lampada matra andrei clontea

Andrei Clontea Studio – struttura naturale

La creatività di Andrei Clontea nasce dall’incontro continuo fra diversi elementi. In primis due luoghi, Bruxelles e Lussemburgo, le città in cui lavora. Seguono l’architettura e l’arte, una il punto di partenza e l’altra il luogo di arrivo, oltre la natura e le strutture artificiali. Tutti insieme, diventano ingredienti del suo modus operandi.

Pur ispirandosi alla natura, agli animali e al corpo umano, il suo design non si limita alla semplice replica: il background nel mondo dell’architettura si riflette nel suo lavoro, intrecciando struttura, consistenza e luce nelle ceramiche, ed è questo mix di sensibilità naturale e architettonica che conferisce alle sue opere un carattere unico di organicità e raffinatezza.

Quali caratteristiche prendi dal mondo, e dalle forme naturali, e quali da quello artificiale, architettonico?

La fusione delle due anime del mio lavoro, quella naturale e quella architettonica, avviene in modo quasi inconscio, tale che l’organico e lo strutturale si fondono in maniera bilanciata per creare pezzi in grado di evocare equilibrio e armonia. Per questo non esiste una demarcazione netta fra dove finisce l’influenza della natura e dove inizia quella architettonica.

Traggo ispirazione dalle forme organiche, dalle trame e dai motivi presenti in natura, come ad esempio gli intricati dettagli delle rocce o le curve fluide di un albero. Questi elementi contribuiscono a un senso di fluidità e vita nelle mie creazioni. Tuttavia, incorporo anche gli aspetti strutturati, geometrici e precisi dell’architettura, che forniscono una struttura solida e stabile ai miei progetti.

Lampada TARUH, ispirata ai vecchi tronchi degli alberi.
lampada scultura tronco albero

Sei un artista autodidatta: come hai iniziato e perché?

Il mio viaggio come artista è nato dal desiderio di ritornare a una dimensione creativa, perché dopo aver studiato arte e poi architettura mi sono trovato sempre più frustrato dagli aspetti burocratici della professione di architetto. Questa sensazione mi ha spinto a ricercare una forma di espressione più pratica e manuale.

Ho iniziato guardando video e tutorial su YouTube, come fanno in molti, e sperimentando per conto mio con materiali e tecniche. Penso, inoltre, che il mio background da architetto mi abbia fornito una comprensione fondamentale della forma, della struttura e delle proprietà dei materiali, che si è rivelata estremamente preziosa.

Visto che non avevo una formazione accademica o preimpostata sulla lavorazione della ceramica, il mio percorso da autodidatta mi ha offerto una maggiore libertà di esplorare e innovare senza i vincoli dei metodi tradizionali. Mi ha permesso di avvicinarmi a questo lavoro con una nuova prospettiva, fondendo la precisione architettonica con la creatività artistica, plasmando alla fine il mio stile.

Lampada OLETHROS, ispirata ai buchi neri, quando si accende rivela il suo intricato motivo interno.
lampada scultura buco nero

Per quali persone e quali ambienti immagini le tue opere?

Quando creo i miei pezzi immagino che trovino casa in una gran varietà di ambienti e che riescano a suscitare l’interesse di persone anche molto diverse fra loro. I miei progetti mantengono un aspetto minimal pur nella loro complessità, il che li rende abbastanza versatili e in grado di integrarsi in contesti diversi.

Il mio design rende sicuramente un’atmosfera mediterranea, caratterizzata da toni terrosi e trame naturali, diventando particolarmente adatto a spazi che abbracciano questa tipologia di estetica. Tuttavia, grazie alla sua adattabilità, può anche integrarsi in spazi minimalisti, aggiungendo un tocco di calore organico o, in ambienti più eclettici, fornendo un sottile bilanciamento.

Dettaglio lampada ASTĒRI.
dettaglio lampada asteri

Qual è stata per te la cosa più bella nel far parte dell’Isola Design Festival?

Far parte dell’Isola Design Festival è stata un’esperienza incredibile, soprattutto per un nuovo arrivato nel campo del design come me, che ha iniziato a lavorare con la ceramica appena due anni fa. Esporre per la prima volta alla Milano Design Week con una realtà interessante come Isola Design è stato un momento fenomenale.

L’opportunità di mostrare una piccola collezione di lampade ha permesso di presentare il mio lavoro a un pubblico più ampio e ricevere preziosi feedback; interagire con visitatori curiosi e colleghi designer è stato particolarmente importante, dato che mi ha fornito una piattaforma di scambio e ispirazione.

Il Festival poi non ha avuto come unico scopo quello di mostrare il mio lavoro, ma anche – e soprattutto – quello di costruire connessioni e imparare dagli altri. La parte migliore, senza dubbio, sono state le persone che ho incontrato: ognuna ha aggiunto profondità alla mia esperienza e motivato a continuare, esplorare ed evolvere nel mio mestiere.

andreiclontea.com

Andrei Clontea con le sue opere.
andrei clontea designer ritratto con opere

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