Già nostri ospiti sulle pagine del magazine qualche tempo fa, (Outdoor sitting nel segno italiano), i due designer Andrea Radice e Folco Orlandini, ovvero Radice Orlandini Design Studio, sono tornati per raccontarci cosa hanno fatto negli ultimi due anni e ci hanno regalato anche un’istantanea (lucida e chiara) della situazione attuale nel settore furniture italiano, non senza un pizzico di (giusta) polemica. “Abbiamo ampliato il nostro pacchetto clienti – spiegano – iniziando nuove collaborazioni con aziende italiane e estere, oltre ad aver consolidato le collaborazioni con aziende con le quali già lavoravamo”.
Alla domanda, “le vostre ultime creazioni ?” Mi hanno inviato un elenco di progetti che mi chiedo se abbiano mai riposato in questi due anni.
Si parte dalla poltroncina ispirata al mondo della moda dal nome Coulisse per l’azienda friulana Potocco, si passa allo sgabello Soft disegnato per l’azienda toscana Casprini. Nel campo dell’outdoor invece c’è una nuova collezione Violet composta da poltrona, divano, dondolo, sedia impilabile, poltroncina, tavoli, tavolini, carrellino e lettino, il tutto studiato per l’azienda spagnola Oiside. A seguire un sistema di pouf componibili ironici e funzionali dal nome Pill per l’azienda inglese Elite.
Sgabello Soft per Casprini.
Pouf componibili Pill per Elite.
A questo si aggiunge la famiglia di sedute contract Ring caratterizzate da una struttura metallica che diventa un segno grafico intorno alla seduta e allo schienale imbottiti per Metalmobil. E, ancora, Minimax, una seduta in poliuretano caratterizzata dal contrastro delle linee nette dei profili con le linee morbide delle sezioni per il brand Quinti. Per Domitalia invece hanno disegnato Dot, una sedia da outdoor in polipropilene caratterizzata dalla particolare forma del foro sul sedile per far scaricare l’acqua in esterno, e poi ancora Pick, uno sgabello con la seduta in sughero a forma di plettro di chitarra. Non solo sedute, infatti per l’azienda di Udine hanno progettato anche elementi di arredo come Tuille, un tavolo allungabile caratterizzato da due cavalletti in lamiera “plissettati”, la poltroncina Class caratterizzata da uno schienale importante e avvolgente, infine il tavolo Trophy caratterizzato da un basamento monolitico e architetturale ottenuto da lamiere piegate e saldate.
Sedute Ring per Metalmobil.
Quest’anno sarete presenti al Salone del Mobile.Milano?
Si con i brand Calligaris e Baleri Italia, due nuove collaborazioni che ci riempiono di orgoglio. In particolare con Calligaris presenteremo la famiglia di imbottiti Glove composta da sedia, sgabello e lounge e la linea di tavolini Arena mentre per Baleri Italia abbiamo le sedute imbottite Kin (sedia e sgabello).
Poltroncina Coulisse per Potocco.
Secondo la vostra esperienza, il design di italiano è ancora un punto di riferimento mondiale?
Ne siamo convinti. Il design italiano è ancora un punto di riferimento a livello mondiale. Tutte le aziende fanno la gara per partecipare al Salone di Milano perché esserci è fondamentale, e tutti i designer stranieri reputano importantissimo collaborare con le aziende italiane per potersi affermare in questo mondo. Da anni partecipiamo a svariate fiere internazionali e ogni volta ci rendiamo conto di quanto siano sempre più belle e ricche di novità, ma mai al livello del Salone del Mobile.
Tavolo allungabile Tuile – A per Domitalia.
Per quanto riguarda invece l’attitudine mentale devo riconoscere che le aziende italiane sono un po’ in controtendenza. I marchi storici dell’arredamento, proprio quelli che anni fa si sono “inventati” il design, proprio quelli che grazie al design sono diventati grandi, proprio loro sempre più spesso si allontanano da quello che era lo spirito originale del design, talvolta pionieristico ma sempre innovativo.
Poltroncina Class per Domitalia.
Oggi molti brand hanno fra le priorità il mero fatturato o la collaborazione con le archistar a discapito della qualità del progetto. A parole vogliono idee innovative, ma poi scelgono quelle più commerciali e di immediato inserimento nel mercato. In questo devo riconoscere che le aziende estere risultano più “illuminate” o comunque libere da mille vincoli, spesso più energiche, dinamiche e appassionate a questo lavoro.
Andrea Radice e Folco Orlandini.
Nell’immagine di copertina, collezione outdoor Violet per Oiside.