Paolo Rizzatto nasce a Milano il 25 dicembre 1941 dove tuttora si occupa di architettura, interni, prodotto e illuminazione.
Dopo la laurea in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1966, apre il primo studio insieme ad Antonio Monestiroli di Leo con cui si occupa principalmente di architettura e nel frattempo inizia a disegnare oggetti, come la sua prima lampada Modello 265 prodotta da Arteluce, azienda fondata nel 1938 da Gino Sarfatti.
 Lampada 265, 1973 per Arteluce, ora prodotta da Flos. Il corpo Illuminante si sposta con libertà e assoluta semplicità , posizionandosi con un movimento morbido e bilanciato all’interno dello spazio di una stanza
Una decina di anni dopo l’apertura dello studio, nel 1978 fonda l’azienda di illuminazione Luceplan con Riccardo Sarfatti e Sandra Severi per la quale disegna dei veri e propri capolavori entrati nel panorama dell’abitare contemporaneo.
Ricerca tecnologica, sperimentazione e qualità della luce sono i principi trainanti dell’azienda, capace di produrre lampade in serie altamente studiate che non scendono a compromessi con le mode, per arrivare ad un risultato il più possibile innovativo e che duri nel tempo.
“Era e rimane nostra convinzione che sia possibile disegnare lampade belle e che servano alle persone, che illuminino la loro vita”.
Nel 1986 esce la lampada Costanza, forse la sua lampada più famosa e ancora oggi best seller del brand nata come rivisitazione della classica abat-jour. Eterea ed elegante, è composta da un paralume intercambiabile che diffonde una luce calda e accogliente sorretto da aste telescopiche in alluminio, con un dimmer sensoriale ad astina che permette di regolare l’accensione e l’intensità luminosa.
A sinistra, Costanza floor, Luceplan, 1986. A destra, Costanza table, Luceplan, 1986 e Costanzina, Luceplan, 1992
La grande attitudine alla sperimentazione di processi e materiali industriali dà vita a corpi illuminanti unici e scenografici come Titania, progettata nel 1989 assieme ad Alberto Meda ha una struttura che ricorda un disco volante, composta da lamelle in alluminio che fungono da antiabbagliante e personalizzabili attraverso l’inserimento di filtri colorati in policarbonato.
Titania, con Alberto Meda, Luceplan, 1989
Che sia una città , un edificio o un prodotto industriale, ogni progetto è frutto della stessa metodologia alla cui base c’è uno studio equilibrato tra componenti funzionali, formali, d’utilizzo, tecniche ed economiche.
“Le relazioni tra le diverse componenti sono complesse per qualità ed infinite di numero. La ricerca progettuale è un continuo tentativo di fare chiarezza all’interno di ogni singola parte. Si cerca l’armonia delle parti fra loro e delle parti con il tutto”.
A sinistra, Lola, con Alberto Meda, Luceplan, 1987, Compasso d’Oro1989 per l’innovazione tecnologica nella lavorazione della fibra di carbonio. A destra, Metropoli, con Alberto Meda e Riccardo Sarfatti, 1992. Compasso d’Oro 1994
Tra il 1989 e il 2000 condivide lo studio con l’architetto Edoardo Guazzoni con cui nel 2004 vince, assieme anche a Sandro Rossi e Jean-François Bodin, il “Concorso Internazionale di progettazione riguardante la sistemazione dell’Ambito Darsena” di Milano, la cui realizzazione si conclude nel 2015 con l’inaugurazione dell’area di circa 100.000 m² in concomitanza con l’apertura di EXPO.
Darsena di Milano, con Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto, Sandro Rossi e Jean-François Bodine, 2004-2015
Parallelamente alla passione per l’illuminazione disegna complementi per numerose aziende di tutto il mondo quali Artemide, Alias, Cassina, Danese, Fiam, Flos, Guzzini, Knoll, Kartell, Molteni, Nemo, Philips, Poltrona Frau, Thonet, Segis, Serralunga, Veneta Cucine e altri.
A sinistra, Poltroncina Young Lady, Alias, Young Lady, 1991. A destra, Specchio Hasami, Fiam, 2005
Al suo attivo ha anche anche una costante attivitĂ di insegnante e ospite esterno presso diversi istituti italiani e internazionali: dal Politecnico di Milano allo IUAV di Venezia, fino alla Columbia University di New York e la Washington University di St. Louis.
Nella sua lunga carriera riceve numerosi premi, tra i più importanti cinque Premi Compasso d’oro, La Lampe d’Or Sil, Product Award Lighting Fair, Good Design Award, Light of de Future Energy saving sources e il Premio dei Premi per l’Innovazione nel 2011.
Squiggle, Rotaliana, 2019. Ispirata alle strutture luminose di Lucio Fontana, è composta da uno scheletro tubolare di metallo che nasconde una striscia Led e genera figure geometriche differenti.
Nell’immagine di copertina, ritratto di Paolo Rizzatto