Uno sguardo oltre il nostro confine e si scoprono nuove realtà e nuove dinamiche. La visita alla 40esima edizione di settembre di Ciff Shanghai 2017 è stata davvero illuminante. La manifestazione, che si è svolta dal 11 al 14 settembre scorso, rappresenta una delle più grandi e influenti fiere d’arredo al mondo con dati decisamente in crescita, basta dare uno sguardo ai numeri.
I 400mila metri quadri di superficie espositiva hanno ospitato ben 2mila aziende provenienti da tutto il mondo e sono state visitate da 91.623 professionisti di 200 paesi diversi. L’incremento di visite è stato dell’8,18% di visitatori rispetto all’edizione precedente.
I settori presenti in fiera: Home Furniture, Homedecor & Hometextile, Outdoor & Leisure, Office Show e Furniture Machinery & Raw Materials hanno attirato l’interesse di buyer da tutto il mondo tra cui: Giappone, Corea, Canada, Messico, India e Indonesia. In altre parole Ciff sta diventado il punto di riferimento per il business dell’arredamento in Asia.
Ancora qualche numero. Il 90,33% degli espositori ha presentato prodotti inediti, ponendo grande attenzione allo sviluppo di nuove idee, nuovi concetti e nuove tecnologie al fine di penetrare e consolidarsi nei mercati internazionali dell’arredamento. E si è parlato anche di tutela dell’ambiente, in particolare durante l’incontro con la stampa in fiera, un tema questo che sta emergendo e che coinvolge soprattutto le dinamiche di produzione.
Insomma una fiera in costante evoluzione che ha ospitato, tra l’altro, oltre 30 importanti eventi tra seminari, concorsi e iniziative innovative. In particolare, il Pinnacle Awards Asia-Pacifico (foto sopra), prestigioso premio organizzato da CIFF e Hightpoint Market che ha selezionato, tramite giuria, i 30 migliori prodotti tra gli oltre 1000 candidati. E ancora Witness the Pinnacle-Hongqiao Design Forum (foto sotto) che ha visto la partecipazione di famosi designer internazionali come Jonathan Adler e Masayuki Kurokawa. L’Office Life Theme Pavilion ha affrontato il tema del “joyful workplace”.
EAST Design Show
Personalmente la vera scoperta è stata passeggiare nel settore dedicato all’East Design Show. Una sorta di “salone satellite” creato all’interno dello spazio espositivo, una vera fucina creativa di giovani e talentuosi designer emergenti cinesi e internazionali che hanno esposto i loro prodotti. E presentati attraverso i trend: Sino-Swedish Design Exchange Exhibition, Tea Set Art Wall, EAST Salon and Youth Collection. Curatori di questo spazio i designer Zhu Xiaojie e Hou Zhengguang.
Tanti i nomi, brand, designer e creativi in mostra nelle corsie dell’ East Design, molti con nomi impossibili da trascrivere per una questione legata alla lingua, ma comunque memorabili per il loro design. Tra i tanti: Agrippa, Opal, Express-Garden, Moreless, Huarun Paints, J.Living, Wooden Art, Develop Whit Your Future, Aurora, Grado, Maxmarko, Moreless, Swedish Wood, Collectivo e tanti altri.
Oggetti d’arredo come le sedute di shibazhi.com, realizzate con carta plissettata (un po’ alla maniera di Issey Miyakein) in grado di allungarsi e trasformarsi da semplici pouf a divanetto a due posti. E quando non servono più, basta ripiegarli come fossero una valigetta per trasportarli facilmente.
Tanti i materiali sperimentati negli oggetti di design in mostra: vetro, alluminio, ceramica ma anche tanto legno come nelle eleganti forme di jihe Studio. Linee pulitissime ed essenziali in qualunque elemento d’arredo, dalla seduta all’illuminazione. La perfezione dell’oggetto viene raggiunta studiando maniacalmente ogni singolo dettaglio. Non a caso, il loro payoff si riassume in “Detail makes perfect”.
E si assiste a una continua ricerca, sperimentazione, quasi per stupire chi osserva. Come nel caso delle sedute in acrilico della tedesca Acrylic-Couture, che è magicamente riuscita a inglobare in rettangoli di acrilico delle delicate piume (vere) ricavandone degli originali oggetti d’arredo. Dove sta la magia? Non si capisce come abbiano potuto “affogare” queste piume senza rovinarle o mostrare segni di unione tra due possibili lastre di acrilico. Anche osservandoli da vicino.
Tanta creatività, sperimentazioni con materiali tradizionali ma anche tessuti intrecciati dal quale ricavare comode sedute, o allestimenti per stand.
Tra i tanti designer in mostra, anche un italiano, in realtà da anni si è trasferito a Londra dove vive e lavora. Massimo Cappella con il suo originale “Sgabello da bar” dalla seduta che ricorda quella di un trattore. Ogni sgabello è un pezzo unico, lavorato a mano, e numerato. Il sellino in legno, è ricavato da un unico blocco di mogano africano che poggia su tre gambe.
La cerimonia del tè
A caratterizzare molti stand presenti a East Design Show, un’antica cerimonia: quella del tè. E proprio la Cina, che come possiamo constatare è oggi tra i Paesi attualmente più felici in termini di innovazione e sviluppo, vuole fortemente mantenere viva questa antica tradizione inserendola, al tempo stesso, in un contesto contemporaneo.
In molti stand infatti si veniva accolti da un cerimoniere o maestro (vestito o vestita in abiti tradizionali) che ti invitava a sederti e iniziava la cerimonia con gesti molto lenti e solenni per poi servire il tè nelle tradizionali tazze in porcellana. Un tradizione antica, quasi un monito, per indurci a ricavare il giusto tempo da dedicare a se stessi dimenticando per qualche minuto la nostra frenesia quotidiana.
Un po’ di storia. Il Gong fu cha (工夫茶S, gōngfūcháP) è una cerimonia del tè della tradizione cinese. Questo sistema di preparazione è nato e si è sviluppato nelle province cinesi del Fujian e del Guangdong. Oggi la sua pratica è divenuta estremamente diffusa in tutta la Cina.
L’espressione Kung fu cha (o Gong fu cha) può essere tradotta approssimativamente con tè preparato con cura ed attenzione. E’ una parola composta da cha che indica il tè e dall’espressione kung fu che ha numerosi significati tra i quali: “duro lavoro, conseguimento di un risultato, attenzione e tempo libero”. L’atteggiamento di impegno ed attenzione che deve essere posto nella preparazione del tè kung fu è lo stesso che deve essere impiegato nella preparazione atletica e questo spiega perché il termine kung fu venga usato tanto per il tè che per le Arti marziali cinesi.
Ma torniamo a passeggiare nelle corsie di East Design Show, dove nei corridoi centrali sono in mostra gli elementi di arredo (lampade, sedute, mobili, tableware in ceramica e tessuti) che fanno da corredo agli stand sui lati.
E non poteva mancare lo stand del curatore della East Design Show, Zhu Xiaojie che insieme al designer olandese Olvav Slingerland hanno allestito Work lo stand dedicato alle creazioni di workceramics.com. Un riuscito binomio culturale che fa dialogare, attraverso la ceramica, la cultura asiatica con quella occidentale. Piatti, tazze, mug, contenitori ma anche cucchiai, tutti in ceramica, dal design elegantemente essenziale.
Appuntamento dunque al 2018, a marzo, con l’edizione di Ciff a Guangzhou-Pazhou e, a settembre, nuovamente a Shanghai-Hongqiao. – ciff.furniture
Nell’immagine di copertina, ingresso a Ciff Shanghai.