di Gaia Mussi.
La Legge di Bilancio 2023 conferma e detta le nuove regole relative ai bonus per la casa.
Le detrazioni fiscali sono un’ottima occasione per investire sulla propria casa e ammortizzare le spese, grazie ad una riduzione effettiva dei costi da sostenere. I bonus sono vere e proprie misure economiche, proposte ogni anno dal Governo con la Legge di Bilancio, in cui si delineano tutte gli aspetti che ne regolano il funzionamento.
I bonus per la casa per il 2023
L’ENEA ha realizzato un poster riassuntivo, caricato sul proprio sito web, aggiornato a gennaio 2023, che raccoglie tutte le informazioni relative ai bonus in vigore.
Come indicato sul documento, quelli senza sostanziali modifiche sono:
- Ecobonus: per la riqualificazione energetica degli edifici;
- Bonus Casa: per le ristrutturazioni;
- Sismabonus: per gli interventi antisismici;
- Bonus Verde: per aree verdi e giardini;
- Bonus Barriere Architettoniche.
Cambiamenti, invece, per:
- Super Ecobonus: che scende al 90%;
- Bonus Mobili: con una spesa massima che si riduce a 8.000 euro;
- Bonus Facciate: che viene sospeso.
Ecobonus e Bonus Casa: conferme per ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche
Sia l’Ecobonus, che il Bonus Casa (o Bonus Ristrutturazioni) erano stati confermati per il periodo 2022-2024 dalla Legge di Bilancio del 2022, con detrazioni fino al 50% per le ristrutturazioni e fino al 65% per l’efficienza energetica (75% nel caso dei condomini che intervengono su parti comuni degli edifici). Per entrambi sono ammessi anche sconto in fattura e cessione del credito.
Nessuna novità introdotta per il 2023 nemmeno per la tipologia di interventi ammessi:
- Opere di miglioramento delle prestazioni energetiche, come posa del cappotto o sostituzione impianto per la climatizzazione nel caso dell’Ecobonus;
- Interventi di manutenzione straordinaria, come ad esempio la sostituzione degli infissi, per il Bonus Casa.
Sismabonus: detrazioni dal 50% all’85%
Per gli interventi che migliorano le prestazioni sismiche del patrimonio edilizio italiano sono previste detrazioni a partire dal 50%, per una spesa massima di 96.000 euro. La percentuale sale al 70% se si ottiene un miglioramento di una classe di rischio, all’80% (85% per i condomini) per due classi di rischio. Una grande differenza rispetto ai bonus visti in precedenza, invece, è che le quote riconosciute per la detrazione sono condensate in 5 anni e non in 10. Di nuovo, sono ammessi anche sconto in fattura e cessione del credito.
Super Ecobonus e Super Sismabonus: addio al 110%
La nuova Legge di Bilancio pone fine alla maxi detrazione al 110% per gli edifici unifamiliari, valida ancora solo fino al 31/03/2023 per le opere che hanno raggiunto almeno il 30% dei lavori entro il 30/09/2022. Poi, la quota scende al 90% fino al 31/12/2023, ma solo per chi interviene sulla prima casa e ha un reddito di riferimento inferiore ai 15.000 euro. I condomini e gli edifici plurifamiliari, invece, dopo la scadenza di marzo 2023, proseguono al 90% per tutto l’anno senza limiti legati al reddito.
Dopo di che, è prevista una proroga per il 2024, con aliquota al 70%, e al 2025, con aliquota al 65%. Fanno eccezione i comuni colpiti da sisma, che hanno diritto al 110% fino al 2025. Come per gli altri bonus, non cambiano i meccanismi e gli interventi ammessi, sempre suddivisi tra trainanti e trainati.
Bonus Verde, Bonus Mobili e Bonus Barriere Architettoniche
Di portata minore, ma comunque interessanti, i restanti bonus per:
- la sistemazione di verde e giardino, con detrazioni pari al 36% di spese fino a 5.000 euro;
- l’acquisto di mobili destinati a una casa oggetto di ristrutturazione, con spesa massima detraibile al 50% che scende a 8.000 euro per il 2023 e a 5.000 euro per il 2024;
- l’abbattimento di barriere architettoniche, con detrazione pari al 75% distribuite in quote uguali per 5 anni, con possibilità anche di sconto in fattura o cessione del credito.