Vino – quello da sapere quando si regala una bottiglia
Di Chiara Romano Ubaldi.
Abbiamo tutti un super appassionato di vino nella nostra vita. Amico, genitore, suocero o (peggiore tra le ipotesi) fidanzato/fidanzata, marito/moglie, convivente.
Va da sé che in questi casi l’unico regalo possibile si apre con il cavatappi. Ma si fa presto a dire winelover: ci sono passioni e passioni. Quella per il vino ha mille volti e risvolti, divide il mondo in squadre e fazioni contrapposte. Per non rischiare sorrisi e ringraziamenti di circostanza la notte del 24 dicembre, meglio impiegare un po’ di tempo in studio e ricerca, iniziando da capire bene chi è il destinatario del nostro regalo.
Il bioqualcosa. Se il vostro amico acquista solo nei supermercati bio, frequenta eventi come Vinatur o la Terra Trema, beve vini con il fondo e parla sempre di orange wine (che non sono fatti con gli agrumi) allora la vostra scelta deve andare direttamente su un vino biodinamico. Attenti a non farvi ingannare: ci sono aziende industriali che propongono vini con certificazione biologica o biodiversity. Vini anche molto buoni, ma il vostro amico non li apprezzerà. Acquistate in un negozio specializzato in questo genere di produzione e lasciatevi consigliare: più strano è, meglio va. Il vostro amico apprezzerà l’azzardo.
L’esploratore. Se il vostro amico è un curioso di natura, ama acquistare direttamente dai piccoli produttori, trasforma ogni vacanza in un giro per cantine, andrà benissimo un vino di un piccolo produttore sconosciuto, purché di ottima qualità. Farà fede il bollino della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (la FIVI) – www.fivi.it – che troverete sulla capsula o sulla retroetichetta. Un omino stilizzato con una gerla di uva sulla testa che rappresenta circa 1000 aziende artigianali in tutta Italia che seguono direttamente tutta la filiera, dalla coltivazione dell’uva alla vendita del vino.
Il metodico. Se il vostro amico consulta con attenzione le guide, conosce la storia dei grandi produttori italiani di cui ha visitato la cantina, colleziona bottiglie di Barolo, Brunello di Montalcino e Amarone non potete permettervi di sbagliare. Consultate il sito del Merano Wine Festival, (www.meranowinefestival.com) l’evento più In del vino italiano, praticamente il paradiso per il vostro appassionato. Scegliete un vino (non dico qualsiasi, ma andrete comunque sul sicuro) e acquistatelo tranquillamente online da uno dei tanti e-commerce comparando il prezzo.
L’esagerato. Se il vostro amico ama conquistare i commensali con le sue scelte, se nella lista è attirato naturalmente dalle bottiglie più costose, se a casa ha trasformato la cantina in un caveau potete buttavi su una bottiglia di Champagne. Saltate a piè pari tutte le marche che trovate al supermercato (Moet, Mumm, Veuve Cliquot) e andate alla ricerca di produttori più blasonati e (ahimé) costosi. Per orientarvi cercate in edicola la nuova guida agli Champagne scritta da Chiara Giovoni, Luca Turner e Andrea Gori. Saprà darvi molti stimoli.