Nato al Cairo il 18 settembre 1960, da padre egiziano e madre inglese, Karim Rashid cresce in Canada, dove compie gran parte del suo percorso di studi. Si laurea in Industrial Design presso la Carleton University di Ottawa e nel 1982 si sposta in Italia per proseguire la formazione, in un primo momento a Napoli con Ettore Sottsass, poi a Milano presso lo studio di Rodolfo Bonetto.
Affascinato dalla scena del design milanese, che per lui sarà una grande scuola, riesce a collaborare anche con altre figure di spicco del panorama italiano, come Alessandro Mendini, considerato il suo mentore.
Antitradizionalista e dalla personalità multiforme, con oltre circa 2000 oggetti messi in produzione e 300 premi vinti, è uno dei più prolifici e visionari designer contemporanei, capace di spaziare dal prodotto all’illuminazione, dagli interni agli allestimenti, fino al retail.
Il suo lavoro si divide in oltre 40 paesi e tra i clienti si annoverano nomi del calibro di Alessi, Prada, Riva 1920 e Lamborghini, Yves Saint Laurent, Zanotta e Foscaini.
Karim Rashid, Tavolo Speed, Riva 1920 by Lamborghini, 2017
La caratteristica principale che l’ha reso famoso in tutto il mondo è l’abilità di mescolare idee, materiali ed estetiche diverse. Il suo eclettismo nasce dal fascino che subisce per ogni forma di arte con cui possa esprimere la propria creatività occupandosi, oltre al design, di arte, fashion e musica. Lo scopo è quello rendere il design democratico attraverso il disegno di oggetti che uniscono progettualità, bellezza e accessibilità.
A sinistra, Karim Rashid, Cadmo, Artemide, 2006. A destra, Karim Rashid, Oh Chair, Umbra, 1999
“Design significa dare forma alla contemporaneità. Ogni cosa deve essere progettata, dagli interni di un aereo alle nostre bottiglie di shampoo. Dobbiamo abbellire questo pianeta in ogni suo aspetto, in ogni angolo“.
A sinistra, Karim Rashid, Orologio Kaj, Alessi, 2013. A destra, Karim Rashid, Cyborg, Artemide, 2015
Oggetti come specchio della sua personale sensibilità, dalle linee decise e precise con finiture laccate e colori decisamente brillanti. Il design non deve solamente risolvere, in maniera funzionale, i problemi, ma essere anche in grado di migliorare la vita e gli ambienti domestici dei consumatori.
A sinistra, Karim Rashid, Tide Comò, Horm, 2006. A destra, Karim Rashid, Woopi, B-line 2016
I colori colori forti, gli accostamenti insoliti e le forme delle più disparate si ritrovano anche nei progetti di interni, come il ristorante Morimoto a Philadelphia, l’Hotel Semiramis ad Atene, il Nhow Hotel di Berlino e la stazione “Università” della Metropolitana di Napoli.
Karim Rashid, Nhow Hotel, Berlino, 2010
Karim Rashid, stazione metropolitana di Napoli “Universita”, 2011. ( immagine da Metropolitana Napoli Spa)
Degli innumerevoli premi ricevuti durante la carriera si è perso il conto, il suo lavoro è presente in 20 collezioni permanenti nei musei di tutto il mondo. Parallelamente all’attività di progettista, è stato professore di design industriale presso la University of the Arts di Philadelphia e il Pratt Institute di New York, e tiene abitualmente conferenze per promuovere a livello globale l’importanza del design nella vita di tutti i giorni.
Lo studio di Karim Rashid a New York aperto nel 1993, ph. Stanislas Liban
Nell’immagine di copertina, Karim Rashid