Disegnare per innovare. Questa la filosofia alla base della collaborazione tra Raffaella Mangiarotti e Matteo Bazzicalupo. Si conoscono nel 1995 alla redazione di Modo – rivista di design fondata da Alessandro Mendini – e decidono di partecipare assieme al concorso per il disegno di un mobile. Niente legami familiari o sentimentali per loro: solo un sodalizio professionale che sfocia nella fondazione dello studio Deepdesign.
La lampada Dandelion (Tecnodelta, 2005) è uno dei progetti di Deepdesign che ha ottenuto maggior riconoscimento critico
Con un approccio a cavallo tra ricerca e innovazione, si conquistano collaborazioni con marchi del calibro di Barilla, Coca Cola, Coin, Daimler Chrysler, Mandarina Duck, Panasonic, Whirlpool.
La loro progettazione è estremamente variegata da un punto di vista tipologico, con un curriculum che spazia da lampade e sedute fino a lavatrici e spazzolini da denti. Al centro però rimane sempre l’interesse per l’evoluzione dei materiali e delle tecnologie e per esplorarne il potenziale nello sviluppo di nuovi prodotti.
“Il nostro percorso è stato sempre determinato dall’innovazione” raccontano. “Quando un’azienda ci presenta un brief noi proponiamo sempre una variante normale e una rivoluzionaria. Ci siamo specializzati in questo”.
Schizzo per ‘Flat Sat’, il piano cottura ultrapiatto che ha sancito l’inizio della collaborazione con Whirpool
E si fanno strada proprio grazie a questo approccio, grazie a cui anche di fronte a brief modesti riescono a ricavare prodotti d’avanguardia. La prima collaborazione con Whirpool nasce proprio da un budget di fortuna, che nelle loro mani si trasforma in un piano cottura ultrapiatto in cui delle piccole protuberanze semisferiche vanno a sostituire la tradizionale griglia – e le relative difficoltà di pulizia.
“All’epoca avevamo ancora poca esperienza ma il brevetto di quel piano cottura è stato comunque riconosciuto come il più bel concept della Whirpool del 2000” continuano. “Da lì il presidente ha creduto in noi e ci ha invitati a partecipare ad ulteriori progetti”.
Prototipo della lavatrice Pulse (concept per Whirpool, 2001)
Pulse è un altro concept realizzato per Whirpool in cui i designer hanno immaginato una lavatrice completamente rivoluzionaria: diversamente dalle lavatrici tradizionali, sfrutta la forza centripeta simulando il lavaggio dei panni a mano ed evitando così lo sfibramento dei capi.
Diagrammi del funzionamento di Pulse
Negli anni si susseguono idee visionarie e molteplici brevetti. E anche se alcune sperimentazioni – tra cui Pulse – non sono riuscite ad arrivare sul mercato, la consapevolezza tecnica con cui sono sviluppate le rende assolutamente concrete e realizzabili.
“Ci piace lavorare con clienti che sposano l’idea dell’innovazione. A volte fa paura mettere sul mercato prodotti troppo rivoluzionari, ma quando c’è un imprenditore sensibile la sperimentalità può davvero prendere una dimensione industriale”.
La nuova linea di piccoli elettrodomestici Smeg cerca l’innovazione sulla scia dell’iconico frigorifero anni ’50
È quello che è accaduto con Smeg, per la quale lo studio ha disegnato ex novo tutta la collezione dei piccoli elettrodomestici. Un progetto meno radicale in questo caso, che prevedeva una nuova linea di prodotti che richiamasse l’iconico frigorifero anni ’50 (aggiungendo però un tocco di novità in grado di rinnovarne l’immagine).
In questo caso, la filosofia dello studio è entrata in gioco nel modo inedito di rivisitare un prodotto classico e di interpretare le nuove tecnologie con un design gradevole, intuitivo e soprattutto contemporaneo.
Per i designer il progetto è stata anche un’occasione per sperimentare con materiali innovativi, come ad esempio tritan per la bocca del frullatore, scelto per la sua trasparenza, resistenza e proprietà di isolamento acustico
Fin dal suo lancio nel 2014, la serie ha goduto di un incredibile successo commerciale rivoluzionando completamente le tendenze nel settore. “È stato scioccante quando siamo andati all’ultima edizione di Ambiente Francoforte perché lì ci siamo resi conto che la linea estetica di tutte le nuove serie di piccoli elettrodomestici si rifaceva alla nostra. Molti dettagli come i colori, le levette e gli indicatori erano esattamente come quelli che avevamo disegnato noi!” raccontano.
Dall’idea dei designer di sviluppare una superficie decorata replicabile a livello industriale è nata la variante ‘Sicily is my love’, con decorazioni firmate Dolce&Gabbana ispirate ai motivi tradizionali siciliani
Il segreto? Non aver mai guardato ad altri piccoli elettrodomestici in fase di progettazione! “Abbiamo voluto fare tabula rasa e abbiamo guardato piuttosto alla moda, dove è normale mescolare tra loro capi di marchi diversi. Allo stesso modo, abbiamo deciso di mischiare varie referenze dal mondo del design per creare qualcosa di completamente nuovo.
Ci siamo ispirati un po’ al frigo ma abbiamo scelto apposta linee diverse: dovevano essere collezioni parenti, non uguali. E abbiamo introdotto elementi nuovi come le luci sotto le pulsantiere e l’interfaccia elettronica. Volevamo evitare a tutti i costi il vintage pacchiano e trasmettere invece un senso di leggerezza”.
Raffaella Mangiarotti e Matteo Bazzicalupo con la lampada Dandelion
Il risultato è una serie di oggetti dalle forme morbide e dai colori squillanti, in cui il richiamo alle linee aerodinamiche anni ’50 si incontra con interfacce elettroniche contemporanee in un delicato equilibrio tra estetica e tecnologia.
Per maggiori info Deepdesign