di Lucia Talamona.
Alberto Sánchez ed Eduardo Villalón dello studio spagnolo MUT hanno progettato la nuova Das Haus per l’edizione 2020 della fiera IMM di Colonia. La linea guida di tutto il loro progetto è stato il desiderio di creare una casa che scardinasse la classica divisione degli spazi abitativi interni, che isolano le persone dal mondo esterno, scegliendo invece una più libera interconnessione di ambienti ed uso.
I designer infatti dicono di essersi ispirati alla tradizione spagnola, tipica dei lunghi mesi caldi estivi, di ritrovarsi di sera fuori dall’uscio di casa con i vicini, godendo il fresco della sera, “A la fresca” appunto come dicono in Spagna. Quindi via tutti i muri divisori tra una stanza e l’altra, e spazio invece ad arredi mobili, intercambiabili, che all’occorrenza si possono spostare per fare spazio e accogliere nuovi invitati, che possono essere commensali o amici con i quali parlare.
Gli ambienti della Das Haus 2020 sono stati così condensati in tre: la cucina, due sale diverse, il bagno. La prima è grande, con un piano cottura con fuoco a legna, ideale per cucinare per tante persone, ma anche per poter accogliere gli ospiti mentre si finisce di cucinare. Gli arredi scelti da Alberto Sánchez ed Eduardo Villalón sono essenziali nelle linee ma funzionali, come il tavolo Clay di Desalto e le nuove sedie Grill Collection che hanno disegnato per Diabla/Gandia Blasco, ideali anche per l’outdoor.
Accanto alla stanza deputata alla preparazione del cibo per eccellenza, lo studio MUT ha voluto ben due sale diverse, collegate tra loro. In una ci si può riposare, grazie all’amaca della nuova Zig Zag collection disegnata per Gan, al comodo divano dalle linee arrotondate che sembra avvolgere chi vi si siede prodotto da La Cividina sempre su loro progetto, e alla poltroncina in vimini Armadillo per Expormim. La luce è idealmente soffusa, la stanza rilassante grazie anche al pannello fonoassorbente di Sancal che attutisce i rumori.
L’altro salotto invece vuole essere un ambiente nel quale dedicarsi anche alla cura del corpo, con gli anelli da ginnastica appesi al soffitto e le sedie Roll di Sancal per fare stretching. Per la stanza da bagno, ancora una volta i designer si sono ispirati alla tradizione spagnola, secondo la quale le classiche case di campagna hanno i servizi separati dal resto della casa. Ecco quindi il bagno della Das Haus senza pareti divisorie, con vasca e lavandino standing, disegnati da MUT per Mabello, e schermati solo da una pratica tenda che si può chiudere all’occorrenza.
A chi chiedeva come mai non ci fosse la camera da letto, i designer spagnoli hanno risposto che nelle case coloniche le stanze per dormire sono sempre nei piani superiori, mai al piano terra. Quindi si intuisce che le stanze sono al primo piano guardando la scala a pioli che da uno dei salotti sale in alto. Infine, altro elemento interessante di questo progetto firmato dallo studio MUT, è la parte più interna della casa, ricavata in una sorta di chiostro nel cuore più intimo.
Schermato dalle varie stanze, questo ambiente è volutamente spoglio, rivestito da semplici mattoni in terracotta che isolano dal caldo e con il soffitto costituito da tende chiare. Un luogo per la meditazione, ideale per ricaricare le energie senza doversi allontanare dalla casa. La nuova Das Haus firmata da Alberto Sánchez ed Eduardo Villalón scardina la tradizionale visione della casa intesa come spazio privato, ma allo stesso tempo vuole essere anche una rivisitazione contemporanea della classica casa di campagna spagnola. Un progetto ambizioso, coraggioso nel suo messaggio e moderno nella sua visione sociale e stilistica.
Nell’immagine di copertina, Alberto Sánchez ed Eduardo Villalón dello studio MUT