Vivere la casa con stile

Il design di Toti Spataro

In attesa di SOURCE SELF-MADE DESIGN, la mostra internazionale di design autoprodotto che avrà una presenza anche al Fuorisalone di quest’anno, facciamo la conoscenza di Salvatore (Toti) Spataro anche se, lo avevamo già incontrato. Naturalmente, anche lui, ha partecipato a Source e, oggi, ci racconta qualcosa di più su di lui e sulle sue creazioni.

Chi è Toti Spataro?
“Sono originario di Noto, Siracusa, città che ho lasciato nel 2000 per trasferirmi a Firenze, dove mi sono laureato in Architettura e dove vivo e lavoro”.

Come sei arrivato all’autoproduzione?
“Attualmente svolgo la professione sia autonomamente che in collaborazione con uno studio di architettura specializzato nella progettazione di strutture ricettive e residenze. Il design è da sempre una seconda passione che cerco di sviluppare parallelamente. L’autoproduzione nel mio caso è stata una scelta quasi obbligata. Ho deciso, per passione, di sviluppare un progetto legato alle mie origini e all’amore per la mia regione di nascita e ho preferito farlo senza quei condizionamenti (economici, qualitativi, temporali) che un’azienda inevitabilmente creerebbe. Autoproduzione come totale libertà progettuale”.

Hai trovato o trovi difficoltà nell’autoprodurti?
Non è stato e non è semplice. Devi tenere sempre sotto controllo la qualità della produzione e la parte economica, ma allo stesso tempo non tralasciare marketing e distribuzione. Credo che l’autoproduzione sia un validissimo strumento nella fase iniziale di un processo produttivo, dove hai necessità di diffondere un’idea esattamente come l’hai pensata.
Se i numeri e il mercato ti danno risposte positive, bisogna però strutturarsi in maniera diversa per semplificare i passaggi e abbassare quei costi che spesso sono il tallone d’Achille di questo sistema”.

Come sei arrivato a Source? Cosa ne pensi?
“Vivendo a Firenze, conosco Source dal suo primo evento. Ho deciso di partecipare alla call dell’ultima edizione e sono molto felice di essere stato selezionato. Un’ occasione di confronto reale e produttiva. Credo che abbiano trovato un format vincente. E’ una delle pochissime realtà che sta facendo attivamente scouting sul mondo dell’autoproduzione e nel giro di pochi anni è riuscita ad attrarre diversi progettisti anche internazionali, dando visibilità e possibilità anche di vendita, grazie ai temporary shop”.

E adesso, la parola ai suoi prodotti. Design Meets Sicily è una collezione di design autoprodotto nata con l’obiettivo di reinterpretare in maniera inedita elementi e caratteri della cultura tradizionale siciliana. Una linea realizzata grazie alla collaborazione di esperti artigiani e interamente prodotta in Italia. L’intero progetto nasce con dall’esigenza di tenere viva la memoria di alcuni oggetti simbolo della Sicilia e allo stesso tempo trasformarli nella funzione e nella forma, dandogli una seconda vita, più contemporanea.  “Design meets Sicily” è il risultato di una necessità. Quella di trasformare il forte legame con le proprie origini in qualcosa di concreto e tangibile.  La linea di piatti in porcellana BAROQEAT, nel 2015, è stata candidata al Compasso D’oro Internazionale nella categoria “Design for food and local heritage”.

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LE CAVAGNE LAMPS (sopra) sono lampade a sospensione in ceramica ispirate alle cavagne, piccoli contenitori in canna e legno di fico che i venditori ambulanti utilizzavano per trasportare la ricotta in Sicilia. Nell’immaginario collettivo, questi oggetti non sono mai appesi a muro singolarmente, ma a grappoli…da qui l’idea di proporre un corpo illuminante a sospensione e non unico.

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TRUPPY è il primo oggetto della collezione. E’ una trottola in ceramica colata e smaltata a mano. La classica trottola in legno, “truppietto”, che rappresenta uno dei giochi più amati dai bambini è rivista con uno sguardo contemporaneo. L’ oggetto, che in passato era rustico e imperfetto, ora assume una nuova struttura più elegante e preziosa grazie alla smaltatura lucida.

Sotto, MR & MRS BOOKS, coppia di librerie appartenenti ad un design ludico, iconico, facilmente riconoscibile. Pensate per il mondo dei bambini, per le scuole, e le biblioteche sono realizzate in MDF laccato distinguendo con il colore gli elementi distintivi delle due sagome, il cappello per la figura femminile, e la borsa per quella maschile.

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Ed ecco Toti Spataro. Se volete saperne di più – salvatorespataro.com

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Nell’immagine di apertura: BAROQEAT, collezione di 12 piatti in porcellana decorati attraverso l’affascinante tecnica della decalcomania.

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