di Stefania Fanchini.
Una leggenda romantica la fa nascere come simbolo di un sentimento profondo e tormentato, è una pianta affascinante nella sua singolarità, portafortuna e di buon auspicio. Sicuramente, è unica nel suo genere.
Si chiama Marimo, una piccola e morbida alga dal colore verde brillante di proporzioni sferiche quasi perfette. Il nome scientifico è Aegagropila Linnae, una pianta acquatica originaria dei laghi dell’Asia orientale e dell’Europa centro-orientale: “mari” significa pallina e “mo” pianta che si sviluppa in acqua. In Giappone vive esclusivamente nel Parco Nazionale del lago Akan, cui si deve la nascita di un mito giapponese che la celebra come simbolo dell’amore eterno.
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La leggenda narra che una coppia di giovani innamorati, per sfuggire alle rispettive famiglie contrarie alla loro unione, si rifugiarono sulle sponde del lago Akan e trasformarono i loro cuori in alga Marimo. La longevità di questa buffa alga, che arriva ad avere 200 anni, e la lenta crescita di circa 5 mm/anno, hanno contribuito ad accostarla al sentimento dell’amore profondo e duraturo o dell’amicizia più sincera. Una pianta portafortuna per chi si appresta a un nuovo percorso di vita o a suggellare vecchi legami.
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In natura offre rifugio ai piccoli gamberetti che cercano di sfuggire ai loro predatori, ma soprattutto il suo fascino risiede nella danza che giornalmente compie nel risalire in superficie per la sintesi clorofilliana. Le bollicine di ossigeno le causano continue evoluzioni su sé stessa, quasi a simulare una danza raffinata.
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La bellezza di questa pianta acquatica, così essenziale ed elegante, la rende irresistibile anche per la facilità con cui va accudita. Grandi soddisfazioni con piccoli accorgimenti, che richiedono solo un po’ di costanza. Il gesto essenziale per mantenerla in forma è il cambio dell’acqua, rigorosamente dolce, da effettuarsi ogni 10/15 giorni circa e la cui temperatura non deve mai superare i 23 gradi.
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In secondo luogo, l’illuminazione, non bisogna mai esporla ai raggi diretti del sole e soprattutto lontano da fonti di calore. Se la pianta perde nel tempo la colorazione verde brillante, vuol dire che non è in buona salute e occorre intervenire.
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Ultimo consiglio. Nella scelta del contenitore più adatto è meglio procurarsi dei barattoli abbastanza capienti per consentirle di crescere ed espandersi a ritmo di danza. Un rabbocco ogni tanto con acqua gasata consentirà all’alga di “mettersi in scena”, trasformando l’anidride carbonica in ossigeno e producendo nuove bollicine. Una vera e propria magia della natura.
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