si trova in commercio in due dimensioni, da 120 o da 150 cm con o senza poggiareni o con e senza braccioli.
Divano Multy per Ligne Roset, design Claude Brisson (prezzo su richiesta) – ligne-roset.com
Nell’immagine di copertina, Poltrona Wink di Cassina, design Toshiuki Kita