di Marta Santacatterina.
Sono giovanissimi, hanno circa 25 anni e tante buone idee: grazie a una di queste idee ciascuno si è già conquistato un riconoscimento a un concorso di design, in particolare quello dedicato al bambù e allo sviluppo sostenibile organizzato nel Labirinto della Masone di Fontanellato (Parma), il dedalo più grande del mondo realizzato con oltre 200mila piante di bambù, appunto.
Sotto l’insegna del compianto Franco Maria Ricci, patron scomparso lo scorso settembre, Martina Calanni, Alexandra Ungureanu e Luca Gennari sono i partecipanti dell’ultima edizione di BambooRush Design che si sono posizionati rispettivamente ai primi posti con i loro progetti, tutti curiosamente relativi a lampade. Vi presentiamo allora questi designer “in erba”, augurando loro di affermarsi come meritano nel ricco e stimolante scenario professionale.
Lampada Eureka, design Martina Calanni
Lampada Eureka, design Martina Calanni
Cominciamo dalla vincitrice assoluta, Martina Calanni: classe 1995 e studentessa di Design alla RUFA – Rome University of Fine Arts, ha partecipato con la lampada portatile Eureka, un “progetto nato da una intuizione, dallo schizzo primitivo della lampadina di Edison, simbolo archetipico della luce”, racconta la designer. “Sin da subito la mia volontà è stata quella di realizzare un oggetto di design che fosse esaltazione e rappresentazione massima delle peculiarità del bambù. Un oggetto che coniugasse l’estetica del materiale con una connotazione più moderna, minimale, elegante e tecnologica. L’immagine della lampadina ha rappresentato, così, la trasfigurazione di una idea in forma, e l’ideale punto di partenza per una serie di considerazioni progettuali e tecniche. Ho scelto, infatti, di esaltarne la leggerezza, la maneggevolezza e la sua flessibilità d’uso, con un gioco di pieno (la base in bambù, fortemente materica, incisa mediante ‘bamboo splitter’ a due lame) e di vuoto (rappresentato dall’esile sviluppo lineare continuo del corpo illuminante, che disegna la silhouette dell’ampolla) e attribuendole una prerogativa tecnologica grazie alla base di ricarica wireless, che le conferisce autonomia e dinamicità”.
E pensare che fino a tre anni fa Martina si dedicava a studi umanistici, reprimendo in qualche modo una creatività innata che ora ha finalmente trovato sbocco in un percorso che le permette di “disciplinare il mare di fantasie che mi frullavano in testa, capire il giusto modo di progettare, conoscere la materia, capirne la lavorabilità, dare corpo ad un bisogno, soddisfarlo o crearne uno nuovo ed inedito”. Per il futuro, Martina vorrebbe “approfondire tutto ciò che riguarda la progettazione e comunicazione multimediale, soprattutto nell’ambito dell’exhibition design”, ed è certa che il terzo anno della Rome University of Fine Arts le darà ulteriori stimoli e strumenti per realizzarsi i suoi sogni.
Ritratto di Martina Calanni
La prima delle menzioni d’onore di BambooRush Design 2020 è andata ad Alexandra Ungureanu, nata nel 1997 e studentessa di Architettura all’Alma Mater Studiorum di Bologna, cui è approdata con le idee ben chiare, visto che in tasca aveva già un diploma con indirizzo Design.
Lampada Vortex, design Alexandra Ungureanu
La sua lampada Vortex prende vita dall’osservazione del bambù della fortuna, con la sua estremità a spirale: per unire all’elemento vegetale la sorgente luminosa ha quindi pensato a un vortice da ottenersi mediante un procedimento a basso impatto ambientale che consiste nello splittamento delle canne di bambù al fine di ottenerne delle strisce, poi nel renderle malleabili con bagni caldi e infine nel modellarle su un supporto per dare la forma definitiva, cui viene poi unito un tubolare a LED.
Vortex diventa quindi un elemento di arredo che affascina e cattura lo sguardo con le sue curve morbide e leggere e il suggestivo gioco di luci, come afferma la stessa Alexandra nella relazione del progetto.
Lampada Vortex, design Alexandra Ungureanu
Ritratto di Alexandra Ungureanu
Il secondo menzionato è risultato Luca Gennari (nato nel 1995), studente di Design degli interni al Politecnico di Milano. Gli elementi della sua Cleave sono estremamente semplici: uno stelo di bambù spaccato in verticale e dotato di base metallica, sul quale si innestano due lampade piatte e portatili dotate di una batteria a lunga durata che possono essere portate con sé negli esterni (il laccio di gomma è funzionale alla sua trasportabilità), o appoggiate dove c’è bisogno di una fonte di luce ravvicinata. Lo stelo, che può essere lasciato al naturale, rende ogni lampada unica in quanto costruita con materia organica il cui colore cambierà con il passare del tempo.
Lampada Cleave, design Luca Gennari
Ritratto di Luca Gennari
BambooRush Design è un concorso che si svolge nell’ambito di Under the Bamboo Tree, una manifestazione ospitata al Labirinto della Masone e che comprende incontri, convegni, installazioni, laboratori ed esposizioni tutti aventi per protagonista il bambù. La curatela scientifica del progetto è di Mauricio Cardenas Laverde, il coordinamento invece è di Angela Zaffignani. Per informazioni sull’ultima edizione – labirintodifrancomariaricci.it
Nell’immagine di copertina, lampada Eureka, design Martina Calanni