attrezzi giardino di design

ARO – una zappa di design per restare in forma

di Marta Santacatterina.

Giulia Falciani e Martina Sportelli sono due giovani designer che collaborano fin dai tempi dei loro percorsi di studi all’Università ISIA di Firenze, dove hanno seguito entrambe il biennio di Design della comunicazione.

Da una tesi di laurea hanno quindi sviluppato insieme il prototipo del progetto ARO, presentandolo al pubblico durante l’edizione 2018 di Source – a cui hanno partecipato per la prima volta – allestita a Milano nell’ambito del Fuorisalone. Molti visitatori probabilmente, passeggiando tra le proposte dei designer, si saranno chiesti perché tra gli spazi riservati ai designer fosse presente una composizione formata da zappa, vanga, paletta, rastrellino, falcetto, cesoia ed ascia. Il tutto corredato da cartelli che a prima vista si potevano riconoscere come riproduzioni su cartoncino di screenshot di un’app di un cellulare.

ARO associa il lavoro all’aperto ad un programma ginnico con il duplice obiettivo di coltivare e allenarsi
attrezzi giardino smartphone
A dare le risposte agli interrogativi che poteva suscitare l’allestimento, ci hanno pensato Giulia e Martina, che hanno proposto ARO, un progetto in fase di prototipo che intende integrare il lavoro all’aperto negli orti o nei giardini di casa – attività sempre più trendy e diffusa negli ultimi anni anche tra chi prima non aveva mai impugnato un attrezzo agricolo – e un programma di allenamento fisico guidato da un’applicazione.

Il tutto, con lo sguardo puntato verso il design perché vanghe e martelli sono sì strumenti di archetipica invenzione, ma come tutti gli utensili domestici possono essere ripensati con caratteristiche estetiche che vadano incontro a un gusto contemporaneo. Legno, ferro e calamite sono allora i materiali di base, che nel caso di ARO vengono sottoposti a sagomatura, piegatura, fusione permettendo una facile intercambiabilità dei manici – per l’ascia sono stati pensati modelli stampati in 3D; per il martello modelli con incisioni laser, e per gli oggetti più piccoli manici con inserti in pelle – , in modo da dare l’impressione al “novello contadino” di essere anche il costruttore dell’attrezzo.

Gli oggetti nascono dal redesign dei tradizionali utensili per orticoltura e lavori all’aperto: zappa, vanga, paletta, rastrellino, falcetto, cesoia, ascia.
attrezzi da giardino manico legno
Tutta questa strumentazione può quindi essere usata, e non solo per ricavare dalla terra fiori e frutti: mediante l’app si pianificano le pratiche orticole all’interno di un percorso di allenamento costituito da esercizi in successione (dalla preparazione del terreno alla piantagione, dalla cura quotidiana alla potatura) destinati al mantenimento della forma fisica.

Secondo Giulia e Martina l’interesse suscitato da ARO durante il Fuorisalone è stato notevole sia da parte di chi era più interessato agli utensili, sia di chi cercava un nuovo modo per praticare attività ginnica; ciò anche grazie al fatto che Source ha saputo attrarre un pubblico forse non molto vasto, ma certo selezionato e sensibile al tema del riciclaggio, protagonista dell’edizione.

Quanto alle questioni relative alla sostenibilità, le giovanissime designer affermano che “ARO ripensa i valori che ispirano la produzione dei beni per recuperare il senso intrinseco degli oggetti. Bruce Sterling, in La forma del futuro, rappresentava gli oggetti – e in principio gli utensili – come il sedimento delle civiltà, poiché essi sono destinati alla permanenza temporale in misura maggiore rispetto a lingua, cultura e ideali di un popolo. L’uomo, infatti, sin dagli albori della storia, si è espresso con capacità ideative e costruttive, ma l’espansione delle sue possibilità deriva dagli strumenti di cui riesce a circondarsi. Oggi gli utensili sono proprio ciò che consente alle persone di recuperare la consapevolezza della posizione umana rispetto al mondo naturale. Il nostro progetto vuole sottolineare il continuo adattamento dell’uomo al mondo, mostrando la resilienza della nostra specie, sempre capace di confrontarsi con le avversità per trovare nuovi sbocchi”.

Un’app mobile organizza le pratiche orticole e di giardinaggio all’interno di cinque percorsi di allenamento.
app per lavori giardino
Quanto alle prospettive sulla messa in produzione di ARO, Martina e Giulia sottolineano quanto sia complesso il confronto tra l’aspetto creativo e il mondo della produzione industriale: “Se da una parte è semplice l’ideazione di nuovi articoli, molti vincoli sono posti alla produzione di oggetti in serie limitate; un’esigenza, quest’ultima, indispensabile per chi intende commercializzare un prodotto, senza impegnarsi in forme complesse di finanziamento e nella gestione di migliaia di pezzi. Questo è l’ostacolo contro il quale si è imbattuto anche ARO. L’industria, infatti, ci richiede di passare direttamente dal prototipo ad una serie di almeno 1000 pezzi (che moltiplicato per 8 diversi utensili, comporta la fabbricazione di 8000 oggetti, caratterizzati da almeno cinque diversi processi produttivi, a cui seguono l’assemblaggio, lo stoccaggio e ovviamente la distribuzione).

L’assemblaggio dei pezzi avviene tramite calamite, rendendo possibile l’intercambiabilità dei manici. Versione di manico personalizzato in legno e pelle.
attrezzo giardino manico pelle
Concludendo, dobbiamo ammettere che – per quanto allettante sia prospettare l’autoproduzione attraverso le stampanti 3D, le frese cnc e il taglio laser, immaginando l’affermazione di un’industria italiana 4.0 – sussiste un limite che, troppo spesso, relega idee efficaci ad un livello artigianale (per non dire hobbistico), dove l’oggetto esiste solo in qualità di pezzo unico. Allo stato attuale, di avvio, ARO, per poter proseguire e concretizzarsi, richiede una configurazione da impresa e per questo facciamo appello ai soggetti coinvolgibili (appartenenti al mondo dell’agricoltura, del giardinaggio, del fitness) per dar vita a una collaborazione volta alla realizzazione di un progetto che già possiede validi requisiti per affermarsi”.

Tutti i dettagli relativi ad ARO sono pubblicati sul sito – arotools.com e gli aggiornamenti sul progetto possono essere seguiti anche su Instagram (arodesign). Su sourcefirenze.it invece, tutte le informazioni sull’associazione.

Martina Sportelli e Giulia Falciani
ritratto martina e giulia aro design

Nell’immagine di copertina, il progetto ARO di Giulia Falciani e Martina Sportelli presentato a Source 2018

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