A San Francisco un gruppo di designer condivide le idee fondamentali di Pablo Pardo, che dal 1993 gestisce uno studio in cui i progetti di light design rispondono a concetti quali “less is more”, sostenibilità, lunga durata. E poi multiculturalità – lo stesso fondatore, Pablo, ha origini venezuelane – massima attenzione al rapporto armonico tra le persone e gli ambienti in cui vivono o lavorano, uso di un linguaggio universale, comprensibile da tutti.
Lampada Cortina, design Pablo Pardo: sembra una scultura monolitica in grado di emettere una luce seducente attraverso le sue superfici traslucide in acrilico e in tessuto. Completa perfettamente tutti gli ambienti in cui si colloca.
Tra le ultime novità firmate Pablo Design ci ha particolarmente colpiti Uma, ideata in collaborazione con Carmine Deganello: si tratta di una lanterna portatile, nella versione normale o mini, in cui una tecnologia LED all’avanguardia si sposa con la capacità di emettere suono sorround ad alta fedeltà, diffuso a 360 gradi.
Uma integra armonicamente l’aspetto luminoso e quello sonoro, è sensibile al tocco tramite un quadrante di controllo, è connessa via Bluetooth e ha una batteria a lunga durata. Un’autentica rivoluzione che consente di portare ovunque la propria luce e la propria musica. Ma i progetti di Pablo sono tanti e ve li presentiamo con una galleria di immagini, mentre nell’intervista abbiamo approfondito gli aspetti della progettazione e della filosofia essenziali per lo studio.
Lampada Uma, design Pablo Pardo & Carmine Deganello
Il tuo metodo di lavoro si fonda sul “less is more” e sul minimalismo. Ma quali sono i grandi maestri del design che consideri fondamentali, sia quando studiavi sia ora che gestisci un importante realtà?
Dieter Rams è sicuramente uno dei miei grandi eroi: in primo luogo, la sua visione si definisce attorno a una serie di principi di buon design che hanno guidato il mio processo di progettazione per tutta la mia carriera. Anche lui è un uomo umile che, più che lasciare un testamento di design, considera veramente le persone per cui progetta, sentendo di dover assumersi una responsabilità.
Quella responsabilità corrisponde al suo senso della sostenibilità nei confronti del nostro pianeta: dobbiamo essere “pastori” per proteggerlo, oltre a creare solo ciò che è veramente necessario per migliorare la nostra vita, valorizzando gli oggetti di lunga durata e non quelli usa e getta.
Un altro dei miei “influencer” di design preferiti è Alberto Meda, vero talento del design nonché maestro dell’ingegneria. Ancora una volta, come Deiter, Meda è stato un fedele servitore del suo mestiere e ha avuto un approccio metodico al design.
Lampadario Bola, design Pablo Pardo: sistema a sospensione a LED con riflettori a disco cromati che danno l’illusione dell’assenza di gravità; la luce scaturisce dal globo in vetro opalino, mentre i dischi sono disponibili in diversi materiali e finiture. Può essere sospesa singolarmente o in serie.
La tua origine venezuelana ha influenzato in qualche modo il tuo lavoro?
Provo una profonda empatia e umiltà nei confronti della mia gente e della terra in cui sono nato. Le culture sudamericane sono diverse e prestano attenzione più all’architettura che al design industriale.
Suppongo pertanto che le mie origini mi abbiano influenzato facendomi diventare più un generalista, interessato a ogni aspetto del design, di ciò che la natura ha creato, oltre che all’architettura, alla musica e alle scienze.
Il mio interesse per il design riguarda infatti meno ciò che progettiamo e più il dar valore a un mondo già sovraccarico di prodotti e cose. Voglio essere parte della soluzione, non del problema. Questa domanda pesa sempre, come dovrebbe essere per tutti, sui miei progetti.
Lampada da tavolo Piccola, design Pablo Pardo: è tattile, giocosa e invita all’interazione grazie alla pelle con cui è rivestita la sua base morbida e flessibile e al suo paralume in alluminio che galleggia per rimanere in equilibrio.
Nel 1993 hai creato il tuo primo prodotto, Piccola: ci puoi descrivere le sue caratteristiche e l’idea in base al quale lo hai sviluppato?
Piccola rappresenta il momento fondante del mio lavoro. L’idea è semplice: volevo creare una sorta di oggetto animato, umano-centrico, che invitasse al tocco e potesse essere adattato dalla mano per posizionare la luce dove si desidera.
È stata una bellissima esperienza per me, perché nella mia mente il suo design era stato parzialmente pianificato, ma l’esperienza di sviluppare la base del marsupio in pelle, il semplice tubo che entra nella base e sostiene la fonte di luce e il paralume fluttuante sono scaturiti dalla necessità concreta e dalle leggi della fisica.
Lampada da tavolo Lim 360, design Pablo Pardo: più che una lampada, è un conduttore di luce (LED ad alto rendimento e risparmio energetico). Il braccio è sottile e ruotabile a 360°, mentre un sistema di fissaggio magnetico rende la lampada facilmente trasportabile e regolabile. La porta USB integrata consente la ricarica dei dispositivi mobili.
La lezione per me è stata quella di lasciare che il design accadesse da solo, fornendo solo una guida con il pensiero. Un minor controllo permette alla natura di inserirsi nel progetto, spontaneamente. La magia si compie quando il paralume viene posizionato sopra il copri bulbo in vetro tubolare e ondeggia naturalmente per rimanere in equilibrio in ogni posizione. Questa consapevolezza mi ha convinto ad adottare principi di progettazione che consentono alle opportunità di realizzarsi grazie a semplici elementi di design.
Lampada Elise, design Pablo Pardo: snella e sobria, con la sua forma celebra la più classica delle forme industriali, il cilindro. Ha una base in alluminio o in marmo lucido che nasconde la sorgente luminosa, mentre il diffusore in acrilico satinato diventa un faro luminoso.
Il tuo studio si avvale della collaborazione di numerosi designer che hanno sposato la tua filosofia. Come riesci a creare una sintonia tra le tante menti che contribuiscono al successo di Pablo Design?
Molto semplice, sono tutti miei amici. Condividiamo valori comuni e rispettiamo l’idea che meno design è meglio. Ciò per noi significa imporre in misura minore la nostra volontà e lasciare che dell’oggetto stesso di design manifesti le sue intenzioni. Ciò richiede grande disciplina e fiducia, ma una volta compreso che la convivenza con lo scopo autentico è l’ingrediente chiave, diventa più facile lavorare e condividere le professionalità con gli altri.
Lampada Uma Mini, design Pablo Pardo & Carmine Deganello
La lampada Uma è un esempio concreto di progetto a quattro mani, visto che è firmata da te e da Carmine Deganello, che tra l’altro lavora a Milano: come avete organizzato il lavoro?
Carmine ed io eravamo insieme quando abbiamo avuto l’idea di Uma. Lavoriamo straordinariamente in sintonia e proviamo una grande gioia durante il processo di progettazione: nelle prime fasi siamo come bambini che condividono le loro idee, fino a quando scopriamo l’essenza del progetto.
Il nostro processo scorre fluidamente, a prescindere dal fatto che ci troviamo in due diversi continenti. Naturalmente la mia responsabilità principale alla fine è quella di lavorare a stretto contatto con i nostri ingegneri e partner di produzione per garantire che il design soddisfi tutte le prestazioni, la qualità e le aspettative di costo stabilite all’inizio del processo.
Uma ha avuto un lungo ciclo di sviluppo durato tre anni e, quando tutto è finito, eravamo più che soddisfatti di aver ideato un nuovo prodotto molto speciale, non solo per noi, ma anche per il mercato.
Lampada da tavolo Brazo, design Pablo Pardo: intelligente, precisa e regolabile, ha un paralume in alluminio che può essere direzionato in modo da guidare la luce dove si preferisce. Si trasforma in modello da pavimento con un semplice braccio di estensione.
Per i lettori italiani, ci racconti brevemente il panorama del design a San Francisco?
San Francisco è una città fantastica, con forti diversità, ed è un luogo che genera nuove idee e modi di pensare. È una città che rispetta il multiculturalismo e incoraggia a lavorare per il bene comune. Il festival Burning Man, ad esempio, è il prodotto di questa città. Posso anche dire che nel 1993, quando ho iniziato, San Francisco era molto nota per la sua cultura e lo stile di vita bohémien, ma nel corso degli anni è diventata troppo costosa per gli artisti; temo che questo avrà un effetto dannoso, privilegiando gli affari rispetto alla cultura e alle arti.
Lampadario Bola Felt, design Pablo Pardo: il morbido paralume in feltro di lana può essere modellato per focalizzare la luce a seconda delle esigenze. Il feltro offre inoltre eccellenti qualità acustiche che rendono la lampada perfetta per ambienti rumorosi.
Una curiosità: come mai molti dei tuoi prodotti hanno nomi italiani?
È vero, alcuni dei nostri prodotti hanno nomi italiani, mentre altri sono spagnoli o inglesi. Scelgo nomi che mi sembrano i più appropriati, indipendentemente dalla loro provenienza, ma amo l’Italia e gli italiani e trovo che la vostra lingua sia bellissima e musicale e che esprima “sentimento” come nessun’altra. I nomi sono una componente essenziale del design e dovrebbero evocare l’essenza dell’oggetto, forse anche il suo scopo. Inoltre rappresentano la nostra famiglia di designer e completano l’identità del marchio, così come accade per le mie radici.
Lampadario Cielo XL, design Pablo Pardo: design alto e sottile, finiture in alluminio lavorato di alta qualità e luce calda e brillante, sono le caratteristiche di una linea minimalista che può essere allestita singolarmente o in gruppi di lampadari.
Hai già partecipato al Salone del Mobile di Milano? Cosa ne pensi?
Sì, certo, abbiamo presentato il nostro lavoro per la prima volta a Euroluce nel 2017 e di nuovo nel 2019. Attendo sempre con ansia il Salone perché è di gran lunga l’evento di design più importante al mondo. Milano ha continuato a mantenere la sua filosofia e la sua leadership ed è capace di mostrare il miglior design del mondo, attirando persone da tutto il pianeta per festeggiarlo. Sarà molto interessante vedere come l’evento accoglierà le sfide di questo nuovo contesto in cui viviamo e come potrà ispirare un design ancora più responsabile e sostenibile per il futuro.
Il designer Pablo Pardo
Sul sito pablo.pablodesigns.com sono pubblicate tutte le creazioni dello studio di Pablo Pardo, con relativi dettagli e schede tecniche. Ogni prodotto può essere inoltre acquistato tramite lo shop: per fare solo due esempi, la lampada da tavolo Piccola costa $175 ; Uma $479 e Uma Mini $299.
A sinistra, lampada Cortina, design Pablo Pardo: sembra una scultura monolitica in grado di emettere una luce seducente attraverso le sue superfici traslucide in acrilico e in tessuto. Completa perfettamente tutti gli ambienti in cui si colloca. A destra, lampadario Bel Occhio, design Pablo Pardo: il progetto prende le mosse da uno studio sulla gravità e sulla trasparenza, al fine di evocare la luce trasformatrice della natura. L’interno cilindrico sospeso crea una luce focalizzata, mentre il globo produce un bagliore diffuso.
Nell’immagine di copertina, lampada Uma, design Pablo Pardo & Carmine Deganello