Si tratta di una di quelle cose che, ammettiamolo, mettono in crisi. O meglio, a pensarci, non si sa mai da che parte cominciare. Come pulire il materasso? Con poche mosse, facili e alla portata di tutti. È una delle operazioni più importanti e meno effettuate tra le diverse incombenze di casa, anche se dovrebbe essere una priorità, perché il materasso è tra i maggiori ricettori di polvere e acari. Il tempo e l’uso quotidiano solo la causa della sua usura e deterioramento ma una pulizia periodica li manterrà integri nel tempo. Un materasso, in media, dovrebbe durare dieci anni, ma è proprio la pulizia a garantirne la durata.
La manuntenzione giornaliera del materasso
Una cura costante dimezza i tempi di qualsiasi pulitura successiva. Si tratta di creare una routine, seguita già da molte persone, che non impegna e allunga la vita, e l’igiene, del materasso. Ogni mattina bisogna disfare il letto, togliere lenzuola e coperte, spostare e spiumacciare i cuscini, tirare bene e distendere il coprimaterasso. Solo allora, bisogna areare la stanza per almeno quindici minuti, il tempo necessario sia per cambiare completamente aria alla camera da letto, sia per ossigenare materasso e lenzuola, facendo perdere l’umidità a tutto.
Phitagoras di Coco-Mat – coco-mat.com
È proprio l’umidità a creare l’habitat perfetto per gli acari, assicurarsi quindi che il letto sia ben asciutto ne renderà più difficile la proliferazione. Nella bella stagione, soprattutto se abitate in campagna e l’aria è buona, prendete l’abitudine di stendere le lenzuola al sole, per poi rifare il letto alla sera.
La biancheria del letto va cambiata una volta alla settimana, soprattutto lenzuola e coprimaterasso vanno lavati a una temperatura minima di 60 gradi, anche 90 gradi se di cotone. Abbiamo parlato di lenzuola ma non siamo andati fuori argomento, perché anche loro concorrono al mantenimento ottimale del vostro materasso. Ricordiamo che, al di là della pulizia, il materasso va ‘girato’ almeno ogni tre mesi, per conservarne le caratteristiche e soprattutto la forma.
Phitagoras di Coco-Mat
Una volta ogni due settimane
La tradizione delle nostre nonne parla chiaro: ogni due settimane il materasso va portato all’aperto e sbattuto energicamente con il pattipanni. Dopo di ché va sempre fatto ‘asciugare’ da ogni residuo di umidità al sole. Solo allora può essere riadagiato sul letto e rifatto con cura.
Una volta al mese
Almeno una volta al mese il materasso andrebbe pulito nel vero senso della parola. Dopo averlo sbattuto col battipanni al sole, bisogna pulirne le cuciture e gli incavi nascosti, dove si nascondono polvere e acari. Solo allora è la volta dell’aspirapolvere, da passare su entrambi i lati e lungo i bordi, oppure vanno bene anche le spazzole a vapore, tenendo conto però di una cosa. Le spazzole a vapore puliscono a fondo ma bisogna ricordare che il materasso, una volta pulito, deve asciugarsi perfettamente prima di rifare il letto.
Un altro metodo è quello di usare il bicarbonato di sodio. In questo caso, il bicarbonato va messo direttamente su tutta la superficie del materasso e lasciato agire per almeno due ore – ventiquattro ore sarebbero la perfezione – magari con qualche goccia di olio essenziale tea tree che igienizza, dona un buon profumo e tiene lontano gli acari. Passato il tempo necessario, spazzolarlo bene, in ogni suo angolo e cucitura, e passare l’aspirapolvere.
Il materasso Tammy – materassotammy.it
Le macchie più comuni sul materasso
Un conto è pulire un materasso, un altro è smacchiarlo. È inevitabile che dopo anni di uso si macchi, è bene sapere come affrontare ogni tipologia di incidente e ridonare al nostro materasso una nuova vita. Specifichiamo che se avete un materasso memory foam è bene guardare le istruzioni per il lavaggio sull’etichetta, per non rovinare l’imbottitura con smacchiature estreme. Il consiglio, in generale, è di essere delicati perché non servono litri di acqua ma, nella maggior parte dei casi, semplicemente panni inumiditi quel tanto che basta per togliere la macchia.
Il materasso Tammy
Muffa e cattivi odori
Per eliminare questi tipi di macchie si utilizza una miscela di acqua tiepida e aceto di vino bianco o limone in parti uguali, oppure acqua e bicarbonato di sodio. Spruzzare il composto sulla macchia e strofinare con un panno fino a schiarirla ed eliminarla, quindi far asciugare perfettamente.
Togliere le macchie di bevande e cibo
Una valida soluzione è utilizzare un detergente enzimatico perché scioglie le macchie di grasso e olio. La maniera più tradizionale e naturale vuole invece la miscela di mezzo bicchiere di aceto e un terzo di succo di limone da spruzzare sulla macchia. Strofinare allora delicatamente la macchia con un panno di microfibra e, come al solito, far asciugare bene il tutto.
Come togliere le macchie di urina
Animali domestici e bambini mettono sempre a rischio il materasso. In caso di una macchia di urina, se ancora umida, è da asciugare immediatamente con la carta assorbente, passare un batuffolo di ovatta imbevuto di acqua ossigenata e ripassare la zona con un panno caldo umido. Anche in questo caso il mix di acqua e aceto va benissimo, soprattutto per eliminare i batteri. Se dopo l’asciugatura vi accorgete che è rimasto ancora l’alone, cospargete con bicarbonato e bagnare leggermente la zona, attendete circa dieci minuti, e aspirare tutto, una volta asciutto, con l’aspirapolvere.
Sangue e fluidi corporei
Il sangue è da trattare il prima possibile perché può dare problemi. Se la macchia è recente, va via con un panno imbevuto di acqua fredda ma se rimanesse si può provare con un po’ di bicarbonato direttamente sulla zona, cui va aggiunta qualche goccia di limone, quindi si fa agire e si tampona, togliendo l’eccesso. È ancora rimasto un alone? Provate l’acqua ossigenata, qualche goccia, da risciacquare con un panno pulito. Per i fluidi corporei è meglio usare, come nel caso di cibi e bevande, un detergente enzimatico, perché scompone le proteine della macchia e fa andare via tutto. Va spruzzato su un panno pulito e tamponato sulla macchia, fatto agire per un quarto d’ora e ‘ritamponato’ con un panno umido fino alla completa rimozione della macchia stessa.
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Nell’immagine di copertina, Phitagoras di Coco-Mat