di Valentina Masciari – responsabile nazionale utenze Konsumer Italia – Konsumer Italia.
Alcuni piccoli accorgimenti che possono fare davvero la differenza sulla bolletta energetica.
È da ormai quasi un anno che sui mercati energetici si è abbattuta una vera e propria “tempesta perfetta” che ha portato ad aumenti mai avuti prima, per le bollette di luce e gas. I motivi sono diversi, ma quello che si vuole mettere in evidenza, è come fare a risparmiare in casa, così da avere, per quanto possibile, delle bollette meno “pesanti”.
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Buone abitudini per risparmiare sulle bollette luce
Alcuni semplici accorgimenti attuati nella quotidianità, possono incidere sui consumi:
- Porre attenzione alle lampadine che si lasciano accese inutilmente, quindi tenere accesa solo la luce della stanza in cui ci si trova.
- Sbrinare regolarmente congelatori e frigoriferi, in quanto con tale accorgimento, questi elettrodomestici hanno un’efficienza energetica maggiore.
- Scegliere elettrodomestici in classe energetica superiore. Gli elettrodomestici di nuova generazione consumano meno e ci aiuteranno a risparmiare e proteggere l’ambiente. Utilizzando un elettrodomestico in classe A, si possono ottenere risparmi che vanno dal 35 al 40%, a seconda del tipo di elettrodomestico. Acquistarne di nuovi può essere più conveniente utilizzando i Bonus mobili ed elettrodomestici.
- Utilizzare lampadine a risparmio energetico. Le lampadine LED producono una luce cinque volte superiore rispetto alle normali lampadine e durano anche di più.
- Ridurre il più possibile i consumi degli stand-by. Qualunque apparecchiatura elettronica, che sia il televisore o il PC, ad esempio, consuma energia anche con la sola spia rossa accesa e, si è stimato, che i dei consumi in standby pesano per circa il 10% sulla bolletta dell’energia elettrica. Utilizzare delle ciabatte multi-presa, può aiutare a ridurre questo costo, perché riunire le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta di questo tipo, con relativo interruttore, consente di spegnere tutti questi apparati contemporaneamente, se non utilizzati.
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E sul gas?
Anche qui, alcune modifiche ai normali stili di comportamento, ci possono aiutare:
- Adottare abitudini virtuose nell’uso di termosifoni e caldaia, può aiutare a risparmiare. Controllare allora, la temperatura degli ambienti, perché già 19 gradi sono sufficienti e ogni grado in più, fa lievitare la bolletta.
- Fare la manutenzione della caldaia, in quanto una caldaia efficiente, consuma meno, ed evita rischi e possibili problemi per la salute.
- Usare valvole termostatiche, le quali regolano il flusso di acqua calda nei termosifoni e mantengono la temperatura costante, diminuendo il consumo di combustibile.
- Installare una caldaia a condensazione, che porta a una sostenibilità ambientale superiore e a maggiori risparmi in quanto garantisce una maggiore efficienza.
- Ridurre l’uso di acqua calda; fare la doccia invece che riempire una vasca da bagno, comporta un risparmio sull’uso dell’acqua calda e quindi sui consumi di gas.
- Non coprire i termosifoni. Coprire i termosifoni, ad esempio con i panni da asciugare, non è una buona idea, perché si ostacola la diffusione del calore e comunque l’apparecchio è costretto a lavorare di più, visto che deve comunque garantire calore.
- In cucina: mettere il coperchio alla pentola dell’acqua che bolle per la pasta e cuocere la pasta con la quantità di acqua proporzionata alla quantità di pasta, senza esagerare, creerà un risparmio sull’uso del gas, perché l’acqua arriverà prima a ebollizione.
Queste sono solo alcune delle buone prassi che ciascuno di noi dovrebbe imparare a tenere in casa, per riuscire a risparmiare qualcosa sulle bollette di luce e gas. Chiaramente, ci sono poi azioni più consistenti. Per esempio, la coibentazione dell’abitazione, la sostituzione degli infissi e la realizzazione di impianti di energie rinnovabili (impianti fotovoltaici), ma in tali ipotesi si tratta di interventi più importanti e con maggiori costi, anche se si possono sempre sfruttare le agevolazioni e i bonus esistenti in materia (bonus fotovoltaico, bonus ristrutturazione, super bonus).
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Le stufe a pellet
Infine, altra soluzione, sempre nell’ottica del risparmio, potrebbe essere quella di dotarsi di una stufa a pellet. L’acquisto della stufa stessa comporta in effetti un investimento economico di una certa consistenza. Si parla infatti di una spesa che può variare, a seconda della tipologia, da 1.500 a 3.000 euro ma, è pur vero che possono essere utilizzati, anche in questo caso, i bonus esistenti, tipo l’ecobonus che consente una detrazione del 65% oppure la detrazione del 50% della spesa, nel caso di ristrutturazione edilizia, ma acquistando una stufa a pellet entro il 31/12/2022.
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Ma anche qui, non sono tutte rose e fiori!
Se è accertato che l’uso delle stufe a pellet garantisce un risparmio rispetto all’uso del gas, e quindi rispetto alla spesa nella fattura del gas, di circa il 44% all’anno, è pur vero che il costo del pellet nell’ultimo periodo è lievitato. In concreto da quando è iniziato il conflitto Russia – Ucraina, il prezzo del pellet è raddoppiato, rendendo incerto il reale risparmio che si potrebbe avere nel prossimo inverno oramai alle porte.
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In copertina, photo Towfiqu Barbhuiya – unsplash