Vivere la casa con stile

La spesa di novembre

Gli acquisti di stagione sono i migliori in qualità e perchè no anche nel prezzo. Mangiare una ciliegia o una fragola adesso significa gustare qualcosa che ha viaggiato anche migliaia di chilometri perdendo molto del suo sapore iniziale e arricchire una filiera agricola non nazionale.

Vediamo allora cosa ci offre il mercato ortofrutticolo questo mese, per essere preparati davanti ai banchi del mercato e acquistare il meglio in freschezza. Rispetto ad ottobre sostanzialmente frutta e verdura di novembre rimangono invariate ma con qualche abbandono e nuove entrate interessanti che saranno più o meno la rassegna completa delle presenze dei mesi invernali.

FRUTTA. Per la frutta, troviamo il kiwi insieme ai limoni primo fiore e ai mandarini che per il momento però non presentano un gusto pieno e sarà meglio aspettare dicembre e gennaio. Le arance Navel sono la prima varietà ad arrivare ma per le rosse di Sicilia e i Tarocchi bisognerà attendere la metà di dicembre. Melagrana, uva da tavola e cachi invece sprigionano il meglio in gusto e dolcezza proprio ora.

VERDURA. Nelle verdure fanno il loro ingresso i carciofi spinosi, ottimi sia quelli sardi che i liguri di Albenga, i cavoli , la verza, i broccoli anche nella varietà romanesca, i cardi, il finocchio ma soltanto fino alla fine del mese, le patate dolci e le cime di rapa. Castagne, noci e nocciole, utili per combattere i radicali liberi, insieme a funghi e tartufi, arricchiscono la varietà disponibile, senza dimenticare il vino novello e l’olio nuovo. Ora sapete come fare il giusto slalom tra i banchi del mercato. Buona spesa.

L'estate di San Martino

La leggenda recita così : “Un giorno d'autunno, l’11 novembre probabilmente, mentre usciva a cavallo da una delle porte della città francese di Amiens, Martino vide un povero, mezzo nudo e tremante per il freddo. Si impietosì e sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate. Per questo motivo, si chiama l`estate di San Martino quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la temperatura si faccia più mite”.

La tradizione vuole che, più per una logica legata a ragioni meteo climatiche, che per credenze popolari, il giorno di San Martino è quasi ogni anno una bella giornata di sole negli ultimi secoli sfruttata dalle famiglie contadine, per traslocare le aziende a termine della stagione agricola, secondo le regole della mezzadria. Questa usanza si è consolidata, a tal punto che nel lessico dialettale di provincia, il trasloco viene detto “san martino”.

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