Sarah Heber-Kohlmann è una giovane studentessa all’Università di Arte e Design Burg Giebichenstein di Halle, Germania. Specializzata nella lavorazione a mano della porcellana, ha dato vita a una serie di piccoli oggetti per la casa all’insegna della semplicità e della funzionalità.
L’originalità delle sue creazioni deriva da abbinamenti insoliti di materiali, da un processo creativo incentrato sul lavoro a mano e sull’esplorazione di nuove idee tramite la sperimentazione di diverse tecniche. Conosciuta in occasione della sua partecipazione ad Ambiente Francorte, sezione Talents, abbiamo approfittato per farle alcune domande.
Realizzi i tuoi pezzi a mano. Cosa ti affascina di più del procedimento di lavorazione artigianale?
Instauri una profonda relazione col materiale col quale lavori. Il design deve adattarsi al materiale e solo attraverso lo stretto contatto con la materia prima che ho durante il lavoro manuale riesco a comprenderlo appieno. Capisco il comportamento del materiale, come deve essere lavorato e quali cambiamenti subisce durante la lavorazione.
Tecniche come la modellazione e la stampa 3D hanno i loro vantaggi e le uso io stessa, ma lavorare col materiale è un aspetto importante del mio processo creativo.
Cosa ci dici del tuo fascino per il cemento?
Penso che il cemento sia un materiale difficile quanto la ceramica. Anche se all’inizio può sembrare che siano completamente diversi, ci sono in realtà diverse somiglianze tra loro in termini di materiale grezzo e nei procedimenti per dargli forma. Quando questi materiali vengono abbinati in combinazioni a contrasto, l’aspetto grezzo e pesante del cemento crea un’affascinante contrapposizione con la leggerezza e l’eleganza della porcellana.
Sei ancora una studentessa. Come immagini il tuo futuro nel mondo del Design?
Mi piace l’idea di poter lavorare come designer freelance in futuro, e collaborare con alcune aziende a progetti che mi stimolino, sviluppando prodotti interessanti. Mi piacerebbe anche tenere qualche piccolo workshop in modo da mantenere il contatto col materiale.
Non tanto realizzare una serie di prodotti o avere una mia produzione ma piuttosto mantenere la libertà di sperimentare, tentare nuove combinazioni di materiali, sviluppare nuove tecniche. La cosa più importante per me è avere spazio per nuove idee. E questo può essere difficile se hai una produzione per conto tuo.
Ma chi sa cosa porta il futuro? Le cose spesso si sviluppano diversamente da come avevamo immaginato, quindi meglio essere aperti a percorsi diversi. Ma se avessi una sfera di cristallo, probabilmente sarebbe fatta di porcellana.
Come ti relazioni ai designer più esperti? C’è qualcuno in particolare che usi come fonte di ispirazione?
Ci sono molti grandi designer che comunicano qualcosa attraverso le loro creazioni in maniera unica. Ed è emozionante per me vedere più da vicino il loro processo creativo.
Per esempio Piet Stockmans, ha sviluppato una lavorazione della porcellana molto fine e raffinata, che è semplicemente straordinaria. Lui osserva molto il comportamento del materiale e ottiene effetti straordinari con cambiamenti minimi. Mi piacciono anche i concetti sofisticati di Mikaela Dörfel.
Sono stata fortunata ad avere l’opportunità di lavorare con lei all’università, e ho trovato la sua indole aperta e curiosa davvero di grande ispirazione.
Hai presentato i tuoi pezzi alla fiera Ambiente di Francoforte, quando ancora era in presenza. Come è stata ricevuta la tua partecipazione?
Ho avuto la fortuna di poter esibire nella sezione Talents. Ho ricevuto riscontri positivi su tutti i fronti e ho avuto l’occasione di instaurare molti, validi contatti professionali, che possono essere d’aiuto per progetti futuri.
La mia partecipazione ha anche dimostrato che le mie idee sono state ricevute in maniera positiva da parte di un pubblico specializzato. E questo mi ha convinta ancora di più a continuare sulla strada che ho scelto. A tal proposito, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare Ambiente Francoforte perchè rappresenta, per noi giovani designer, un valido modo di avere visibilità.
Trovate Sarah sul suo account instagram – @sarahheber.kohlmann