Ripasso di buone maniere – errori a tavola
di Cristina Isacco, etiquette coach e presidente di Academy for ladies.
Mia nonna diceva “a tavola si distinguono i signori dagli ignoranti” e per ignoranti intendeva coloro che non conoscono le buone maniere. La cosa strana è che a commettere errori di buona creanza a tavola molto spesso non sono gli ignoranti ma coloro che si atteggiano a signori senza esserlo realmente. Dai piccoli dettagli ai gesti eclatanti eccovi qualche consiglio per non sembrare pesci fuori d’acqua una volta seduti al desco. Ecco un veloce ripasso:
- Durante il pasto non si parla con la bocca piena e non si rivolge la parola a chi sta masticando. Non monopolizzate la conversazione, non siete ad un comizio elettorale
- La puntualità è segno di buona educazione, non fatevi la nomea dei ritardatari.
- Non si starnutisce nella mano, abbiate un fazzoletto sempre in tasca o nella borsetta. Non si tossisce nella mano destra considerata sociale, quella cioè della stretta di mano nelle presentazioni, per intenderci.
- Non si fa rumore mentre si mangia soprattutto nel caso vengano servite minestre o brodi.
- A tavola non si indossano gli occhiali da sole. Se avete gli occhi sensibili scegliete delle lenti sfumate. Per carità, non alzate il sopracciglio se qualcuno sbaglia a versare l’acqua nel bicchiere del vino.
- Se qualcosa vi va di traverso, cercate di mantenere la calma senza creare panico tra i commensali o dando vita ad uno show di soffocamento degno di un melodramma.
- Se non gradite una pietanza evitate espressioni facciali di disgusto giustificando il vostro rifiuto ad ingerirla. Si tratta pur sempre di cibo commestibile che magari altri apprezzano.