di Federica Mentasti.
Che aspetto dovrebbe avere la casa ideale?
Una domanda semplice, che tuttavia assume un significato molto più profondo dopo aver trascorso settimane di quarantena confinati tra le mura domestiche. Si moltiplicano in questo periodo le proposte pratiche per adattare i nostri spazi alle nuove esigenze dettate dalla crisi sanitaria. Ma a dispetto del pragmatismo, anche molti creativi hanno offerto il loro contributo lasciando libero spazio all’immaginazione.
Ecco alcuni progetti nati durante il lockdown, in cui designer e persone comuni hanno condiviso la propria visione di casa ideale.
Coronamaison. Le interpretazioni di Tzimzz, Elisa Petit e BenGuedj
Coronamaison
Ovvero la casa del coronavirus. È un’iniziativa lanciata su Twitter da alcuni illustratori francesi. Gli organizzatori hanno invitato gli utenti a disegnare la casa dove avrebbero voluto trascorrere le proprie settimane di isolamento.
Prendendo le mosse da un template creato da Timothy Hannem, il progetto – dichiaratamente aperto a tutti – è rimbalzato sui social media con l’hashtag #coronamaison. Ha coinvolto artisti, illustratori, fumettisti e anche bambini – coronamaison.fun
Coronamaison. Le interpretazioni di Invoxia, ManouJ e Ellolllus
Questi luoghi disegnati rappresentano una finestra sui desideri delle persone, e uno spazio immaginario dove i loro sogni e le loro aspettative trovano espressione nella forma di una stanza con una scala sulla sinistra.
Alcuni immaginano ampie vedute su paesaggi naturali; altri preferiscono un ambiente raccolto dove potersi godere il tempo con la propria famiglia o col proprio partner; qualcun altro invece interpreta il tema con ironia, con la casa che diventa una fortezza piena di carta igienica.
Edithkurosaka, Charliepoppins e CatherineSouva2
Ad accomunare le varie proposte è l’idea della casa come un luogo sicuro e accogliente: che sia attraverso atmosfere oniriche o interni di design, tutti propongono spazi che riflettono i propri interessi e la propria personalità. Affidandosi alla fantasia per dare forma alla propria casa ideale.
Casa Plenaire. Vista del patio e della zona bagno ©ChildStudio
Casa Plenaire
Ovvero “casa all’aria aperta”. Si tratta di un progetto immaginario che lo studio londinese Child (childstudio.co) ha realizzato attraverso una serie di render.
“L’idea è nata come risposta alle incertezze di questo periodo in cui ci troviamo confinati in casa. Sogniamo destinazioni lontane, costruiamo storie attraverso i nostri ricordi e i nostri desideri” raccontano i direttori Che Huang e Alexy Kos.
Casa Plenaire. Finestra sul mare. ©ChildStudio
Una palette di colori neutri e icone di design non sono solo un manifesto dello stile d’impatto caratteristico dello studio. Si tratta di una riflessione più ampia sulla casa come luogo che promuova il benessere fisico ed emotivo delle persone; e di come il design possa interpretare queste esigenze emerse prepotentemente durante la quarantena.
I designer immaginano ambienti semplici e dal sapore mediterraneo: molta luce e – come suggerisce il nome – una forte apertura verso l’esterno, con la terrazza, il patio e un’ampia vista sul mare che creano un delicato equilibrio tra interno ed esterno, tra un senso di intimità e uno di apertura.
Il fulcro della casa è una generosa vasca da bagno; insieme al lavandino affacciato sul mare, incarna quegli ideali di semplicità e benessere di cui tanti hanno sentito la mancanza a casa propria.
I progetti presentati non sono che alcune delle molte utopie nate in questo periodo di difficoltà. Libere da vincoli e nate come una forma di evasione dalla noia e dalla solitudine, le fantasie emerse dall’isolamento rappresentano riflessioni importanti sui valori e sulle qualità che avremmo voluto ritrovare nelle nostre case durante la quarantena.
E anche se sono destinate a rimanere su carta, è interessante guardare a queste proposte come spunti che mettono chiaramente in luce i limiti riscontrati nella realtà che ci circonda ogni giorno; e che ci possono aiutare a comprendere con maggiore chiarezza come dare forma in futuro ai nostri spazi.
Casa Plenaire. Vista della camera da letto e del lavello sul davanzale. ©ChildStudio