di Maria Rosa Sirotti.
Dalla presa alla lampadina: nulla è lasciato al caso. Una lampada Icone Luce è un prodotto studiato e plasmato dal designer Marco Pagnoncelli, l’uomo con un occhio azzurro e uno marrone, evidentemente già destinato all’anticonformismo e alla cretività fin dalla nascita. Un designer che con la sua personalità riesce a governare la luce, attraverso tre fasi fondamentali: il disegno iniziale, la scelta dei materiali e la creazione dei prototipi.
LA STORIA
Pagnoncelli inizia a giocare con l’illuminazione nel contesto famigliare, all’interno dell’attività iniziata dal padre e della quale entra a far parte insieme ai fratelli. Presto si scopre attento osservatore della luce e delle sue proprietà fisiche. Incurante della moda e delle tendenze, si dedica totalmente a dare una personalità propria alla luce, quasi una parte di sé. Come ci racconta lui stesso, esiste un perfetto parallelismo tra la sua personalità e il prodotto creativo finale. Per il designer l’interesse è completamente rivolto alla luminosità, all’effetto ottico, al fascio luminoso vero e proprio.
Per questo motivo le sue creazioni miniaturizzano al massimo il design e le dimensioni del corpo luce. Per lui il vero progetto non risiede nella forma della lampada, bensì nella forma che la luce assume uscendo dalla sorgente: presenze grafiche che danno un senso agli spazi, pensati come paesaggi in cui orchestrare liberamente luce e ombra, colore e temperature di colore, per vivere il rapporto con la luce in modo nuovo e più diretto e consapevole.
Lampada a parete Tecla a sinistra, a destra Marco Pagnoncelli.
Il percorso continua, oggi, con l’architetto Giulio Cappellini, da anni ambasciatore dell’Italian Style nel mondo, nuovo Art Director di Icone Luce. “Ho accettato con entusiasmo questo incarico”, ci racconta Cappellini, “perché parliamo di un brand che è un’eccellenza nel panorama dell’illuminazione.
Un’azienda con basi solide, sia tecniche che di progetto, che già produce prodotti di alto livello qualitativo. Prodotti che ho recentemente utilizzato per alcuni cataloghi e allestimenti. L’obiettivo è quello di garantire una maggior visibilità internazionale verso architetti e progettisti, con la consapevolezza di avere un prodotto d’eccellenza che nulla ha da invidiare a quelli di altri brand di livello internazionale”.
Ritratto di Giulio Cappellini.
Nel catalogo del marchio vengono privilegiati oggetti in grado di illuminare con un’impronta stilistica fortemente personale. Ogni prodotto viene pensato nei minimi dettagli, a partire da solide competenze di illuminotecnica e da tecnologiche all’avanguardia. Ne conseguono dettagli curati e alta qualità e utilizzo creativo di diversi materiali e finiture. Per la creazione dei prodotti simbolo della collezione, Marco Pagnoncelli ha preso ispirazione dalla natura e dagli oggetti di uso quotidiano che ci circondano.
In un connubio di luce riflessa e diretta, motivi formali disegnano lo spazio: Spillo fa dell’essenzialità un modo di essere. Liberamente modulabile, per pareti, soffitti e come segnapassi, è disponibile in versione da una a cinque aste, realizzate in trafila di ottone. L’illuminazione è garantita da una microstriscia LED ad alta efficienza luminosa.
Lampada spillo nella versione a parete.
Caveau è un prodotto che unisce le prerogative di un faretto con le dimensioni di una lampada a parete. Un nuovissimo sistema a scomparsa totale: un disco sottile di 6 mm dotato di una circonferenza smussata che ne permette l’aderenza alla parete, confondendosi completamente. Durante l’apertura, il disco si posiziona con angolazione scelta in base alle esigenze di luminosità, tramite un sistema automatizzato.
Lampada Caveau.
Arbor richiama un fascio di rami, piccoli bracci su cui sono collocate le fonti luminose, completamente orientabili. La luce può così essere totalmente indiretta, diretta e indiretta, oppure completamente diretta.
Una lampada a sospensione che, nella sua versione più grande, è costituita da tre corone circolari sospese in modo concentrico, del diametro rispettivamente di cm.50, 70 e 90. Un vero e proprio DIADEMA, come suggerisce il nome. I tre elementi sono realizzati in alluminio, e hanno uno spessore di soli 6mm.
Lampada a sospensione Arbor.
Duetto, disegnato da Marco Pagnoncelli e Mario Ornaghi, è un prodotto dalle forme morbide e tondeggianti, con luce concentrata sul tavolo e a soffitto.
Lampada Duetto.
Non manca una rivisitazione in chiave moderna e minimalista di un chandelier : Canaletto.
Lampadario Canaletto.