di Anna Vittoria Zuliani.
Una realtà antica, un approccio estetico e progettuale all’avanguardia: la storia incontra la contemporaneità, creando un ambiente che mixa elementi d’epoca ad arredi iconici del design.
La ristrutturazione di una dimora del Settecento, situata alle porte di Bergamo, si trasforma in un’esaltazione della storia stessa dell’edificio, capace di parlare un linguaggio moderno e concettuale, in un contesto elegante dai trascorsi nobiliari. A firmare il progetto è lo Studio Capitanio Architetti di Bergamo, che ha preservato i suoi interni con rispetto e delicatezza, esaltandone i tratti di rilievo, come gli affreschi originali, mettendoli in evidenza con l’accostamento ad una contemporaneità stilistica minimal.
La facciata della dimora settecentesca
In tutto l’appartamento, le porte originali, le modanature e le zoccolature, sono state restaurate e sbiancate con smalto opaco. La stessa tonalità ammanta le pareti, allo scopo di catturare e diffondere la luce nell’intero spazio, in perfetto accordo con i soffitti decorati originali. Al centro della casa, è posizionato il soggiorno. Si tratta di un ambiente che non dispone di aperture verso l’esterno, attraversato però dalla luce naturale, grazie a due porte a vetri che lo separano dalla cucina.
Il soggiorno, dove spicca l’opera a parete firmata Claudio Spini
Lo spazio è impreziosito sul soffitto da un’opera d’arte dell’artista Claudio Spini, in pendant concettuale con gli affreschi presenti in casa, e riprende idealmente il seminato di marmo del pavimento dell’intero ambiente. Nel living è collocato il camino, intorno al quale si articola il progetto di una libreria essenziale e minimale, che ospita la biblioteca della famiglia. Caratterizzano lo spazio alcuni oggetti iconici che hanno fatto la storia del design, come la seduta di Charles e Ray Eames e la lampada Stchu-Moon argento di Catellani & Smith.
La luce naturale che entra nel soggiorno attraverso l’ex loggia, oggi trasformata in cucina
In comunicazione con questo ambiente, si trova la cucina e la zona pranzo, pavimentata con legno di rovere. È stata ricavata in quello che in origine era il loggiato aperto, annesso agli spazi abitativi agli inizi del ‘900. La sala è impreziosita da un affresco originale ricco di motivi naturali, a memoria del panorama dei colli bergamaschi che circondano la proprietà.
La cucina ricavata nell’ex loggia, caratterizzata dagli affreschi del primo Novecento
La cucina è a isola, studiata in un dialogo estetico ed elegante con lo spazio occupato dal tavolo e dalle sedie, e caratterizzata da strutture in legno laccato ed elementi in ferro crudo, in netto contrasto cromatico con le finiture della stanza. Accanto alla stufa in maiolica contemporanea, sono collocati un grande tavolo vintage anni ’70, un divano Chesterfield e l’intramontabile lampada Arco di Achille e Pier Giacomo Castiglioni.
Dettagli della camera da letto e di uno dei bagni della casa
Le camere da letto e i bagni si collocano intorno alla zona giorno. Si distribuiscono in una sequenza ritmata, generata dai muri di forte spessore, e dall’introduzione di arredi laccati in bianco. I bagni sono arredati in modo minimale, con rivestimenti in lastre di ceramica antracite e sanitari bianchi.
Il progetto è dello Studio Capitanio Architetti – capitanioarchitetti.it
Photo Stefano Tacchinardi
La planimetria del progetto