di Roberta del Vaglio.
Incantevole e misterioso, il vetro è un materiale antico ma non perde smalto nelle sue interpretazioni più contemporanee.
Riciclabile, sostenibile se lavorato nel modo giusto, è indispensabile nella maggior parte dei gesti che compiamo ogni giorno, si pensi agli schermi di telefonia e dispositivi elettronici, alle apparecchiature mediche, all’architettura. Data la sua inequivocabile importanza, e come celebrazione della sua storia millenaria, l’ONU ha eletto il 2022 come Anno Internazionale del Vetro, con un calendario fitto di eventi che lo mettono al centro dell’attenzione.
Senza dimenticare, ovviamente, la sua valenza artistica, radicata nella storia del nostro paese e interpretata in modo eccelso nelle creazioni di Simone Crestani. Il “vetraio di terraferma”, come lui stesso si definisce, è ospite della Galerie Scene Ouverte di Parigi con il suo ultimo progetto “Façon de Venise”. Circa sessanta opere di arte dai dettagli minuziosi e sorprendenti, in cui si fondono le più antiche tecniche di lavorazione artistica del vetro e lo stile di Crestani, con il suo consueto rimando alle creature della natura.
Collezione Ironia di Simone Crestani
Come nasce il progetto Façon de Venise?
È il punto di arrivo di un percorso che mi ha tenuto impegnato per un bel po’ di tempo durante il quale mi sono appassionato all’antica tecnica veneziana della decorazione del vetro trasparente. Il mio lavoro si basa su questo tipo di vetro e mi sono sempre ritenuto “il vetraio di terraferma”, proprio per prendere le distanze dal vetro muranese contemporaneo, che non mi piace. Penso che, dopo le prime decadi del ‘900, l’utilizzo del colore eccessivo abbia prevalso sulla forma, dimenticando la poetica.
Il progetto è un viaggio attraverso le tecniche tradizionali veneziane, molte delle quali vengono usate veramente di rado, e da una manciata di artisti al mondo. Ho preso queste tecniche e le ho tradotte nel vetro borosilicato, che ha regole molto diverse rispetto al vetro tradizionale. Le stesse tecniche, applicate al borosilicato diventano ancora più complicate. Ci ho preso gusto ed è stato un viaggio bellissimo.
Quali sono le differenze tra borosilicato e vetro veneziano?
La differenza fondamentale è che il borosilicato è stato sviluppato per la chimica, ha quindi una resistenza superiore agli sbalzi di temperatura, molto più del vetro veneziano. Il borosilicato è molto più duro, meno malleabile e questo rende difficile l’applicazione delle tecniche veneziane.
Maestoso e Prezioso di Simone Crestani
In questo progetto hai riprodotto dei classici, come la Coppa Guggenheim, introducendo sempre un dettaglio tutto tuo?
All’inizio avevo l’idea di stravolgere in chiave contemporanea i motivi decorativi tradizionali. Poi, mi sono reso conto che dovevo rispettare lo stile veneziano e ho optato per fare rappresentazioni fedeli, a cui aggiungere un qualcosa in più. Può essere la mosca, il serpente o altri soggetti che appartengono al mio mondo.
Il tema ricorrente della natura che significato ha per te dal punto di vista professionale e personale?
È un mondo che fa così parte di me che non immagino la mia opera senza una componente naturale. È la mia unica fonte di ispirazione, amo stare nella natura per la maggior parte del mio tempo per cui non mi è difficile andare alla ricerca di queste cose. Mi piace l’equilibrio tra perfezione e imperfezione che si trova nella natura, la capacità di questi due aspetti di stare in equilibrio.
Irriverenza di Simone Crestani
In che modo il tuo studio è ecosostenibile?
Faccio del mio meglio per renderlo sostenibile. Lavoro quasi totalmente sfruttando energia prodotta da un grande impianto a pannelli fotovoltaici, che alimenta un generatore di ossigeno, ed è il combustibile che uso per la lavorazione. Ed è il bene di consumo maggiore. Tutti gli imballaggi sono in carta e cartone completamente riciclabile. La carta, del resto, è l’imballaggio più sicuro per il vetro. Ho anche deciso di prendere solamente vetro europeo, proviene dalla Germania, e non dalla Cina dove costerebbe meno.
La lavorazione del vetro conserva una sorta di mistero per i non addetti ai lavori. Quali sono le cose importanti da sapere per apprezzare davvero questo tipo di arte?
Il vetro è un materiale difficile da controllare perché, a differenza degli altri materiali artigianali, si lavora in movimento e si muove mentre lo lavori. È una lavorazione veloce, un insieme di movimenti rapidi e precisi difficili da spiegare.
Perfezione di Simone Crestani
Ti ricordi qual è stato il tuo primo oggetto di vetro e che emozione ti ha suscitato?
Conservo ancora il mio primo bicchiere con un bordo tutto storto che lo fa somigliare più a un vasetto. L’ho fatto relativamente presto, perché sono cresciuto in bottega e non mi era tanto concesso di accelerare i tempi. Però mi riusciva bene e ho fatto le prime prove di bicchieri già dopo qualche mese di lavoro in vetreria, e per me è sempre stato magico, forse perché mi veniva spontaneo.
Il progetto “Façon de Venise” di Simone Crestani è in mostra, con ingresso libero, fino al 30 aprile alla Galerie Scene Ouverte, 72 Rue Mazarine, Parigi – galerie-sceneouverte.com
In copertina, Simone Crestani nel suo laboratorio. Tutte le immagini sono di Alberto Parise