showroom caccaro villa del conte head quarter

Caccaro – una squadra di innovatori dell’abitare contemporaneo

di Evi Mibelli.

È sempre interessante leggere la storia di un’impresa. Perché si è costretti a indagarne l’anima, l’essenza e la spinta che l’ha accompagnata nella sua evoluzione.

Se i prodotti sono la rappresentazione concreta dell’imprenditorialità e del successo conseguiti, questi non sono mai il risultato della sola managerialità. Ci vuole altro. Caccaro nasce alla fine degli anni ’50, a Villa del Conte in provincia di Padova, con una impronta classica, nel comparto della zona notte. Un inizio come tanti – fatto di buone idee e grande competenza artigianale – che ha colto le opportunità di un mercato avviato verso il boom economico degli anni ’60.

Sono anni di grande fermento, di ricerca, di imprenditori pionieri e di designer formidabili. Caccaro si mantiene nell’alveo della tradizione con un mercato che apprezza proposte classiche e che gli assicura una solida crescita e stabilità. È con l’entrata in scena della seconda generazione che ha inizio una trasformazione profonda, un salto che la porterà ad occupare un ruolo innovatore nel panorama contemporaneo dell’Abitare, del design e dell’Interior design, a livello internazionale.

Cos’è avvenuto, in realtà? È Pierluigi Caccaro, Presidende di Caccaro a spiegarlo: ”Nulla di particolare se non la consapevolezza che per mantenere viva l’anima di un’azienda è indispensabile essere portatori di valori, di identità e di memoria. Basta guardarsi intorno. Ci sono aziende che hanno fatto la storia del Made in Italy – con idee, competenze e qualità straordinarie – che una volta cedute a holding finanziarie si sono progressivamente svuotate di creatività e di riconoscibilità. Il puntare unicamente su risultati finanziari ed economici, e investire in una managerialità basata sulle performance ma priva di coraggio, può funzionare sul breve periodo ma non può reggere sulla lunga distanza”.

Una risposta che contiene più punti di riflessione. Il primo legato alla famiglia e alle sue radici. Il fattore identità è determinante per coltivare, far crescere e sostenere l’impresa nel corso del tempo, consentendole di affrontare i cambiamenti e, con essi, restare comunque riferimento nel mercato che evolve. Passaggi che costringono a ridisegnare gli orizzonti di sviluppo, l’organizzazione e i rapporti interni. Il confronto tra passato e futuro.

Showroom Caccaro dell’Head Quarter di Villa del Conte (PD).
vista showroom caccaro

Il grande insegnamento che abbiamo ricevuto da nostro padre è stato l’assunzione delle responsabilità delle scelte. E il valore della fiducia. Sembra una ovvietà, ma non è così scontata. Le aziende famigliari soffrono spesso dell’assenza del principio della delega. Solo così è possibile capire la spinta motivazionale, il mettersi in gioco e il coraggio nell’immaginare ‘come potrebbe essere se…’. È un principio che abbiamo acquisito e che trasferiamo a chi, compresi i nostri figli e nipoti, vorrà mettersi alla prova. Senza favoritismi, con impegno reale, preparazione, esperienza sul campo, rispetto dei ruoli e delle competenze. È indispensabile per avere rapporti aziendali corretti e trasparenti”.

È anche vero che alle qualità individuali va associata una visione ‘condivisa’. Essere squadra è di vitale importanza. Tutti sono parte del successo e dei risultati conseguiti, dalla dirigenza sino agli operativi. Fare impresa oggi richiede una gestione della complessità che necessita di funzioni e professionalità diverse, senza le quali non è possibile confrontarsi con una competitività sempre più stringente e con mercati sempre più esigenti e selettivi.

Comunicare, scambiare, confrontarsi è la base di partenza di ogni processo decisionale che riguardi il futuro dell’azienda. Ma per comunicare, scambiare e confrontarsi è indispensabile saper ‘ascoltare’. In questo risiede lo sforzo maggiore per tutti noi: sospendere il giudizio e i propri convincimenti, capire ogni singola riflessione, critica, soluzione posta da ogni componente della squadra. È sorprendente quanto sia produttivo e stimolante questo modo di lavorare. Non solo si trovano le soluzioni migliori, ma emergono spunti e suggerimenti per futuri sviluppi. È una sfida che non delude mai, stimola la creatività e restituisce quell’indispensabile senso di appartenenza che è il cuore e l’identità dell’azienda di cui si è parte”.

Emerge il valore della ‘visione’.  È richiesta una spiccata tensione verso la ricerca e l’innovazione. Che non è solo tecnologica. Innovare significa portare il nuovo. Nel modo di operare, di sviluppare le potenzialità produttive, di migliorare le performance di mercato, di creare nuove modalità di disegnare la contemporaneità. Comporta apertura verso l’esterno, il desiderio di conoscere altre prospettive che solo professionalità indipendenti possono portare nell’ecosistema impresa.

Showroom Caccaro dell’Head Quarter di Villa del Conte (PD)
showroom caccaro novità

Vale, ovviamente, anche per l’Art Direction di Monica Graffeo, consulente dal 2019, che ha letteralmente trasformato  la filosofia progettuale di Caccaro da ‘sistema’ ad ‘architettura per abitare’. Un autentico salto concettuale. La nuova visione è rappresentata magistralmente dal concetto No Wall House. È pensare all’organizzazione spaziale di una casa (e non solo) in chiave architettonica, stravolgendo l’idea stessa di arredo. “Esiste – sottolinea Monica Graffeo – un tipo di architettura che considera importante l’integrazione dell’arredo con la sua struttura. Sono le architetture più belle dove esiste una straordinaria coerenza e fluidità degli spazi.

Si assiste alla confluenza, all’incastro perfetto, dei sistemi Architype, Freedhome e Wallover di Caccaro – fiori all’occhiello dei recenti cataloghi prodotto – in un unicum di soluzioni coerenti dove, tuttavia, nulla è preordinato. Lo spazio – architettonico ma anche mentale – si rappresenta plasticamente nel concetto di libertà. Libertà creativa, compositiva, funzionale alle esigenze della quotidianità di chi quegli spazi li vive. Ma soprattutto chiede qualcosa di impalpabile: stare bene.

Sembra un concetto laterale. Non è così. Caccaro investe in questa prospettiva che cambia profondamente l’idea di design degli interni. Il colore, la luce, la tattilità materica, le trasparenze, la suddivisione dei luoghi grazie alla flessibilità e all’inserimento di elementi architetturali come boiserie, pannelli, porte, elementi contenitore, piani e supporti, incidono in modo significativo nella definizione non solo dell’identità degli spazi, ma tocca il tema del benessere come condizione psicologica primaria. Il benessere ha una rilevanza che va studiata e resa tangibile in chiave sistemica. Per diventare uno strumento progettuale potente, innovativo e di libera immaginazione. La straordinaria capacità di industrializzare i prodotti dell’azienda, rappresenta una sicurezza nel conseguimento del risultato finale. E l’evoluzione di Caccaro è qui a dimostrarlo”.

Caccaro è un ecosistema e come tale cresce, si evolve, si misura con la realtà che cambia. Questo è possibile solo se a governarne le funzioni vitali sono valori alti in cui la componente umana resta centrale e finalità ultima del proprio lavoro. Dentro e fuori l’impresa. Cuore, passione, intelligenza, competenza, motivazione, responsabilità, affidabilità. La sfida è saperne fare, ogni volta e ad ogni progetto, la sintesi.

Fuorisalone: Showroom Caccaro – Via Flavio Baracchini 9, Milano – M3 Missori
Date e orari:16-21 aprile 2024/h 10:00-20:00
Salone del Mobile.Milano: Hall 22 Stand M22-M24 – M1 Rho Fiera – caccaro.com

A sinistra, un dettaglio dello showroom Caccaro; a destra, Pierluigi Caccaro, Presidende di Caccaro.
vista showroom caccaro e presidente pierluigi caccaro

In copertina, il nuovo showroom Caccaro dell’Head Quarter di Villa del Conte (PD).

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