di Valentina Masciari – responsabile nazionale utenze Konsumer Italia – Konsumer Italia.
Dal 17 febbraio 2023, per effetto delle modifiche introdotte dal DL n. 11 del 2022, è entrato in vigore il blocco della cessione del credito e, quindi, dello sconto in fattura per i bonus legati all’edilizia.
Lo stop deciso dal Governo, e con effetto immediato, riguarda non solo il Superbonus ma tutti gli altri bonus legati all’edilizia, compreso il bonus infissi. In concreto, c’è molta preoccupazione da parte di chi aveva già fatto richiesta del bonus in questione, oppure era intenzionato a presentare la domanda in questi giorni: dalle prime stime sembrerebbe che, ad essere a rischio con il blocco della cessione del credito di imposta, sia un contratto su tre.
Photo Kristaps Grundsteins.
Come funziona lo sconto in fattura
È il caso di ricordare che, lo sconto in fattura, permette di ottenere una diminuzione del 50%, fatta direttamente sul totale dell’acquisto fatto. Se ad esempio, decidiamo di rifare gli infissi del nostro appartamento, e il costo totale è di 20.000 euro, con lo sconto in fattura del 50% pagheremo 10.000 euro all’impresa fornitrice. La ditta che ha fatto i lavori si vedrà restituire i 10.000 euro non pagati dal cliente, come credito d’imposta.
Photo Amel Majanovic.
Cosa succede dopo lo stop allo sconto in fattura per il bonus infissi
La domanda che oramai ci si pone è: cosa succederà dopo questo stop? Chiariamo subito che lo sconto in fattura rimane attuabile solo per coloro che, alla data del 16 febbraio 2023, avevano già avviato gli interventi e sono in possesso di apposita documentazione utile a dimostrarlo, quale la comunicazione al Comune di inizio lavori e comunque, in genere, le procedure per i lavori risultano già avviate sempre alla data del 16 febbraio 2023.
Photo Brett Jordan.
Conseguenze per i cittadini e le imprese
Il blocco dello sconto in fattura ha penalizzato, quindi, anche i piccoli lavori, come la sostituzione di infissi. Anche chi ha fatto i primi adempimenti, non arrivando però a fare i lavori, è rimasto tagliato fuori dai bonus fiscali e adesso dovrà ridiscutere il contratto con il fornitore, perché quel vantaggio derivante dal bonus non c’è più e il costo ricade per intero sul cliente stesso, se non riesce a utilizzare il bonus con la detrazione fiscale.
Il Governo, comunque, viste le proteste create dalla sua repentina decisione, ha aperto un dialogo con le associazioni di categoria, quale ad esempio quella dei Costruttori, quella degli Ingegneri, Architetti, Sindacati e così via, per ricevere i loro contributi propositivi rispetto a possibili azioni correttive.
Photo Harry Cao.
Infatti, lo stop allo sconto in fattura per gli interventi legati ai bonus edilizi in generale, sta rappresentando un colpo inatteso, che ha messo a rischio gli impegni assunti da tante famiglie oltre che il lavoro di tantissimi professionisti e imprese. In conclusione, considerando il quadro che si è andato a delineare, in questo momento è consigliabile fermarsi, sospendere ogni azione e attendere le possibili decisioni del Governo in materia che, si spera, possano arrivare il prima possibile.
Photo Layton Diament.
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In copertina, photo Jason Yuen