mario luca giusti

Mario Luca Giusti, nato all’ombra di’ Cupolone

La tavola che vorrei per le feste è con la tovaglia in fino cotone rosa“. Così Mario Luca Giusti, fiorentino doc e ideatore degli eleganti oggetti per la tavola in cristallo sintetico, ci svela la sua mise en place preferita per queste feste. “Con il rosa si abbinano molti colori – prosegue – aggiungerei un sottopiatto meglio se non trasparente, di color rubino e piatti bianchi. I calici per acqua e vino in colore rosso”.

Apparecchiatura semplice ed elegante, con toni prettamente natalizi e come tocco finale, ortaggi a decoro della tavola. Avete letto bene. “I peperoni hanno dei colori meravigliosi, caldi, il rosso e il giallo. Se sono belli si possono disporre su alzate da mettere al centro della tavola”. E poi naturalmente imprescindibili fiori e candele, accese naturalmente. “Vedo come segnaposto un fiore diverso per ciascun commensale”.

tavola apparechiata in rosso

Elegante, colto, Mario Luca Giusti lo conosciamo per le sue creazioni di raffinato design in acrilico ma il suo primo vero amore è stata la letteratura. “Ho avuto la fortuna di vivere, nella mia adolescenza, a stretto contatto con letterati come Carmelo Bene ed Eugenio Montale, perché amici di famiglia”. Il suo senso per il bello, i colori e le proporzioni, oltre ad una naturale propensione, lo deve alla sua amicizia con Germana Marucelli.

Nel 2006 ha fondato il brand che oggi spopola sulle tavole di mezzo mondo. Il primo prodotto, nel 2007, la brocca Palla dalle dolci forme rotonde che è stata riprodotta, in sole tre copie, anche in carbonio. I suo pezzi preferiti? L’elegante brocca Federica dall’aspetto retrò e i bicchieri Dolce Vita.

tavola apparecchiata piatti verdi e rosso

E, la tavola, deve essere solo Mario Luca Giusti? “No categorico. Deve esserci armonia negli elementi e un giusto mix di materiali. Ad esempio vedo bene le ceramiche Richard Ginori accoppiate con qualche bicchiere di una nostra linea, e ancora un’alternanza di bottiglie in cristallo di Baccarat con le nostre brocche. Infine si può apparecchiare con posate d’argento e utilizzare i nostri segnaposto”. Signore e signori, la tavola è servita.

mario luca giusti

 

 

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