Se parliamo di sedie, soprattutto in argomento ‘sala da pranzo’, alla mente vengono in mente i classici modelli per antonomasia, magari tutti uguali, disposti intorno al tavolo. Sull’ensemble a livello estetico non si può dire niente anche se è facile cadere in un mood monocorde che non trasmette nessun tipo di personalità. I gusti personali sono sempre il condimento di ogni interior design che si rispetti, tenendo conto di questo si potrebbe osare e azzardare proprio intorno al tavolo una piccola rivoluzione capace di definire un carattere preciso anche in sala da pranzo.
Sedia Esse di Pianca – pianca.com
Sedia Gamma di Pianca
Sedia Emi di Pianca
Il mix and match delle sedie anche intorno al tavolo può creare un dinamismo che alleggerisce l’insieme e dona un movimento visivo dato dalle forme diverse che, poste una accanto all’altra, si valorizzano a vicenda. Un contrasto che può essere giocato anche sui materiali e i colori, mantenendo comunque un filo conduttore comune, esteticamente parlando, per non correre il rischio di abbinamenti shock che tra loro non c’entrano nulla e non risultano eleganti.
Sedia Iola di Miniforms – miniforms.com
Per non correre rischi il design ha riportato in auge le linee vintage che nella loro trasposizione contemporanea sono leggere e colorate, in morbido e brillante velluto, oppure dalle forme prettamente scandinave. Anche solo due sedie come queste, abbinate a due coppie identiche, messe a capotavola danno un tono contemporaneo alle sedute intorno al tavolo, un colpo di colore che dona un’immediata allure raffinata.
Sedia Cila di Arper – arper.com
Un’altra influenza la danno le cosiddette sedie da ufficio che nell’ambito dininig room hanno forme più ridotte e texture da wallpaper, perfette in ambiti dal mood urbano, come loft e case dall’interior moderno, mentre sono meno consigliate nei contesti classici. Il perché è presto detto, darebbero un effetto ‘ufficio anni Settanta’ che, a meno non sia lo stile che si ricerca, invecchia un po’ l’arredamento.
Sedia Indy di Cattelan Italia – cattelanitalia.com
Il segreto, se non si è veri esperti di interior design, è rimanere a livello cromatico sui toni neutri, così non si corre mai il rischio di sbagliare e anche sedie diverse tra loro non stonano ma vanno a far parte dello stesso ‘discorso estetico’ insieme al resto dell’arredamento. Nelle forme è meglio scegliere quelle più semplici, soprattutto in un mood classico, lasciando le linee più inusuali agli ambienti minimal che possono accoglierle e valorizzarle, dando loro un vero e proprio senso concettuale.
Sedia Zanta e sedia Zantilam di Very Wood – verywood.it
Sedia Zanta di Very Wood.
Nell’immagine di copertina, sedia Emi di Pianca