di Cristina Isacco, etiquette coach e presidente di Academy for ladies.
Siete invitati in casa di amici per una cena informale. Per quanto possa essere confidenziale l’amicizia che vi lega, vi sono delle regole di buone maniere da rispettare. Una di queste è la puntualità. La padrona di casa avrà fatto i salti mortali tra impegni familiari e lavoro per rispettare l’orario della cena che sicuramente vi avrà indicato al momento dell’invito, dunque cosa vi dà il diritto di essere in ritardo ?
Il suo magnifico sufflè sarà freddo se voi avete perso tempo a scegliere l’abito adatto dopo aver provato tutto l’armadio. I ravioli saranno ormai gommosi se la babysitter dei vostri pargoli è arrivata tardi. Tutti gli altri ospiti si saranno spazientiti ad attendere il vostro arrivo mentre siete in procinto di lasciare una festa di compleanno e arrivate trafelate comunque con mezz’ora di ritardo. Troppo spesso dimentichiamo che l’essere puntuali è sintomo di buona educazione.
La regola del ritardo accademico non esiste, è un’invenzione dei maleducati. Allo stesso modo non è cortese piombare in casa d’altri con largo anticipo mentre magari la padrona di casa ha ancora i bigodini in testa o sta finendo di preparare la quiche per l’aperitivo. Giusto per rinfrescare la memoria è consentito un anticipo o un ritardo di 5 minuti rispetto all’orario convenuto. Meglio che vi organizziate per tempo e, se proprio vi capita un imprevisto, avvisate. In ogni caso i commensali saranno liberi di sedersi a tavola e iniziare la cena senza dover attendere.