Sono oggetti che catturano lo sguardo da subito, quelli della designer e ceramista Paola Paronetto. Sembra di osservare un quadro, una natura morta e invece è assolutamente viva e presente, ricca di dettagli estetici. I suoi oggetti parlano attraverso le forme che tendono all’arte ma restano ancorati alla funzionalità dell’essere un vaso, una ciotola, un vassioio o un lampada.
Non ho ancora avuto modo di incontrare personalmente la designer per farmi spiegare meglio la sua tecnica di lavorazione che si basa sul metodo paper clay ma è una lacuna che colmerò spero a breve.
Le nuove creazioni di Paola Paronetto sono ispirate al mondo naturale, e in particolare a quello floreale, e denotano una spiccata connotazione artigiana che le rendono uniche nel genere. Ogni oggetto ha una propria personalità che lo rende diverso da tutti gli altri per forma, dettagli compositivi e sensazioni tattili. Elementi d’arte e oggetti d’arredo contemporaneamente, le creazioni di Paola Paronetto sono anche pratiche. Impermeabili, lavabili e perfette per contenere fiori o oggetti di ogni genere.
Ma chi è Paola?
Una ceramista pordenonese in grado di coniugare perfettamente ricerca e continuità, infatti pur sapendo interpretare gusti e tendenze di un pubblico amante del design contemporaneo, Paola affonda le proprie radici nella tradizione, rifacendosi all’esperienza del nonno, anch’esso scultore. Per questo le sue ceramiche sono sculture prima ancora che oggetti d’arredo.
Propone una personalissima interpretazione delle antiche tecniche di lavorazione della ceramica, in particolar modo della tecnica raku, metodo d’origine giapponese che riesce a rendere compiutamente la bellezza delle forme naturali e ad esaltarne le imperfezioni, rendendo ogni pezzo diverso ed irripetibile.