Sto cercando persone che abbiano un’idea per risolvere un problema. Sir James Dyson
Questa affermazione racchiude il vero obiettivo del design, risolvere un problema. Spesso infatti si confonde il design con qualcosa di bello (a vedersi) ma poco utile. Niente di più errato, soprattutto per il valore insito nel suo significato. Infatti un oggetto è di design quando: è esteticamente bello, semplice da usare (quindi pratico), economicamente accessibile a tutti (se si tratta di design industriale) e, soprattutto, in grado di risolvere un problema.
Quindi, questa chiamata globale è per tutti i problem solver da tutto il mondo, perché James Dyson (esattamente quel Dyson degli elettrodomestici) è alla ricerca di inventori ingegnosi. Perché?
Oggi aprono ufficialmente oggi le iscrizioni al James Dyson Award. E, come ogni anno, James Dyson e il suo team di ingegneri e scienziati promuovono la ricerca di soluzioni per i problemi del mondo reale sottoponendo un brief molto semplice: progettare qualcosa che risolva un problema, piccolo o grande che sia.
Al vincitore, un riconoscimento a livello internazionale grazie alla partecipazione al concorso e un premio di € 33.500 per sviluppare la sua idea.
La vincitrice dell’edizione 2016 – EcoHelmet
La vincitrice insieme a James Dyson
Nel corso degli ultimi quattordici anni il James Dyson Award ha ottenuto sempre maggior riconoscimento a livello internazionale, attraendo idee brillanti da tutto il mondo. L’ingegno si trova dappertutto e l’obiettivo dell’award è sostenere il maggior numero possibile di giovani inventori. Quest’anno il premio sarà aperto per la prima volta a quattro nuovi Paesi: Messico, Emirati Arabi Uniti, Svezia e Filippine. Per un totale di 27 Paesi.
“Ingegneri e designer giovani dispongono di un’intelligenza vivace e senza limiti che li rende incredibilmente aperti al problem solving. – ha dichiarato James Dyson – Le loro idee possono essere facilmente respinte, ma se promosse e celebrate degnamente sono in grado di trasformare la realtà. Progettare un prodotto o una tecnologia è un processo lungo e complesso e il James Dyson Award celebra proprio il coraggio e l’inventiva dei giovani designer che intraprendono questo percorso. L’Award supporta la prossima generazione di inventori e li accompagna verso futuri successi. Sono curioso di scoprire quali idee sorprendenti ci porterà quest’anno il concorso”.
Il team di vincitori della scorsa edizione, sKan, con James Dyson
Il premio riconosce designer ingegnosi e ingegneri che sfidano lo status quo e realizzano molto con poche risorse. I miglior inventori sono spesso quelli con le idee più semplici, ma che propongono una soluzione intelligente a un problema reale.
I precedenti vincitori del premio si sono occupati di contrastare problemi legati allo sfruttamento eccessivo della pesca, alla sostenibilità dell’industria tessile e allo spreco globale di cibo. Lo scorso anno, il premio internazionale è andato a sKan, (foto sopra) un dispositivo a basso costo per la diagnosi precoce del melanoma, progettato per prevenire diagnosi errate. Con l’avanzare della tecnologia e della complessità dei prodotti, stiamo vedendo un passaggio delle iscrizioni verso il machine learning, la robotica, la fusione tra software e hardware.
C’è anche un vincitore italiano nell’edizione 2017 con Multi-life Buoy
Milioni di boe di plastica o polistirolo impiegate per l’acquacoltura finiscono disperse in mare o abbandonate sulle spiagge, incrementando così l’inquinamento e senza possibilità di una seconda vita. Con il progetto multi-LIFE Buoy, il cinquantenne Marc Samson propone una nuova tipologia di boa, disegnata appositamente per offrire vantaggi diversi in ogni fase del suo ciclo di vita: quando in mare, può essere utilizzata per l’acquacoltura, dando ospitalità ai piccoli pesci e consentendone lo sviluppo.
Una volta esaurito il suo compito o quando finisce sulla battigia, la boa può essere aperta per raccogliere detriti trovati sulla spiaggia ed essere utilizzata contro l’erosione della costa, infrangendo le onde. “Il conseguimento del James Dyson Award – ha commentato Marc Samson – mi permetterà di continuare a investire sul progetto di multi-LIFE Buoy per convincere la comunità internazionale a prendere in considerazione la problematica e imporre un limite all’uso di boe low-cost e dal breve ciclo di vita, a favore di soluzioni – come multi-LIFE Buoy – concepite per ridurne l’impatto ambientale e l’inquinamento”.
I vincitori delle precedenti
2016 – Vincitore Internazionale – EcoHelmet
Le compagnie di bike sharing vengono utilizzate in tutto il mondo da milioni di persone. Gli utenti del bike sharing, però, raramente indossano caschetti – una scelta potenzialmente fatale.
EcoHelmet è un caschetto di carta pieghevole per la bici che utilizza una configurazione esclusiva a nido d’ape per proteggere la testa dagli impatti e si ripiega fino a diventare piatto quando non in uso.
2015 – Vincitore Internazionale – Voltera V-One
Le schede elettriche stampate (PCB) sono ovunque, dagli smartphone ai dispositivi biomedicali. Ricercare e sviluppare nuovi sistemi elettronici è essenziale per gli ingegneri, gli inventori e gli studenti che lavorano in questo settore e che desiderano creare prototipi di PCB in modo rapido ed economico. Ma questo processo richiede solitamente molto tempo ed è anche parecchio costoso. Voltera V-One risolve questo problema utilizzando gli stessi principi di prototipazione rapida delle stampanti 3D per trasformare in pochi minuti i file di progettazione in prototipi di schede elettriche.
2014 – Vincitore internazionale – MOM
Più di un bambino su dieci in tutto il mondo nasce prematuramente. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 75% dei decessi derivanti da parto prematuro potrebbe essere evitato se alcuni trattamenti poco costosi, fossero disponibili in tutto il mondo.
MOM è un’incubatrice gonfiabile a basso costo pensata per i Paesi in via di sviluppo. Il dispositivo può essere ripiegato per consentire un trasporto più agevole e, in caso di mancanza di corrente elettrica, può essere alimentato tramite batteria con una durata di 24 ore. L’incubatrice MOM si gonfia manualmente e viene riscaldata con degli elementi in ceramica. Tramite uno schermo è possibile vedere la temperatura e l’umidità presenti all’interno del dispositivo, che possono essere regolati a seconda dell’età gestazionale del bambino. Un allarme viene attivato in caso di variazioni di temperatura. C’è anche un’unità per la fototerapia per il trattamento dell’ittero neonatale.
L’Award
Il brief del premio: progettare qualcosa che risolva un problema.
Questo problema può essere una frustrazione che affrontiamo nella vita di tutti i giorni o un problema globale come la fame nel mondo. La cosa importante è che la soluzione sia efficace e ben pensata nelle sue fasi.
Il premio
Il premio internazionale è di € 33.500 per lo studente vincitore e di € 5.500 per la sua facoltà universitaria. I due finalisti internazionali ottengono € 5.500 ciascuno mentre ogni vincitore nazionale riceve € 2.200.
Le fasi del concorso
Un vincitore nazionale è selezionato per ogni Paese in cui il premio si svolge, prima di passare attraverso la fase finale. Una giura di ingegneri Dyson seleziona poi una lista di 20 progetti internazionali che una volta superata questa fase saranno esaminati da James Dyson, il quale individuerà tra questi il vincitore internazionale.
Il James Dyson Award si svolge in 27 Paesi: Australia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, India, Irlanda, Italia, Giappone, Corea, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Filippine, Russia, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, EAU, Inghilterra e USA.
Termine di chiusura: 20 Luglio 2018
Come iscriversi
I candidati possono iscriversi sul sito del James Dyson Award . Sarà necessario inserire una spiegazione del progetto, come funziona e il suo processo di sviluppo. Le soluzioni migliori sono realistiche e sostenibili, mostrano uno sviluppo iterativo, risolvono un problema reale e raccontano una storia. I partecipanti dovranno includere foto dei progetti a corredo dei loro progetti e, preferibilmente, inserire immagini di eventuali prototipi, schizzi e disegni CAD.
Chi può partecipare?
Tutti gli studenti universitari iscritti per almeno un semestre alle facoltà di design del prodotto, design industriale o ingegneria, o coloro che abbiano conseguito una laurea nei 4 anni precedenti, che stiano studiando o abbiano studiato in un Paese o una regione tra quelle partecipanti al James Dyson Award.
Nel caso di partecipazioni di gruppi, tutti i membri del gruppo dovranno essere studenti universitari iscritti per almeno un semestre alle facoltà di design del prodotto, design industriale o ingegneria, o coloro che abbiano conseguito una laurea nei 4 anni precedenti, che stiano studiando o abbiano studiato in un Paese o una regione tra quelle partecipanti al James Dyson Award. Uno di loro dovrà essere nominato come portavoce e registrato come membro del team.
Il video del Premio illustrato da James Dyson