Gio Ponti design

Icone di Design – Gio Ponti

Qualcuno lo ricorda per il grattacielo a Pirelli a Milano, qualcuno per l’iconica sedia Superleggera, entrata a pieno diritto tra le icone del design del XX secolo. Altri come fondatore (nonché direttore per ben cinquant’anni) di Domus, rivista tuttora al centro del dibattito architettonico contemporaneo.

I meriti di Giò Ponti sono talmente vari e hanno toccato  tanti settori che è impossibile riassumerli per intero in un singolo articolo. Resta il fatto che è stato molto più che un bravo architetto, o un bravo editore, e i suoi meriti nel campo del design fanno sentire la loro eco ancora oggi, in occasione dell’anniversario della sua nascita (18 novembre 1891 – 16 settembre 1979).

Gio ponti

Al salone del mobile di due anni fa, la Richard Ginori – storico marchio per la manifattura di porcellane – ha presentato una nuova collezione di lampade da tavolo i cui decori sono ispirati proprio a un motivo che Giò Ponti realizzò per la ditta nel 1926. Ponti lavorò per Richard Ginori dal 1923 al 1930, e in qualità di direttore artistico ebbe un ruolo di primo piano nel rinnovare lo stile decorativo del marchio, allineandolo con il gusto dell’epoca e rilanciandone così la fama sul piano internazionale.

richard ginori

Il rigore di motivi come Labirinto o Catene – disponibili in diverse varianti cromatiche – sono una perfetta sintesi di neoclassicismo e art déco: se da un lato riprendono il sapore storicista delle porcellane classiche, dall’altro lo interpretano secondo il rigore e la semplicità tipiche del gusto moderno. E novant’anni dopo rimangono ancora il cuore pulsante del design Richard Ginori, che continua a riproporli secondo nuove, eleganti varianti, in forma sia di lampada sia di assortimenti per la tavola, comprensivi di piatti, vassoi e accessori da tè e caffè.

gio ponti

Il museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino – sfortunatamente chiuso dal 2014 ma in attesa di una nuova apertura che speriamo arrivi presto – vanta centinaia di pezzi realizzati da Giò Ponti nel periodo della sua collaborazione con la ditta; e anche se non tutti sono rimasti in produzione, il loro fascino ha saputo conquistare il pubblico nella mostra itinerante dello scorso anno, una retrospettiva con una selezione delle migliori porcellane ideate dal designer milanese. Intitolata “L’eleganza della modernità”, coglie l’essenza delle realizzazioni di Ponti per Richard Ginori: uno spirito moderno, d’avanguardia, che non rinuncia alla raffinatezza della tradizione, ma piuttosto la reinterpreta secondo nuovi canoni.

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