Ci sono aspetti progettuali che sembrano secondari, eppure possono compromettere la corretta gestione della luce tra le mura domestiche. Esempi? Interruttori e prese elettriche.
Serie Living Now di BTICINO
Mentre vi accingete a realizzare l’impianto elettrico – che va affidato sempre a mani esperte e certificate – è importante considerare la possibilità che, nel tempo, si abbia voglia di cambiare l’arredamento o la posizione dei mobili nelle stanze o, addirittura, cambiare destinazione d’uso alle stanze stesse. Far installare poche prese significa essere costretti ad accendere il punto luce principale ogni volta che entriamo in una stanza. Con svantaggi sui consumi in bolletta e anche per motivi di praticità e design. Quanti angoli bui possono tornare a vivere con la presenza di una bella lampada da terra o posizionata su una mensola?
Mettere poche prese elettriche costituisce, quindi, un handicap che si svelerà con i cambiamenti sopra citati. Meglio prevederne qualcuna in più. Si eviteranno antiestetiche prolunghe e i pericoli derivanti dai cavi che corrono a terra (che è sempre bene evitare) o in canaline mai belle da vedere.
Un altro errore da non commettere è quello di collegare tutte le luci a un solo interruttore. Si spreca elettricità inutilmente e non consente di regolare al meglio la luminosità della stanza. Il problema è ancora più evidente se si tratta di una stanza grande come può esserlo un soggiorno che si divide in diverse aree funzionali: zona TV, zona lettura e postazione libreria, zona pranzo. Meglio poterle gestire separatamente. In ultimo non sottovalutare quadri, mensole, librerie.
Serie Around Light by Gruppo Tommasella
E’ importante valorizzare la casa dedicando attenzione all’illuminazione di dettaglio che, oltre a dare un contributo strettamente funzionale alla visione, si trasforma anche in un importante richiamo estetico. Soprattutto se si ricorre a lampade da parete minimal, a faretti, e a strip led.
Lumines Lighting Serie Lumines D
A proposito di lampade e luce, esiste una classificazione generale che definisce due macro-categorie:
- illuminazione con apparecchi tecnici
- illuminazione con apparecchi d’arredo
Alla prima categoria appartengono quelle lampade che svolgono la funzione di illuminare efficacemente un ambiente o un piano di lavoro (tipo in cucina). La scelta quindi si orienta su fonti luminose che garantiscono alta visibilità, qualità cromatica adeguata alle mansioni previste nel luogo illuminato. Senza rinunciare al design.
Si dividono in apparecchi a incasso e a plafone. Dei primi fanno parte i faretti, montati singolarmente o a binario, e le sempre più diffuse ed efficienti strip a led.
Olev Beam Master
Serie Turn Around by Artemide
Dei secondi fanno parte soprattutto le luci lineari a sospensione o a plafone che possono essere del tipo diretto (con fascio luminoso verso il basso) o indiretto (con fascio rivolto al soffitto per creare una luce ambientale).
Per un buon progetto illuminotecnico questi apparecchi devono essere correttamente calibrati nel numero e nella disposizione in base alle esigenze delle varie zone della casa. Ad ogni buon conto gli apparecchi di qualità, in commercio, sono dimmerabili cioè consentono di alzare o diminuire l’intensità luminosa. In ambito residenziale, questi apparecchi vengono utilizzati per ambienti di passaggio come corridoi e disimpegni o per assicurare l’illuminazione generale ai soggiorni o nei locali funzionali (bagni e cucine).
Per apparecchi illuminanti d’arredo invece si intendono, più in generale, le lampade di design. E qui le tipologie sono diverse: lampadari e plafoniere, lampade da terra e da tavolo, lampade a muro. Secondo il design e i materiali di cui si compongono danno alla casa un preciso mood stilistico.
Nel progettare la luce dei vari ambienti è importante tenere conto del tipo d’arredo, dei colori dominanti e dello spazio architettonico a disposizione (altezze, esposizione, planimetria). Tuttavia non esiste una regola fissa. Nessuno vieta di impiegare un importante lampadario in cristallo in una casa dall’arredo minimalista. Anzi, l’elemento di contrasto può dare carattere e identità ai luoghi del vivere quotidiano. Analogamente un lampadario dal design contemporaneo o altamente tecnico si può inserire in una residenza dai tratti marcatamente storici.
Mega Chandelier by Moooi
Ariel Zuckerman serie Dropped
Spesso si ritiene corretto ricorrere a lampade appartenenti alla stessa ‘collezione’: sospensione, applique, da terra, da tavolo. Se in linea di principio la scelta può essere condivisibile, riteniamo sia molto più stimolante concentrarsi sulla ricerca di lampade e tipologie di luce differenti. Un esercizio che può rivelarsi di grande suggestione e impatto sull’immagine e l’atmosfera della casa.
Perché, ricordiamoci, la luce arreda.
Serie Mesh by Luceplan