Avere a disposizione una cantina è un lusso da non dare per scontato. Ho usato il termine “lusso” proprio perché viviamo in un’epoca in cui i solai sono pressoché scomparsi e le cantine lasciano spazio ai garage, indispensabili soprattutto per chi vive in città, o alle riqualificazioni che vedono i seminterrati come modernissime abitazioni. Nella presenza e fortuna di uno spazio da adibire a cantina, come procedere?
Le cantine moderne sono solitamente ambienti lunghi e stretti: l’ordine dev’essere un diktat, pena l’impossibilità di muoversi agilmente. Da cosa cominciare? Sicuramente da una serie di scaffali profondi circa 30 centimetri, da terra a soffitto, su una delle pareti e vicino alla porta. Altro plus, se la cantina possiede una presa della corrente, un piccolo frigorifero per dare respiro alle scorte stipate in casa e garantire un’autonomia maggiore di fronte all’incombenza della spesa.
La funzione principale di una cantina è quella di conservare i generi alimentari e il vino, grazie alle sue tre caratteristiche principali: freschezza, umidità e poca luce. Uno o più ripiani, solitamente quelli di più facile accesso, sono da destinare al cibo: le scorte alimentari vanno sigillate – le classiche conserve, dolci o salate – e tenute lontano dai detersivi. Stesso discorso per i vini che non devono vedere la luce e trovano in questo luogo un vero microclima perfetto per la loro conservazione. L’aggiunta di qualche gancio al soffitto dona la possibilità di appendere anche prosciutti e insaccati o di agganciare altre cose come biciclette o valigie.
Nel resto della scaffalatura posso trovare spazio trapunte e coperte, tutte ben chiuse in sacchi di plastica con cerniere e protette con la canfora, soprammobili e mobili, usati quest’ultimi anche come veri elementi d’arredo per la cantina stessa, tappeti e coperte da conservare come gli abiti. Non dimentichiamo che la cantina può essere usata anche come un ottimo locale dove riporre il famigerato “cambio di stagione”.
L’uso di scatole e scatoloni aiuteranno a conservare tutto, divisi per tipologia e siglati con etichette esterne per riconoscerne il contenuto, mentre gli oggetti più delicati devono essere avvolti nella plastica pluriball per preservarne l’integrità. Quadri e manifesti vanno coperti con teli di tessuto o con la già citata plastica, così come libri e riviste, da conservare preferibilmente in scatole ben chiuse. In presenza di un giardino, ça va sans dire, la cantina può contenerne l’attrezzatura, dai vasi da tenere (puliti) per terra, alle sdraio da appendere al muro. L’unica vera accortezza è una: tenerla punita, e vedrete che tutto si conserverà come desiderate.