di Stefania Fanchini – architetto paesaggista – stefaniafanchini.it
E’ primavera inoltrata e il nostro terrazzo o davanzale che sia ha bisogno di una remise en forme per poter finalmente godere al meglio la bellezza delle fioriture stagionali e soprattutto stare all’aperto. Ma quali sono le mosse da fare?
PULIZIA DELLE PIANTE
Innanzitutto è necessaria un’accurata pulizia delle piante dalle foglie rovinate, l’asporto di rami e fiori secchi e il rabbocco dei vasi con poca terra. Dopodiché, visto che siamo in piena ripresa vegetativa, occorre innanzitutto occuparsi del loro nutrimento ovvero della concimazione.

CONCIMAZIONE DELLE PIANTE IN VASO
Si tratta di un’operazione di vitale importanza soprattutto per gli arbusti e i fiori coltivati in vaso che hanno a disposizione poco terreno in cui allargare le radici alla ricerca dei nutrimenti di cui hanno bisogno per vivere. In natura questa funzione avviene senza alcun intervento diretto, ma il terrazzo è un ecosistema artificiale che deve essere opportunamente controllato e gestito.
Ci sono due tipi di concimazione, quella minerale e quella organica, ve lo dico subito, propendo per quella organica non solo perché si avvale di fertilizzanti derivati esclusivamente da sostanze naturali, ma soprattutto perché migliora la fertilità del terreno.
Una precisazione. Se si è operato correttamente durante la stagione invernale con un equilibrato apporto di sostanze organiche, gli interventi di concimazione primaverili e tardo autunnali potranno essere meno impegnativi, scadenzati mensilmente e soprattutto al bisogno ovvero all’insorgere di sofferenze immediatamente visibili nella variazione della colorazione delle foglie che possono comparire ingiallite, più chiare o più scure del solito o macchiate.
In questo caso, il consiglio è di rivolgersi al giardiniere o vivaista di fiducia con un campione di foglia o una semplice foto per individuare la carenza nutritiva e il relativo rimedio. Mi raccomando, attenetevi alle istruzioni di dosaggio consigliate in confezione per evitare eccessi di prodotto altrettanto dannosi
Come dicevo, i concimi che potete trovare in commercio si dividono in organici e minerali, da utilizzare preferibilmente in combinazione.
I CONCIMI ORGANICI
Cosa sono
Data la grande varietà di possibili fonti da cui hanno origine (animale, vegetale o mista), ce ne sono moltissimi. Durante il processo di decomposizione si trasformano in humus, elemento utile per la struttura fisica del terreno e indispensabile alla vita dei microrganismi come batteri, funghi, insetti e lombrichi che ne favoriscono la fertilità.
QUALI SONO I CONCIMI ORGANICI E COME SI USANO
Stallatico in pellet, è facilmente reperibile in qualsiasi garden center o consorzio agrario in comodi sacchi dai 5 ai 25kg (25 kg costano circa € 23), ha un odore sgradevole per alcuni giorni, ma le sue proprietà nutritive sono davvero eccezionali.
E’ un prodotto a lenta cessione che garantisce cioè apporti prolungati nel tempo, evitando di bruciare le radici delle piante con eccessive concentrazioni di nutrienti. Da utilizzare in autunno e in inverno per tutte le piante ad esclusione delle piante acidofile (azalee, rododendri, camelie, gardenie, ortensie, geranio). Va sparso all’interno del vaso, ma in superficie e lontano dai tronchi (l’umidità può causare l’insorgere di malattie fungine nel colletto ovvero marciume alla base della pianta), ricoperto con una leggera spolverata di terra e lasciato agire. Come alternativa, per coloro che hanno animali domestici suggerisco il letame compostato, inodore e quindi non appetibile agli amici a quattro zampe che eviteranno di mangiarselo.
Lupino macinato, è un concime a lenta cessione, lo si può acquistare in qualsiasi rivenditore specializzato o via internet (25 kg costano circa € 22). A differenza del precedente è di origine vegetale al 100%, particolarmente indicato per concimare agrumi e piante acidofile. Va utilizzato all’inizio della primavera, appena prima della ripresa vegetativa delle piante.
Sparso in superficie lungo i bordi del vaso, se ne attende la decomposizione e solo a questo punto si procede con un leggero interramento per evitare che nella fase di trasformazione vada a diretto contatto con le radici, danneggiandole.
Humus di lombrico, straordinario fertilizzante naturale, prezioso quanto costoso, 10 kg costano circa € 25. Pur non essendoci restrizioni particolari al periodo di utilizzo, si consiglia in tarda primavera e a fine estate quando il terreno è più stanco e ha bisogno di maggior sostegno. Facile da usare perché basta stenderne uno strato sottile sul terreno, dopo averlo smosso superficialmente.

CONCIMI MINERALI
Cosa sono, quali sono e come si usano
In alternativa ai concimi organici è sempre possibile utilizzare i fertilizzanti a base minerale: contengono una miscela di macro (azoto, fosforo, potassio) e microelementi (ferro, calcio, magnesio, rame, zinco, etc.) essenziali alla nutrizione del terreno e delle piante.
Uno dei grandi vantaggi del concime a base minerale è senza dubbio la facile reperibilità. Ogni negozio di fiori e piante ha il suo scaffale con una nutrita serie di marche dalle quali poter attingere il giusto prodotto per le proprie esigenze. Ma come effettuare una scelta ponderata senza mettere a repentaglio la salute delle proprie piante?
Prima di avventurarsi nell’acquisto è da tenere presente una semplice distinzione di base: quella tra concimi semplici che contengono cioè soltanto una delle sostanze citate per specifiche carenze nutritive, come nel caso di clorosi ferrica (mancanza di ferro) per un’azione rinverdente, e concimi complessi intesi come miscela di più elementi per un corretto apporto di nutrienti in tutta la fase di crescita e sviluppo della pianta.
I prodotti si presentano in soluzioni liquide (50ml costano tra gli 8 e 10 euro), idrosolubili (un sacco da 25kg varia tra i 40e i 50 euro) e granulari: le prime due hanno un effetto quasi immediato e quindi ideali per la stagione di massimo sviluppo vegetativo, quelli in granuli hanno invece un rilascio prolungato nel tempo e per tale ragione sono da utilizzare preferibilmente in autunno oppure a fine inverno-primavera.
Attenzione però a non utilizzare il concime minerale nei momenti di grande caldo e siccità. La pianta potrebbe risentirne con una richiesta di acqua supplementare per poter sciogliere le sostanze nutritive in eccesso presenti nel terreno. Non lasciate mai la terra del vostro vaso appena fertilizzato all’asciutto!
Se scegliete fertilizzanti granulari ad esempio, ricordatevi che il terreno sia sempre umido per evitare danni da bruciatura. Una soluzione per rischiare meno è quella di utilizzare concimi a cessione controllata tipo Osmocote, prodotto leader di mercato ad ampia distribuzione su tutto il territorio nazionale (osmocote concime universale 750 grammi costa circa € 8, mentre osmocote per agrumi 1 kg costa circa € 13).
In commercio esistono comunque ormai validissimi prodotti di primarie ditte specializzate e anche qui, se proprio non sapete orientarvi, vale la vecchia regola di sempre prima dell’acquisto: chiedere consiglio al proprio venditore o giardiniere di fiducia.
Se poi non sapete a chi rivolgervi, non esitate a contattarmi che saprò darvi il giusto consiglio – info@stefaniafanchini.it
L’appuntamento è per il prossimo articolo: le concimazioni in giardino.