Orticolario 2018…visto da noi

di Stefania Fanchini – architetto paesaggista – stefaniafanchini.it.

Orticolario 2018…si salvia chi può! Questo l’accattivante slogan della decima edizione della manifestazione dedicata agli appassionati di giardino e botanica che si svolge in ottobre a Villa Erba sulle sponde del lago di Como. Tema da declinare in tutte le più fantasiose modalità ‘il gioco’ e come pianta protagonista da valorizzare ‘la salvia’: sulla carta, ottime premesse per un divertimento assicurato.

ingresso orticolario 2018 cernobbio
Quest’anno ho avuto il privilegio di assaporare in anteprima le meraviglie di questa intrigante edizione, partecipando all’allestimento dello stand di Officinando e di “a piedi nudi nel prato“. E’ forse stato il momento più bello di questi intensi giorni di presenza in veste di espositore e di giornalista. Osservare il vociare e brulichio operoso di persone affaccendate a trasportare di tutto, le improbabili manovre di ondeggianti camioncini stracolmi di piante e fiori di stagione, elettricisti e giardinieri applicati a perfezionare ogni più piccolo dettaglio dei loro allestimenti, è stata una vera gioia. Un trionfo di bellezza e allegria, in un clima di reale collaborazione e consapevolezza di partecipare alla costruzione di un evento assolutamente speciale e così atteso.

Foto di a piedi nudi nel prato
a piedi nudi nel prato orticolario
Buona la qualità anche tra gli artigiani che producono utensili per il giardino e la casa, sempre abbastanza interessante e articolata l’offerta dei vivaisti con qualche punta di eccellenza. Il divertimento è perdersi tra le piante a caccia di curiose novità. Da Geelfloricultura per esempio, fornitore ufficiale di piante aromatiche bio per molti chef stellati, ho scoperto il pepe giapponese ovvero lo Zanthoxylum beecheyamum dall’inconfondibile fragranza di arancio e dalla graziosa fogliolina tonda, coltivabile anche nei nostri giardini e terrazzi. E poi ad ogni incontro, una storia, una passione che si trasforma in scelta di vita.

Foto di orticolario
vista prato orticolario como 2018
Bellissime aiuole composte da collezioni di salvie coloratissime e profumate punteggiano il meraviglioso parco dove sono stati allestiti i giardini a tema, selezionati tramite il concorso internazionale ‘Spazi Creativi’. Alcuni non degni di nota, altri veramente speciali come ‘Good Vibrations’ di Stefania Pluchino che si sviluppa lungo un percorso a spirale, tra vaporose graminacee ed erbacee perenni, salvie e Buxus al suono di misteriosi tamburi di ferro.

Il mio favorito, vincitore del primo della stampa e del pubblico, è senza dubbio ‘La Topitta’ di Leonardo Magatti: una buffa casetta in legno di pura fantasia immersa in un giardino di erbe e fiori spontanei che rievoca un’atmosfera magica, quasi fiabesca. Tutto così naturale da sembrare vero. Una cura del dettaglio straordinaria che denota grande padronanza del mestiere e sensibilità.

La topitta di Leonardo Magatti, foto di Anna Caldera
casetta di legno delle favole
Premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2018” a Roy Lancaster vicepresidente della Royal Horticultural Society. Grande esperto di piante, raffinato scrittore e giornalista, nel ringraziare per il prestigioso premio e per l’invito a Orticolario ha conquistato tutta la stampa femminile presente nel dedicare alla moglie un pensiero affettuoso: ‘Se sono quello che sono lo devo a mia moglie qui presente’. Una bellissima lezione di umiltà e di riconoscenza da noi tutte apprezzato.

Disegno dell’opera di Stefano Ogliari Badessi, foto di orticolario
disegno opera orticolario bozzetto
E infine il pezzo forte a mio parere della manifestazione. Nel padiglione centrale l’opera gonfiabile di Stefano Ogliari Badessi intitolata ‘ooomm’: un’enorme e meravigliosa testa di Buddha in seta Mantero gonfiata ad aria, morbidamente appoggiata e fluttuante al suolo, al centro di un cerchio perfetto di prato. La bellezza di questa installazione, ma tratto distintivo di tutte le sue opere, è la possibilità di entrarci fisicamente dentro attraverso un varco per ammirarla da un altro punto vista.

Come lui ha avuto modo di sottolinearmi ‘l’esterno è differente dall’interno, come in fondo siamo un po’ noi, non ti pare?’. Giovane e talentuoso, Stefano mi ha fatto molto sorridere raccontandomi con semplicità come ha realizzato l’opera a partire dal modello 3D fino ad arrivare a cucire i vari pezzi del puzzle con la sua vicina di casa. Semplicemente meraviglioso. Arrivederci al prossimo anno.

Testa di Buddha gonfiata ad aria in seta Mantero, foto di Anna Caldera
testa buddha gonfiata aria orticolario

Nell’immagine di copertina, foto di orticolario

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