Eleganti miniappartamenti recuperati da spazi fatiscenti. Dopo quello in via Vallazze, oggi ci occupiamo di un altro intervento, riguarda un ambiente di soli 23mq in piazza Medaglie d’Oro, zona Porta Romana. Situato al terzo piano di un palazzo degli anni Venti, è tornato a nuova vita sotto forma di elegante e accogliente monolocale che, oltre a richiamare le atmosfere della vecchia Milano attraverso la valorizzazione delle travi a vista, presenta tutte le funzionalità di un bilocale.
Fautrice di questa trasformazione, l’architetto Martina Margaria, di Milano Abita, specializzata proprio in recupero di piccoli ambienti. Grazie ai suoi interventi, piccoli spazi inutilizzati diventano eleganti monolocali dai volumi ottimizzati, dotati dei comfort e delle funzionalità di un grande appartamento, valorizzati dall’utilizzo di materiali e finiture di pregio e impreziositi dalla scelta di arredamento e complementi ricercati. In altre parole, il risultato è una soluzione abitativa di classe e completa, letteralmente prêt-à-habiter e chiavi in mano per il futuro abitante.
“Milano è la città degli scorci e dei tesori nascosti – spiega Martina Margaria – una città che vive e viene vissuta a più velocità e in cui la spinta alla modernità tipica di questo territorio non riesca a cannibalizzare l’enorme quantità di piccoli angoli che profumano di storia e di antico. Talvolta, però, alcuni edifici dagli esterni eleganti e pregni di storia, racchiudono all’interno unità abitative che, nello stratificarsi dei decenni, spesso sono state vittima di sbrigativi ed irrispettosi arrangiamenti e rimaneggiamenti. Come nel caso di questo progetto. Restituire la bellezza e la dignità che meritano questi spazi è ciò che guida i miei interventi, sia nella fase progettuale e creativa, sia nella fase operativa, come se stessi ricostruendo casa mia”.
Dettagli del progetto
Per comprendere al meglio il recupero, è necessario spiegare il contesto dove è situato il monolocale, Porta Romana. Si tratta di una zona storica di Milano e quindi si è voluto valorizzare un piccolo spazio reso anonimo e squallido da un “rimaneggiamento fatto in casa” e dall’incuria dei molteplici ospiti che vi transitavano settimanalmente. L’obiettivo è stato quello di creare un ambiente interno che trovasse più punti d’incontro con il quartiere in cui si trova.
Per chi non conoscesse Milano, Porta Romana, è una delle sei porte principali della città che costellano la cerchia dei Bastioni, ed è definita Imperiale in quanto principale accesso alla città e punto finale della via che collegava l’Antica Roma a Mediolanum. Sorge in quella che oggi è piazza Medaglie d’Oro ed è caratterizzata dalla presenza dell’arco monumentale costruito nel 1596 per volere Filippo III di Spagna, che la realizzò in occasione dell’ingresso in città della sua promessa sposa: Margherita d’Austria.
Oggi, il quartiere è uno dei più vivaci di Milano, grazie alla presenza di numerosi locali, soprattutto di ristorazione, uffici, studi associati, coworking e terme cittadine. L’utenza della zona è suddivisa in due grandi categorie: i residenti, generalmente benestanti e di età compresa tra i 30 e i 60 anni, e coloro che vivono il quartiere per motivi di lavoro o di svago, tendenzialmente tra i 20 e i 40 anni. Urbanisticamente, è un’area caratterizzata dalla presenza di numerosi edifici antichi dall’indiscutibile eleganza e dai cortili interni ricchi di suggestioni, da un’ottima copertura infrastrutturale e logistica e dalla presenza raccolta di tutti i servizi necessari al residente.
Ristrutturazione step by step
Senza dubbio la nota di carattere più importante dell’appartamento, il soffitto si presentava inizialmente con l’originaria struttura intonacata a gesso e nascosta da un controsoffitto artigianale. Liberare il soffitto facendo sfoggiare le travi a vista il loro splendore ha dato vita ad un vero e proprio dialogo con l’atmosfera dell’intero quartiere. Il legno, inizialmente molto rovinato, è stato spazzolato e sbiancato lievemente per eliminare le chiazze lasciate dalla calcina che teneva insieme il canniccio protettivo. Si è scelto di evidenziare i perimetrali del soffitto con una cornice in cartongesso a effetto muro, utile anche per alloggiare il necessario a livello impiantistico elettrico e di areazione. Il risultato finale, visibile anche dalla zona notte – realizzato attraverso un soppalco posto sopra il bagno e il piccolo ingresso – è il protagonista principale della zona living insieme al pavimento.
Il pavimento
Il pavimento, che si presentava inizialmente ondulato e di bassa ceramica, è stato rimosso completamente e sostituito con un elegante parquet maxiplancia in triplo strato, dai lievi toni di grigio caldo, tendente al tortora. Incollato sopra un pavimento rialzato per permettere il comodo passaggio dello scarico fognario, questo parquet è stato utilizzato anche nella zona notte soppalcata e nel bagno, sia a pavimento, sia a parete.
Bagno
Simpatico, fresco e inaspettato è l’accostamento delle pareti in parquet alle piastrelle 3D in gres della doccia. Il bagno di 3 mq è stato spostato vicino all’ingresso perché nella precedente posizione limitava la sua funzione e la luminosità stessa della casa, resa possibile da una sola finestra. All’interno della doccia compare una firme di Milano Abita, ovvero una nicchia illuminata a led dalla duplice funzione: quella di portaoggetti e quella decorazione dal forte impatto emozionale. Gli impianti del bagno e quelli dell’adiacente cucina compatta sono stati posti entrambi all’interno della stessa parete.
Dettagli
Una nota chic è data dalla biancheria per il bagno, dagli utensili e da tutto il coordinato tessile della casa. La ricercatezza e la cura dei dettagli rappresentano un altro tratto distintivo del prêt-à-habiter di Milano Abita, un grande sforzo di conciliazione tra praticità, gusto, eleganza, sobrietà, ordine, e innovazione. Infine, la cucina, piccola e funzionale, è dotata di ogni dettaglio per poter cucinare, dotata di piastra a induzione e minicappa per aspirarne i fumi.
Prezzo del mini-appartamento € 175mila – milanoabita.com