L’idea di vivere sul pianeta rosso stimola i sogni dell’uomo fin dalla notte dei tempi. Oggi non è più semplice fantascienza, ma una cosa ipotizzabile, in un futuro non troppo lontano.
Un prototipo reale di una vera casa marziana, nato da una domanda semplice, seppur fondamentale: è possibile vivere su Marte? La risposta è “Building a Martian House”, un’installazione artistica pubblica, visitabile a Bristol (Regno Unito) in M Shed Square, fino alla fine di ottobre 2022. Un progetto visionario, frutto della mente di due artiste, Ella Good e Nicki Kent – in collaborazione con Hugh Broughton Architects e Pearce+ – che ha coinvolto designer, architetti, scienziati spaziali ed esperti, tra cui la responsabile della ricerca e dello sviluppo di Duravit, l’ingegnere Franziska Wülker.
Ella Good and Nicki Kent at Mars Desert Research Station Utah credit Satori Photos
Building a Martian House in M Shed Square, Bristol
L’installazione è caratterizzata da interni mutevoli, che permettono di esplorare nuove possibilità di vita, partendo da una cultura sostenibile. Un’idea progettuale rivoluzionaria: “Marte è un luogo in cui si deve vivere con attenzione e molte risorse” spiega Niki Kent. “Immaginando come vivrebbe lì una piccola comunità, il progetto dà uno sguardo critico alla nostra vita qui sulla Terra e al nostro difficile rapporto con il consumismo” aggiunge Ella Good.
Comfort e vita in un ambiente ostile
Franziska Wülker è stata chiamata a dare un serio contributo progettuale. Già nel 2020 ha preso parte alla Lunar Loo Challenge della NASA, che mirava a sviluppare una toilette che funzionasse sia a gravità zero che sulla luna. Una proposta che è stata presa seriamente in considerazione, arrivando tra le prime 3. Ha partecipato a questo progetto affascinata dalla discrepanza tra ambiente ostile e comfort quotidiano, un binomio che si dovrà prima o poi affrontare anche sulla Terra.
“La vita quotidiana su Marte è caratterizzata da sfide e a volte può essere piuttosto difficile. Ecco perché è così importante che gli oggetti casalinghi di uso quotidiano siano progettati per essere il più semplici e confortevoli possibile. Soprattutto le cose di cui non ci piace parlare. Come usare il bagno” – Franziska Wülker, responsabile della ricerca e dello sviluppo di Duravit.
Interni del progetto/prototipo Building a Martian House
The Martian Toilet: SensoWash ® Starck f
Unione di vaso e bidet, il vaso con sedile elettronico di Duravit offre un’igiene delicata e confortevole. Molto più sostenibile della carta igienica, l’acqua rimuove i batteri, favorisce la circolazione sanguigna e si prende cura della pelle. “Con SensoWash® si riduce il consumo di carta igienica, inoltre è possibile garantire un elevato livello di comfort e igiene” afferma la Wülker.
In più, sottolinea: “Le acque grigie trattate, provenienti da lavabi e docce, possono essere utilizzate per lo scarico, mediante un sistema circolare”. Un aspetto importante, che risolverebbe, in parte, il problema dell’acqua sul pianeta rosso, reperibile solo tramite estrazione e scioglimento dai ghiacciai presenti ai suoi poli.
SensoWash ® Starck f all’interno del prototipo marziano
Il progetto “Building a Martian House” è una vera e propria finestra sul futuro, riassunta nelle parole di una delle sue creatrici, Ella Good: “Ognuno condivide la propria esperienza relativamente al nostro modo di vivere e svolge un ruolo nel plasmare il nostro futuro insieme”.
duravit.it
buildingamartianhouse.com
SensoWash ® Starck f