L’artigianato sardo è pronto per evolversi ed essere proiettato sul mercato internazionale e digitale. È l’idea alla base di Artijanus/Artijanas il progetto di Fondazione di Sardegna e Triennale Milano che ha l’obiettivo di portare innovazione in un settore ricco di saperi e mestieri che meritano di essere valorizzati con gli strumenti della modernità e di essere raccontati oltre i confini regionali e nazionali.
Il progetto intende da un lato mettere in relazione l’artigianato sardo con il mondo del progetto, e dall’altro valorizzarlo grazie agli strumenti tecnologici e la collocazione sul mercato globale. Il tema di questa prima edizione, curata da Alberto Cavalli e Roberta Morittu è I tesori viventi espressione che indica, appunto, gli artigiani.
Il cuore dell’iniziativa è racchiuso nei due cicli di seminari dedicati sia alla produzione che alla commercializzazione e comunicazione digitale, e nel programma di residenze dedicato ai settori ceramica e tessitura in cui due aziende artigiane seguiranno un percorso progettuale affiancate da due designer di rilevo internazionale, Daniele Bortotto per la ceramica e Serena Confalonieri per il tessile.
Ceramiche di Patrizia Cara
I prototipi realizzati nel corso delle residenze saranno presentati a Venezia, in occasione dell’evento Homo Faber in città, in programma dal 9 al 26 settembre 2021.
L’artigianato sardo, del resto, è profondamente legato ai luoghi in cui nasce e dunque, l’iniziativa è anche un invito a ripopolare questi piccoli centri dove il saper fare si tramanda di generazione in generazione.
Tutte le informazioni sul sito www.aju-aja.it
Nell’immagine di copertina, la lavorazione tessile artigianale sarda (foto di Caterina Mele)