ritratto alessandro mendini

Icone di Design – Alessandro Mendini

Dare una definizione univoca al lavoro di Alessandro Mendini risulta impossibile; personalità eccentrica e assolutamente eterogenea che ha saputo indagare tutte le sfaccettature del mondo del design: architetto, designer, pittore, critico, teorico e fondatore di teorie e movimenti avanguardisti italiani.

Classe 1931, nasce a Milano il 16 agosto, rimane una tra le più note e apprezzate personalità nel mondo del progetto contemporaneo e dalla fine degli anni 70 è tra gli innovatori del design italiano sia come progettista, aderendo a numerose avanguardie come il radical design e Alchimia, sia come teorico diventando direttore di riviste Casabella, Domus e Modo.

Negli anni ha saputo portare avanti un messaggio di innovazione e ironia nel mondo della produzione industriale, nell’artigiano e nell’autoproduzione. I suoi lavori affondano le radici nello stretto legame fra arte e progetto, con particolare interesse all’uso del colore e della decorazione risolti spesso in chiave critica e pungente.

 Atelier Mendini, Milano
atelier mendini milano
Nel 1979 entra a far parte dello Studio Alchimia assieme a Ettore Sottsass  e Michele De Lucchi, gruppo di design radicale che puntava alla creazione di oggetti per puro piacere artistico, con riferimenti alla cultura popolare e al kitsch al di fuori della produzione industriale e della loro utilità pratica. Negli stessi anni fa propri concetti e teorie legate al re-design, ovvero dare un nuovo significato ad oggetti del quotidiano già esistenti.

Ecco quindi che interviene con sovrapposizioni di colore, texture, stili completamente lontani dall’oggetto originario per dare una reinterpretazione disinvolta e ironica. L’esempio più concreto di questo processo e l’oggetto più famoso di Mendini è la poltrona Proust. Progettata in stile settecentesco e omaggio allo scrittore francese che le ha dato il nome, viene ricoperta da un pattern realizzato direttamente sul tessuto senza uno schema a priori e che richiama la tecnica puntinista di Signac.

Poltrona Proust, 1978, Alchimia edizioni
poltrona proust alessandro mendini
A partire dal 1978 la poltrona di Proust ha avuto continue varianti nei colori, nelle dimensioni e nei materiali, riprodotta in ceramica, bronzo e cartapesta. Nel 2011 da oggetto controverso a tiratura limitata diventa un pezzo industriale stampato in plastica rotazionale prodotto da Magis, una sorta di paradosso che diventa realtà.

Poltrona Proust, Magis, 2011
poltrona blu esterno proust
Altro oggetto-icona è Anna G del 1994, uno dei cavatappi più famosi nella storia del design e best seller di Alessi, ispirato al volto e alla silhouette della designer Anna Gili. Il viso sorridente è diventato una figura cult che ha dato vita ad una famiglia di altri prodotti dal grande successo di pubblico. Un oggetto che interpreta la cucina in modo giocoso, tendenza di Alessi di caratterizzare i propri prodotti attraverso personaggi sempre più colorati e divertenti.

cavatappi Anna G, Alessi, 1994
cavatappi colorato
Tra i progetti più recenti la lampada da tavolo Amuleto del 2012, realizzata per il brand coreano Ramun. Una lampada a led senza fili che può essere posizionata e orientata con estrema libertà, grazie al sistema di snodi circolari brevettato. Un oggetto estremamente essenziale il cui design è interamente giocato tra i riferimenti arcaici e innovazione tecnologica.

Mendini e la lampada Amuleto per Ramun, 2012
lampada tavolo alessandro mendini
L’importanza della decorazione e della pittura divisionista, nella quale i puntini rappresentano una forma di smaterializzazione come le tessere del mosaico, torna nell’orologiospot the dot” realizzato per Swatch. Un segno ludico e leggero ripreso su tutta la superficie dell’oggetto con il quale il designer racconta la sua visione del tempo.

orologio Spot the dot, Swatch,2015
swatch alessandro mendini
Anche gli ultimi progetti del 2018 prendono spunto dal mondo dell’arte ma con un disegno più lineare e componenti essenziali, facilmente riproducibili industrialmente. Due oggetti per il brand AlessiTegamino, un pentolino in acciaio appositamente pensato per cuocere le uova e Alessini, un set di piatti e posate per bambini che permette al bimbo di mangiare come gli adulti.

Muore a Milano, dopo una lunga malattia, il 18 febbraio 2019 all’età di 87 anni.

Tegamino, Alessi, 2018
tegamino acciaio coperchio

Alessini, Alessi, 2018
tavola per bambini colorata

Nell’immagine di copertina, ritratto di Alessandro Mendini, foto di Carlo Lavatori

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