Lampade da lettura
Un libro, una lampada da lettura, una poltrona. E l’immaginazione che viaggia oltre i confini delle parole. Per chi ama leggere, nulla è più appassionante del tenere un libro tra le mani. Nessuna tecnologia digitale – per quanto straordinaria e utilissima – potrà mai sostituire il sottile piacere di sentire il profumo della carta e la sua consistenza sotto le dita. Scrigni di sapere, di poesia, di avventure i libri diventano oggetti da collezionare. Non si esibiscono. E raramente si prestano.
Lampada da terra Alessa di Flam & Luce
Non esiste, a ben vedere, un luogo definito nella casa dove creare l’angolo della lettura. In genere si trova vicino a una libreria nella zona living, ma nulla vieta di spostarlo in camera da letto, o nello studio, o anche in veranda.
Libreria Spazioteca Puro di Pianca, lampada Parentesi di Flos
Questione di ‘genius loci’ richiamando il nobile concetto espresso dallo storico dell’architettura Christian Norberg-Schulz. In sostanza va individuato uno spazio fisico – pure mentale – dove regni quiete e una luce intima e avvolgente.
A sinistra, lampada da terra Diogenes di Belux. A destra, lampada da terra Bob di Zero
Pochi gli elementi necessari a definirlo. Che sono, appunto, una lampada, un comodo divano o una soffice poltrona. E per completare la scenografia andrebbe pure affiancato un piano d’appoggio o un tavolino dove sistemare una tazza di caffè, un buon bicchiere di vino o un profumato the esotico. A scelta.
A sinistra, lampada da terra orientabile Vega PT di Vetreria Vistosi. A destra, lampada da terra basculante e orientabile String di Rotaliana
Per una buona e appagante lettura in poltrona – o anche sul divano – la lampada ideale è quella da terra. Si sposta facilmente e crea sempre una piacevole intimità, soprattutto, quando l’ambiente resta in penombra. La posizione ottimale è quella leggermente arretrata rispetto alla posizione della poltrona e della persona che legge.
A sinistra, lampada da terra Pur Eye di Top Light. A destra, lampada da terra orientabile Sister di Zava
Fondamentale è che la luce sia di tipo diretto e direzionabile. In pratica il fascio di luce deve essere regolabile in modo da consentire l’adeguata illuminazione delle pagine di una rivista o di un libro garantendo comfort visivo e salubrità della visione.
Lampada da terra orientabile Tolomeo di Artemide
Altro elemento preferenziale nella scelta è la regolabilità in altezza, unitamente alla presenza di bracci mobili e in alcuni casi anche estensibili o basculanti. Questa libertà di movimento rende flessibile l’impiego della lampada adattandola alle necessità di chi legge e alla posizione assunta (seduta, sdraiata, su un tappeto)
Lampada da terra orientabile Jackie Iot di Panzeri
A sinistra, lampada da terra orientabile Tangent di Pallucco. A destra, lampada da terra Rising di Millelumen
A sinistra, dettaglio composizione libreria Flat di B&B Italia. A destra, lampada da terra LD di Serge Mouille
Ulteriore soluzione – adatta in tutti i casi in cui si combatte con i centimetri di una casa da Existenz Minimum di bauhausiana memoria – sono le lampade da muro con testa e braccio mobile ed estensibile. Utilissime perché con il solo posizionamento della poltrona o di grandi cuscini relax sotto il suo fascio luminoso, il momento relax è assicurato.
A sinistra, lampada da parete a braccio mobile Counterbalance di Luceplan. A destra, lampada da parete orientabile Lampe de Marseille di Nemo
Infine le lampade a pinza. Queste sono il compendio indispensabile per i nomadi della lettura. Ovunque decidano di fermarsi possono aprire un nuovo capitolo e leggere.
A sinistra, lampada a pinza di NordLux. A destra, lampada attrezzata Alfred di Karman
A sinistra, lampada a pinza Projector 165 di Nemo. A destra, lampada a pinza 5913 di Perenz
Nell’immagine di copertina, libreria Zenit di Rimadesio
