opere ceramica andres anza

Andrés Anza – vita di ceramica

di Costanza Carbotta.

La ceramica come movimento, gli oggetti come esseri viventi, la sensazione di conoscere qualcosa ma non sapere cosa sia: sono questi gli obiettivi di Andrés Anza. All’Isola Design Festival 2022 ha portato a Milano questo nuovo bioma (insieme di ecostistemi viventi) di vita inanimata.

Che scopo hanno le tue opere? Cosa vuoi che siano per chi le osserva?

Voglio che sembrino organiche, vive, animate, per questo le creo cercando un movimento, un dinamismo nell’opera. Il mio obiettivo è confondere chi le guarda, ma non dalla forma in sé, piuttosto dal fatto che queste opere ricordano qualcosa che esiste sul nostro pianeta, come una pianta o un animale. Ma non si capisce cosa.

Un organismo che ci è familiare, ma non riusciamo a dargli davvero un nome o a collocarlo in un bioma. Perché in realtà non è nulla, non esiste. La sensazione di non riuscire a riconoscere qualcosa che ci è estremamente familiare, e che cattura il nostro interesse, è esattamente questo che voglio provocare con i miei pezzi.

Animali o piante, viventi e non viventi: queste opere possono sembrarci tutto, perché in realtà non sono nulla
opere provocatorie andres anza

Qual è stata l’ispirazione per questi lavori?

Ho iniziato questa serie ormai 10 anni fa e, all’epoca, stavo cercando un modo di allontanarmi dallo stile figurativo e da forme troppo realistiche, perché erano l’unica cosa che sapevo fare. Cercavo un nuovo modo di rappresentare la vita, ma volevo farlo senza ricorrere a volti umani o caratteristiche dei viventi che tutti riconosciamo. Così ho iniziato con queste forme, degli oggetti che sembrano vivi a guardarli anche se non ci ricordano nulla di vivo. Volevo creare un nuovo tipo di vita, sconosciuto e misterioso.

La forma sciolta di Goccia Blu la fa sembrare una creatura viva mentre si muove, quasi cercasse di spostarsi da sola
opera goccia blu andres anze

Come fai a creare queste forme così particolari con la ceramica?

Mi piace lavorare la ceramica direttamente con le mani e senza un obiettivo preciso, mi piace l’idea di iniziare un progetto senza sapere esattamente cosa diventerà alla fine. Faccio davvero pochi bozzetti all’inizio, giusto per avere un’idea delle dimensioni e dello stile generale dell’opera; poi inizio a manipolare la ceramica e lascio che sia il materiale stesso ad aiutarmi nel definire la forma precisa. Poi, una volta che mi soddisfa, ricopro il tutto con questi piccoli spuntoni, sempre di ceramica, perché sono ormai diventati un segno distintivo dei miei lavori, un simbolo del mio stile personale come designer.

Gli spuntoni di ceramica che ricoprono tutte le opere sono distintivi di Andrés Anza
spuntoni ceramica opere andres anza

Isola come aiuta i designer emergenti come te, che opportunità offre?

Penso che la sola opportunità di esporre il proprio lavoro, nel contesto di uno dei più importanti eventi internazionali dedicati al design, sia già un’opportunità incredibile, ma c’è anche altro.Isola Design Festival 2022 , infatti, non è solo un’esposizione fisica e in loco, ma ha anche una ricchissima parte online, grazie ai social media e alle sue piattaforme. Per me, la possibilità di mettermi in contatto con altri designer da tutto il mondo, è stata la vera e incredibile opportunità offerta da Isola.

andresanza.com

Andrés Anza al lavoro nel suo studio mentre crea e assembla uno dei suoi pezzi
andres anza al lavoro nel laboratorio

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