di Federica Mentasti.
“Questa lampada è stata pensata in modo sbagliato”. Con queste parole Achille Castiglioni presentò la sua lampada Taccia alla lezione Tecnologia e Design (Firenze, 1986). A quindici anni dalla morte, avvenuta il 2 dicembre 2002, noi vogliamo ricordarlo ripercorrendo la storia di questa icona del design moderno.
Achille e Pier Giacomo Castiglioni con un prototipo della Taccia, Milano, anni ’60.
La Taccia fu concepita e disegnata nel 1958 in collaborazione con il fratello Pier Giacomo, e i primi esemplari finirono in effetti appiattiti o orrendamente deformati. I due designer infatti, mossi dall’entusiasmo per i nuovi materiali sintetici, si proponevano di realizzare la coppa del riflettore orientabile con un materiale plastico trasparente, una scelta tuttavia incompatibile con il calore elevato prodotto dalle lampadine a incandescenza.
A nulla valsero gli speciali accorgimenti per favorirne la ventilazione, tra cui la caratteristica profilatura del piedistallo – ispirata ai tubi delle stufe e alla loro capacità di disperdere il calore. Sebbene di utilità relativa da un punto di vista funzionale, il rimando formale al profilo di una colonna greca sembra aver conquistato il pubblico, che ancora oggi non smette di apprezzarne il raffinato design.
Disegni originali dei F.lli Castiglioni per Taccia
Se si escludono le difficoltà iniziali, si tratta di una storia a lieto fine, che ad anni di distanza lo stesso Castiglioni potè permettersi di ricordare con un sorriso, definendo Taccia “ la Mercedes delle lampade, un simbolo di successo”. Infatti, dopo il fallimento dei primi esperimenti, i prototipi della Taccia vennero rilevati dalla ditta Flos, che li perfezionò sostituendo le materie plastiche con vetro soffiato resistente al calore.
La produzione industriale fu avviata nel 1962, e il successo della Taccia non è mai venuto meno. Da allora, ininterrottamente, svetta con orgoglio tra le perle del catalogo Flos, insieme ad altre indimenticabili creazioni dei fratelli Castiglioni tra cui la lampada Arco. A partire da quest’anno l’azienda ha deciso di rendere disponibile Taccia in due nuove varianti.
Taccia può essere utilizzata sia come lampada da tavolo che da terra.
La moderna tecnologia dei materiali ha reso finalmente possibile la realizzazione del riflettore in plastica, più precisamente in PMMA (polimetilmetacrilato) abbinato con luci a led a bassa emissione di calore. Si tratta di uno dei pochi casi in cui l’innovazione tecnologica si è potuta abbinare a un ritorno fedele al design originale, realizzato oggi secondo l’idea di Castiglioni a ben sessant’anni di distanza.
Taccia e Taccia Small a confronto.
Un’ulteriore novità viene dalla nuova variante small: la Taccia originale vanta un diametro di ben 49 centimetri, una caratteristica che ha spesso spinto gli utenti a sfruttarla come lampada da terra anziché da tavolo – come originariamente previsto dai designer. La nuova small è stata ridotta a “soli” 37cm e le sue dimensioni più contenute ne facilitano l’inserimento negli spazi domestici, senza tuttavia rinunciare all’eleganza raffinata di un classico del design.
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