di Anna Vittoria Zuliani.
Una casa affacciata sui tetti di Milano dopo un’attenta ristrutturazione scopre una nuova anima, fatta di colori charmant, dettagli di pura eleganza grafica e classiche icone del design.
Una giovane coppia appassionata di design ha affidato a Plus Ultra studio il progetto di rinnovamento di un appartamento nel quartiere Sant’Ambrogio a Milano, tra via Lanzone e via Camminadella. La casa si trova all’ultimo piano di un edificio anni Cinquanta, accessibile passando l’atrio e il cortile di Casa Volonteri, palazzo storico del diciassettesimo secolo caratterizzato, nella facciata, dagli interventi di inizio Novecento – in stile Liberty arieggiante al barocco – firmati dal famoso architetto Giuseppe Sommaruga.
L’ingresso che introduce alla zona living e definisce geometrie e pattern che caratterizzano la casa.
Il progetto di ristrutturazione parte dalla necessità di una nuova distribuzione spaziale e rinnova gli ambienti grazie alle geometrie, alle palette cromatiche e alle texture. Materiali e nuance ben studiate costituiscono l’intervento architettonico, configurandosi come un tessuto connettivo, e il nuovo layout lega lo spazio direttamente agli arredi. I clienti erano già in possesso di alcuni elementi iconici di design, che sono stati accostati a un furniture accuratamente studiato come definizione e completamento degli interni.
Il soggiorno è diviso idealmente in diversi spazi, dedicati alla conversazione e alla lettura.
Ispirati dal pensiero di Luigi Caccia Dominioni, che non amava l’ingresso diretto in soggiorno – “perché non riserva sorprese” – i progettisti hanno creato uno spazio disimpegno per la zona giorno, che si intravede attraverso due aperture ad arco. Il soggiorno con esposizione ad est prevede spazi per il pranzo, la lettura, la conversazione e la musica.
Un’elegante vetrata in acciaio verniciato separa la zona giorno dalla cucina.
La cucina, in continuità visiva, è ambiente che non si nasconde, separato da una grande vetrata in acciaio verniciato in composizione geometrica di disegni ad arco. Questi dettagli grafici dialogano coerentemente con le tinte della carta da parati in ingresso all’abitazione, generando armonia visiva. Il progetto evidenzia la volontà di evocare la storia degli oggetti e della casa e, al contempo, attualizzare le geometrie con pattern e materiali contemporanei. Questa presenza grafica e materica entra nello spazio con discrezione, definendo un carattere ben preciso: contemporaneo e raffinato, seppur timeless.
La cucina caratterizzata da un’isola monolite, affacciata sulla zona pranzo del living, in un dialogo estetico condiviso.
In questo ambiente, ogni elemento di arredo possiede una forte identità: le colonne sono in rovere tinto, le basi in bianco, i pensili in un delicato giallo pallido. L’isola centrale richiama le tonalità degli elementi che abitano lo spazio: è realizzata come un monolite in terrazzo alla veneziana, i cui aggregati spaziano dal verde (come la vetrata) al rosa all’arancio.
Funzionale e moderna, la cucina gioca sul contrasto di diversi materiali, elegantemente in pendant.
La ristrutturazione compie una operazione colta e per questo molto efficace. Dedica cura e attenzione all’uso del colore, dominante dal primo spazio dell’ingresso: qui la carta da parati richiama la boiserie degli spazi comuni del condominio, mettendo in relazione lo spazio esterno e quello interno alla casa e costituendo un “ambiente filtro” di accoglienza.
Dettagli in ottone, come la maniglia Cono disegnata da Gio Ponti, richiamano lo stile architettonico milanese del secondo dopoguerra, mentre l’applique di Anastassiades ricorda e attualizza l’illuminazione degli androni milanesi. Scelte capaci di raccontare un’estetica non solo bella visivamente ma, anche, contestualizzata alla location.
La carta da parati dell’ingresso e le sue cromie, a contrasto con i dettagli in ottone e le maniglie Cono disegnate da Gio Ponti.
Il living è separato dalla zona notte da una porta a scomparsa. Al di là di questo filtro si trovano due camere, uno studio, due bagni e una lavanderia. La nuova distribuzione dell’appartamento ha reso razionale e meglio fruibile lo spazio di tutta la casa. L’appartamento è ravvivato dall’uso di diverse tonalità e pattern ma, la capacità dei progettisti di creare richiami tra i diversi elementi, rende la ristrutturazione coerente e lo spazio continuo.
La camera da letto padronale riprende le tonalità che si possono ammirare dal panorama fuori dalle finestre.
Le cromie scelte rispecchiano i colori degli intonaci e dei tetti di quella parte di Milano che è possibile ammirare dalle finestre dell’appartamento. Le stanze da letto hanno personalità nella loro essenzialità, sono spazi di riposo, di quiete, dove il tempo scorre lentamente. I bagni seguono la gamma cromatica della casa: pavimenti in terrazzo rosso-terracotta, piastrelle verde-grigio pastello, dettagli grafici neri a contrasto, cromie intime e avvolgenti giallo-arancio-azzurro.
Per il bagno padronale è stata scelta la stessa tonalità della camera da letto, messa in evidenza dal contrasto con piastrelle azzurre e profili e rubinetterie neri.
Il secondo bagno è giocato sui toni del giallo, nero e grigio e richiama la forma dell’arco, simbolo progettuale di tutta la casa.
Gli archi ritornano in questi locali come elementi geometrici prediletti: definiscono aree di passaggio e danno forma agli specchi e agli arredi. L’effetto è quello di un ambiente caldo e accogliente, reso tale anche dalle geometrie morbide e dalla scelta dei pattern progettuali che, delicatamente e con charme, danno al progetto un aspetto armonico ed elegante.
Project by PLUS ULTRA studio – plusultra-studio.com
Photo Federico Villa.
La vista sui tetti di Milano dalle finestre della casa.
La planimetria dell’appartamento.
