Nato nella città francese Fumel il 12 agosto 1945, Jean Nouvel è un archistar di fama mondiale il cui studio è uno dei più importanti al mondo. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Bordeaux e poi all’École des Beaux-Arts di Parigi dove si laurea in architettura nel 1972, nel 1970 ancora non laureato apre il suo primo studio con François Seigneur.
Da sempre interessato a prendere una posizione forte, a volte polemica e provocatoria, riguardo i problemi e le decisioni sull’architettura e la città, nel 1976 è tra i fondatori del movimento degli architetti francesi Marzo 1976 e del Sindacato dell’Architettura. L’obiettivo condiviso è quello di opporsi al corporativismo degli architetti e alla loro interpretazione dell’architettura come disciplina stereotipata e autonoma, chiusa in sé stessa e incurante dei contesti geografici.
Dal 1968 prende parte al dibattito politico e culturale parigino che vuole portare la Francia in una posizione di avanguardia nella ricerca tecnologica, nel 1980 crea la Biennale d’architettura all’interno della Biennale di Parigi e diventa uno dei principali fautori della riqualificazione del quartiere Halles a Parigi.
Jean Nouvel, Institut du Monde Arabe,1987, Parigi, ph. Burçin Yildirim
Concepito come collegamento tra la cultura occidentale e quella araba, la facciata dell’edificio è contraddistinta da un sistema di diaframmi motorizzati che creano preziosi giochi di luce e rievocano la preziosità del marmo e del legno traforato tipici dell’architettura araba.
Interno Institut de Monde Arabe ph. Georges Fessy
I suoi progetti hanno un carattere decisamente sperimentale, non seguono stili o ideologie ma apportano novità e valorizzano le tecnologie costruttive, con il fine di creare un’architettura unica frutto di una combinazione di persone, luogo e tempo. L’attenzione per il contesto e la capacità di infondere una genuina unicità in tutti i progetti hanno prodotto edifici che segnano in modo indelebile le città in cui sono costruiti.
L’architettura è arte visiva e produzione di immagini, dove la luce assume un ruolo da protagonista e dialoga con le superfici, smaterializzando i volumi e regalando effetti grafici straordinari.
Jean Nouvel, Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, 1994, Parigi, ph Luc Boegly.
Il tema della luce è fortemente presente nell’edificio della fondazione, un’architettura di vetro inserita nel giardino circostante che spiazza l’osservatore non distinguendo l’interno dall’esterno.
Dal 1971 ad oggi Jean Nouvel si è cimentato in oltre 200 progetti, sviluppati all’interno del suo studio multiculturale composto da 140 professionisti provenienti da tutto il mondo.
Jean Nouvel, Torre Agbar, 2005, Barcellona. Ph Santiago Barrier
La torre è stata costruita seguendo un’architettura bio-climatica che si adatta all’ambiente e riduce l’inquinamento. L’utilizzo di cemento, vetro e alluminio di differenti tonalità permette alla torre di cambiare colore a seconda della luce del giorno e delle stagioni. L’edificio è dotato inoltre di 4.500 dispositivi luminosi a LED che permettono un illuminazione notturna mutevole e accattivante.
Jean Nouvel, Torre Agbar, 2005, Barcellona
Jean Nouvel, Louvre Abou Dhabi, 2017. ph. Mohamed Somji
Edificato sull’isola di Saadiyat, in un luogo destinato a diventare un quartiere di arte e cultura, l’edificio si ispira alla medina e ha una mega cupola luccicante di 180 metri di diametro con 7850 stelle di metallo argentato che lasciano filtrare i raggi del sole.
Jean Nouvel, National Museum of Qatar, 2018. Ph.Atelier Jean Nouvel.
Una struttura dall’architettura straordinaria che prende ispirazione dalla rosa del deserto. Il complesso museale si compone di 76.000 lastre di calcestruzzo interconnesse di diverse dimensioni.
Il primo approccio nel campo del design nasce dall’esigenza di creare oggetti per le proprie architetture, accumunati dal concetto di “zero-design” ovvero la riduzione di un oggetto alla sua forma elementare per rasentare la perfezione. Per seguire attivamente la progettazione di oggetti ed accrescerne l’importanza nel 1995 fonda la società Jean Nouvel Design.
Tavoli LessLess, Molteni & Co
Disegnati originariamente per la Fondation Cartier a Parigi, i tavoli LessLess rivelano la loro estrema eleganza e leggerezza in ogni ambiente.
Libreria Graduate, Molteni&Co, 2013
Libreria componibile appesa, contraddistinta dalla sua leggerezza e semplicità il cui segreto è racchiuso nello spesso piano superiore, che fissato a muro o a soffitto contiene un sistema di tiranti simile a quello utilizzato per la costruzione dei ponti in cemento armato.
Jean Nouvel, lampada Equilibrist, Artemide, 2014
Due lampade come una bilancia in cerca di equilibrio, due fonti di illuminazione dissimili, in rotazione, in rivoluzione che ruotano attorno ad un asse verticale.
Nella sua carriera si annoverano numerosi premi, come il Grand Prix National d’Architecture alla totalità della sua opera, la Medaglia d’oro del Royal Institute of British Architetcts, il Leone d’oro della Biennale di Venezia e il Premio Pritzker, il nobel per l’architettura, nel 2008.
Jean Nouvel, lampada On Lines, Nemo Lighting, 2018
Una lampada che diventa scultura, con base in alluminio e pannelli diffusori in metacrilato.
La base presenta 4 binari dove posizionare liberamente i differenti diffusori per creare infinite configurazioni di luce e trasparenze.
Nell’immagine di copertina, Jean Nouvel