decanter vino a tavola

Arte del ricevere – decanter

di Denise Frigerio.

È un classico per gli appassionati di vino, strumento irrinunciabile per assaporare al meglio i rossi importanti, permette di scoprire tutte le sfumature delle etichette più invecchiate.

Disporre in tavola piatti e bicchieri è un’arte, ma lo è ancora di più “servire”, soprattutto se si vogliono degustare i vini rossi importanti. In questo caso, il decanter diventa un alleato fondamentale per far sì che gli ospiti, e le loro papille gustative, godano al meglio dell’aroma e delle diverse sfaccettature aromatiche delle bottiglie invecchiate, anche per parecchi anni. Altre volte, semplicemente, si trasforma nello strumento per regalare alla gestualità un tocco di eleganza formale.

Se, infatti, le bottiglie di vino bianco e le bollicine si stappano sul momento, di fronte ai propri ospiti, solitamente quelle di rosso (anche se non tutte) devono essere aperte per tempo. Il vino, versato in un decanter, otterrà l’ossigenazione necessaria ad esprimere al meglio tutte le sue proprietà organolettiche.

Il decanter è un classico del “servizio”, strumento irrinunciabile per il servizio del vino. Photo Pavel Danilyuk.
decanter bicchieri vino degustazione

Estetica pragmatica

Dal punto di vista puramente funzionale” specifica Daniele Sottile, sommelier, docente, comunicatore (e grande appassionato) del vino, autore del libro “Avvinamenti” per Libreria geografica, “il decanter oggi riveste una funzione principalmente di servizio, per facilitare il modo in cui si versa il vino, rendendo al meglio in termini di profumo e brillantezza”.

Il decanter nella sua forma classica (standard); Set Aria in Eco-Crystal Glass di RCR Cristalleria Italiana.
decanter rcr

In commercio si trovano decanter realizzati in vetro o in cristallo, quest’ultimo è da preferire perché il cristallo ha una porosità minima e trattiene l’odore del vino, diventando quindi uno strumento essenziale per esaltare l’esperienza enogastronomica.

Ne esistono di diverse forme tipologie, da quello standard – simile ad un’ampolla – con una base piatta a fondo spesso, ideale per vini non troppo invecchiati, a quello con collo ad anatra o che nelle fattezze ricorda un cigno, adatti a diverse tipologie di rosso, belli nelle linee e dalla capienza elevata.

Decanter collo ad anatra; photo Pavel Danilyuk.
decanter collo anatra fiamma candela

Il decanter a corno, invece, è progettato per servire con facilità, grazie alle forme curve, mentre quello piccolo è a misura di bicchiere e applicabile direttamente alla bottiglia. In base al modello, la capienza del decanter varia da 0,75 litri a 1,5 litri (salvo quelli piccoli che hanno una capienza totale di 300/350 ml), e la sua funzione principale è quella di ossigenare il vino e dividere i sedimenti del fondo dal nettare vero e proprio.

Decanter a corno; Amadeo di Riedel
decanter a corno

Questione di gestualità

Oggi come oggi” continua Sottile “i vini prodotti sono pronti e “puliti” e non esiste una parte solida – che invece persiste nei vini naturali – che deve essere separata, per cui l’antica funzione del decanter di dividere residui e impurità oggi viene quasi a decadere: ciò che però rimane immutato è il racconto di un vino attraverso l’utilizzo di un vero e proprio oggetto d’arredo.

A livello pratico un rosso con un invecchiamento di due o tre anni non necessita di essere ossigenato perché ancora estremamente giovane (e volendo nemmeno un barolo di 5 anni), mentre un vino di 10/12 anni ha bisogno di respirare. Ciò che oggi dona un valore aggiunto nel servire un vino in decanter, oltre all’eleganza del gesto, è il profumo, che si amplifica maggiormente regalando un’esperienza a tutto tondo“.

Decanter Invito Inalto di Bormioli con collo ad anatra
decanter invito bormioli

Il giusto tempo (di decantazione)

La funzione principale è quella di permettere di ossigenare il vino grazie alla sua superficie ampia anche se si devono rispettare i tempi di decantazione che variano da vino a vino: prolungarli troppo a lungo provocherebbe acidificazione e perdita del bouquet. Non solo, consente di far separare il liquido dai suoi possibili sedimenti, ove presenti. Solitamente, si parte da un minimo di 15 minuti per un rosso giovane, fino a 30 minuti per uno importante, come ad esempio un Barolo.

Se l’operazione di travasare il vino nel decanter con un novello non richiede particolare attenzione, con i vini invecchiati bisogna versare con cura meticolosa e lentezza per evitare che la bevanda perda la sua aromaticità e assicurare al tempo stesso che sia depurata dalla feccia. Non a caso la parola decanter è un derivato del verbo de-canthare (da canthus, lato cantuccio), mettere da parte scorie ed eccessi, purificare.

Elemento raffinato di servizio, il decanter mette in risalto tutte le qualità dei vini rossi invecchiati.
decanter vino rosso invecchiato

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