di Alessia Varalda – elettricomagazine.it.
Oggi la domotica, sempre più richiesta nelle abitazioni private, è in grado di controllare praticamente ogni attività domestica e farci stare tranquilli quando siamo fuori casa. Ma se pensiamo a qualche anno addietro, forse non lo sapevamo ma eravamo già in possesso di dispositivi dotati di automatismo. Un esempio? Il cancello elettrico comandato con il radiocomando direttamente dall’interno dell’auto non era forse un pioniere della domotica?
Assolutamente sì. Ma allora questa benedetta domotica in che cosa è differente? In realtà, a livello tecnico sono le stesse istruzioni dell’utente a comandare un certo dispositivo, ma la tecnologia ha permesso di fare queste operazioni da remoto, direttamente dal proprio smartphone quando siamo in ufficio o lontani da casa. Quindi il punto focale del funzionamento è la connessione a internet. Raramente abbiamo problemi di connessione in casa, più facile che si interrompa la fornitura dell’energia elettrica, ma è una possibilità che dobbiamo tenere presente. Cosa succede alla nostra smart home se salta la connessione?
Rimarremo intrappolati al buio o non saremo in grado proprio di entrare in casa? Bisogna fare un po’ di chiarezza perchè alcuni dispositivi saranno comunque in grado di funzionare, mentre altri ci abbandoneranno temporaneamente. Vediamo allora su cosa potremo far affidamento senza la connessione. È doveroso però, prima di capire come affrontare uno scenario del genere, chiarire che la domotica “pura” è quella che fornisce la possibilità di integrare sistemi e impianti diversi in maniera ottimale, lasciando delle funzionalità di base comunque attive anche in casi estremi come questo.
La connessione scompare improvvisamente
Di solito il problema sorge quando l’operatore che ci fornisce la connessione deve far fronte a lavori di ampliamento, guasti improvvisi o problemi alle sue strutture. In questo caso, superata l’arrabbiatura iniziale, il problema dovrebbe risolversi nel giro di poco, al massimo, in casi eccezionali, nell’arco delle 24 ore.
In altri casi potrebbe però scaturire da un malfunzionamento del nostro modem/router, generalmente difficile (ma non impossibile). Questa possibilità è risolvibile attraverso la sostituzione del dispositivo che in alcuni casi potrà essere non immediata. Va detto che in caso di sostituzione del modem, in alcune situazioni sarà necessario riconfigurare i dispositivi connessi se questi non saranno in grado di “riallacciarsi” automaticamente alla rete.
Allarme, videocitofono, telecamere
Sono tutti dispositivi che attraverso la domotica, tramite una App o un programma dedicato, possono essere controllati da remoto, totalmente o in maniera parziale. Senza la connessione quindi non saremo in grado di effettuare le operazioni dal nostro smartphone e vedere ad esempio le telecamere dell’ingresso in tempo reale o chi ci ha appena citofonato mentre siamo in ufficio.
Ovvio però che se lo scenario “no connessione” non ci terrà ostaggi in casa o non farà il suo dovere in caso di intrusione. Attraverso i comandi tradizionali, un tastierino o il telecomando, sarà possibile infatti attivare, disattivare o fornire una precisa istruzione al nostro impianto d’allarme. Semplicemente non ci avviserà tramite App di quello che accade ma continuerà a fare il suo dovere.
Termostato, valvole intelligenti, climatizzatore
Se parliamo di un termostato smart, perderà alcune delle sue funzioni in mancanza della connessione e magari non sarà in grado di far partire la caldaia o il climatizzatore poco prima del nostro rientro in casa. Alcuni dispositivi infatti hanno la funzione collegata alla geolocalizzazione dell’utente e si attivano quando siamo in prossimità della nostra abitazione.
Sostanzialmente perdiamo tutte le funzionalità “comode” ma possiamo benissimo, al nostro rientro, comandare tutto manualmente. Vorrà dire che in quello scenario, tornati dalla palestra, non troveremo la giusta temperatura che ci saremmo aspettati.
Illuminazione, tapparelle e finestre da tetto smart
Anche qui, niente paura, perderemo con l’assenza della connessione il controllo da remoto e le funzionalità programmate per diversi scenari. Ad esempio, le tapparelle non si attiveranno in contemporanea alla sveglia o si chiuderanno quando andremo a dormire.
L’unica seccatura, per esempio associata alle finestre da tetto o ai lucernari, sarà che in caso di pioggia, se questi hanno collegato un sensore, non si chiuderanno. Ma con i classici interruttori manuali saremo in grado di controllare tutto. Non credo che si lasci comunque una finestra aperta sul tetto quando non siamo in casa.
Elettrodomestici e prese smart
Negli ultimi anni molti elettrodomestici hanno incorporato funzioni smart al loro interno, fornendo la possibilità di attivarli da remoto e gestirli anche quando siamo fuori casa. E anche nei casi di apparecchi più datati, le cosiddette prese intelligenti hanno regalato funzionalità domotiche anche al classico frullatore dotato di interruttore on-off e basta. In caso di caduta della connessione, semplicemente perderemo questo controllo da remoto o tutte quelle funzioni associate ad un determinato scenario.
Viene in mente ad esempio la classica moka elettrica attivata qualche minuto dopo la sveglia mattutina. Oppure, la presa smart che comanda varie lampade della casa, simulando la nostra presenza anche quando siamo fuori, non sarà in grado di farlo. Ma non per questo al nostro rientro non potremo accendere la luce con il classico interruttore.
Assistenti vocali
“Alexa metti della musica jazz in salotto”, “Google accendi la luce in cucina”. Scordatevi il funzionamento degli assistenti vocali. Questi sono schiavi della connessione, quindi diverranno dei semplici soprammobili, costosi ma inutili. Al ritorno della connessione saranno in grado di ripristinare in maniera autonoma tutte le funzioni associate, senza che vi preoccupiate di configurare nuovamente i dispositivi.
Irrigazione smart e robot tagliaerba
In questo caso la domotica si avvicina molto al suo optimum. Infatti i sistemi di irrigazione comandati tramite dispositivi connessi, sono in grado di fornire la giusta quantità di acqua, decidere se in quel determinato giorno le piante hanno bisogno di più acqua del normale o sospendere l’irrigazione in caso di maltempo. Parliamo quindi di una corretta gestione del verde domestico e soprattutto del risparmio idrico associato.
Va via la connessione? Probabilmente seguiranno un protocollo standard, bagnando negli orari determinati, ma non saranno in grado di sospendere in caso di pioggia o “leggere” determinati parametri dai sensori collegati al sistema, ad esempio un’impennata della temperatura che ha generato una maggiore asciugatura del terreno. I robot che si occupano di tagliare l’erba, continueranno a fare il loro dovere e probabilmente saranno soltanto penalizzati nelle funzionalità di diagnostica remota e nulla di più.