lounge chair design

London Design Festival 2022 – XX edizione

di Roberta del Vaglio.

La relazione tra il design e la realtà del metaverso, la necessità di abbracciare la sostenibilità, in tutte le sue forme più creative. Il Regno Unito offre sempre tematiche che aprono al futuro estetico e progettuale del concetto di stile più all’avanguardia.

In una Londra sbigottita per la perdita della sua amata regina, si è tenuta la XX edizione del London Design Festival: una costellazione di eventi sparsi tra fiere – la principale è Design London – inaugurazioni e performance. In pieno lutto ma con perfetto aplomb inglese, la città ha saputo mostrare il suo lato più pragmatico, mettendo al centro dell’evento una riflessione sull’abitare che guarda al futuro prossimo. Ma anche un occhio al design italiano, protagonista nei prestigiosi showroom del quartiere di Chelsea e alle novità, in tema di decorazione d’interni, in cui l’Inghilterra ha molto da insegnare.

Metaverso e design: ipotesi di convivenza

Sin dalle prime edizioni, l’evento si è configurato come uno spazio per ragionare, piuttosto che lanciare nuove collezioni e per capire la direzione, formale e funzionale, della progettazione d’interni. Ecco perché non poteva mancare un dibattito sul metaverso e sul digitale, come interfaccia tra questo e la progettazione. “Meet me in the metaverse” – Incontriamoci nel metaverso – è il titolo dell’istallazione immersiva offerta dal Conran Shop, storico showroom di Chelsea votato al design internazionale. In questa sede, un gruppo di artisti digitali ha reso una serie di arredi iconici protagonisti di video istallazioni.

La seduta PK0 di Fritz Hansen e la sua versione metaverso in scena al Conran Shop
pko sedia metaverso

conran shop metaverso

Le sette vite degli oggetti tra riparazioni, upcycling e arte

L’architetto deve, con il suo lavoro, dare un valore aggiunto ai materiali di recupero attraverso processi creativi e produttivi orientati alla sostenibilità”. Patricia Urquiola, protagonista di uno dei talk ospitati da Design London, ha descritto così la sua idea di relazione tra progettista e questione ambientale.

Questione declinata in modo artistico al Victoria&Albert Museum, dalla performance Material Experiments di Omer Arbel che, attraverso il fuoco, modificava oggetti di scarto per trasformarli in autentiche opere d’arte. Così come, nello stesso luogo, la mostra R for Repair aveva l’obiettivo di diffondere la cultura della riparazione, in alternativa alla sostituzione degli oggetti rotti o malfunzionanti. Invitando i visitatori a consegnare oggetti rotti, a cui erano affezionati, nelle mani di un gruppo di designer che li riparava attraverso interventi creativi.

La performance Material Experiments al Victoria&Albert Museum
omer arbel

material experiments london

L’istallazione R for Repair al Victoria&Albert Museum
installazione r for repair victoria e albert museum

Lo splendore del design italiano

La settimana del design londinese non è tanto un momento di lancio di nuove collezioni, quanto un luogo di discussione, di scambio di idee e di consolidamento dell’identità delle aziende. In questo ambito, il design italiano si presenta come un salotto del pensiero che accoglie spunti di eleganza trasversali.

Qualche esempio? Giorgetti ha presentato le ultime collezioni in una conversazione sulla qualità e il saper fare, in compagnia di Allegra Antinori, imprenditrice del vino con l’azienda di famiglia che porta il suo nome. Porro ha inaugurato il suo nuovo showroom all’interno del Coal Office, ex deposito di carbone nella zona di Kings Cross. Lema ha invitato l’artista Hatty Pedder a disegnare all’interno del suo showroom.

Lo showroom Giorgetti a Londra
giorgetti showroom london

Il nuovo showroom di Porro a Londra
showroom porro london

I disegni dell’artista Hatty Pedder e lo showroom Lema a Londra
showroom lema london

Il primato del décor inglese

Accostare e sovrapporre pattern diversi, accomunati da un tema cromatico comune, è la tendenza forte emersa all’interno di Focus 22. L’evento, dedicato alla decorazione degli interni, è ospitato dal Design Centre Chelsea Harbour, un grande hub stabile che ospita gli showroom delle principali aziende inglesi, ma non solo, specializzate in questo settore. Carte da parati, tappezzerie, pitture, progetti su misura declinati secondo il talento tutto inglese di abbinare grafiche, disegni, consistenze e colori per creare composizioni coraggiose ma perfettamente in equilibrio.

Moodboard da Focus, fiera dedicata alla decorazione d’interni
focus 22 london design festival

La rivelazione? Shoreditch Design Triangle

Il London Design Festival ha coinvolto tutti i quartieri del centro, ciascuno con il suo programma di eventi sul tema. Per trovare sperimentazione, ironia e nuove tendenze, l’indirizzo giusto è Shoreditch, quartiere di tendenza in cui ex edifici industriali diventano showroom prestigiosi, come nel caso del nuovo spazio inaugurato per l’occasione da Vitra, ospitato in un ex deposito di tram. Non a caso, in questo quartiere, ha sede anche lo showroom di Lee Broom, enfant prodige del lighting design inglese.

londondesignfestival.com

Il nuovo spazio Vitra in un ex deposito dei tram nel quartiere di Shoreditch
vitra showroom london

In copertina, Bibendum Lounge Chair di Lucy Kurrein per Molinari nella versione metaverso di Sai Aya peril The Conran Shop

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